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Fujitsu Jazz Festival
The Magic of
Toots: A Celebration of Toots Thielemans March 16, 2006, New York - Carnegie
Hall Produced by Pat Philips and Ettore Stratta
di Roberta E.
Zlokower
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Featuring Toots Thielemans on Harmonica
Special Guests:
Herbie Hancock on Piano
Ivan Lins on Keyboard and Vocals
Paquito D'rivera on Clarinet
Eliane Elias on Vocals and Piano
Joe Lovano on Saxophone
Oscar Castro-Neves on Guitar
Ludovic Beier on Accordion
And:
Kenny Werner, Musical Director, on Piano,
Scott Colley on Bass
Ari Hoenig on Drums
Pat Philips ed Ettore Stratta hanno ancora una volta prodotto un
programma eclettico e denso in tributo ad un artista virtuoso, unendo diversi artisti
tra cui uno, in particolare, Paquito D'rivera,
ha
ricevuto lo stesso tributo lo scorso anno. Il carismatico pianista
Herbie
Hancock ha generosamente e calorosamente introdotto
Toots
Thielemans, l'armonicista belga che ha suonato con Charlie Parker,
Benny Goodman, Ella Fitzgerald e Paul Simon. In onore di
Toots,
Herbie
Hancock ha suonato un pezzo melanconico prima che
Toots
ed
Herbie si fossero poi esibiti in un romantico arrangiamento di un brano
composto da Paul Simon.
Con l'esecuzione di The
Dolphin Dance, dello stesso
Herbie Hancock, entusiasticamente suonata insieme a Scott Colley
al basso e Ari Hoenig alla batteria, l'audience si è decisamente riscaldata.
E' seguita I Will Wait for You
di Michel Legrand, in cui ha suonato anche Ludovic Beier, habitué
delle serate in onore Django Reinhardt organizzate da Stratta & Philips.
Questa sera, Ludovic è stato applaudito con ardore nel suo debutto alla
Carnegie Hall.
Paquito D'rivera, ottimo amico di
Toots,
ha suonato il suo clarinetto in
Brussels in the Rain, alternandosi
al tema con
Toots il quale stasera ha suonato senza sosta e in modo instancabile,
rendendo il suono della sua armonica come quello di una piccola orchestra. Il duetto
di Paquito con
Toots
è stato arricchito da humor e tanta armonia.
Kenny Werner ed
Herbie
Hancock si sono alternati al piano per tutta la serata e
quando hanno ceduto il posto, come nel caso di Eliane Elias, cantante e pianista
brasiliana, Kenny Werner ha preso una tastiera affiancando Ivan Lins
a sua volta su di una seconda tastiera. E' stata una classica jam di stampo
brazilian-fusion. Un momento speciale si è avuto quando Joe Lovano è salito
sul palco insieme a
Toots,
accompagnato dal trio di base. Joe Lovano ha una presenza imponente e il
suo sax vola e canta. Hanno eseguito il brano di
Toots,
For My Lady, scritto
per sua moglie, presente tra il pubblico, una ballad che ha costruito un momento
magico.
Toots, Oscar Castro-Neves, Ludovic Beier, Paquito
D'Rivera
In There Will Never Be Another You
Herbie
Hancock si è prodotto in incantevoli trilli al piano, insieme
con un ensemble allargato in accompagnamento a
Toots.
Oltre a basso e batteria, c'erano Eliane Elias, pianista aggiunta e Oscar
Castro-Neves, rinomato chitarrista brasiliano. La musica di Jobim ha risuonato
in tutta la sala con una splendida miscela di piano, chitarra ed armonica.
Waters of March è stata
cantata in inglese e i musicisti si sono prodotti in buffi gesti per coinvolgere
il pubblico. Momentos,
di Eliane, non è mai stata così dolce e soft. E' seguita una reunion brasiliana
con Ludovic che è tornato sul palco insieme a Paquito e Joe Lovano,
Ivan Lins, che a volte sembra una sorta di Aznavour brasiliano, alla voce
e tastiere, l'affascinante Eliane al piano, Oscar Castro-Neves alla
chitarra,
Toots all'armonica, Kenny Werner ad un'altra tastiera,
oltre a basso e batteria. E' stato realmente un evento unico con niente di meno
che Tony Bennett tra il pubblico.
Scott Colley, Toots, Oscar Castro-Neves,
Ludovic Beier, Paquito D'Rivera, Joe Lovano, Ivan Lins
Ne Me Quitte Pas
di Jacques Brel ha colto
Toots
in un etereo duetto con Kenny Werner. Per il pubblico era sicuramente il
momento giusto per concepire brillantemente una performance di armonica pura e
Kenny Werner è riuscito a far esaltare tutto il talento di
Toots.
Il divertimento è ricominciato quando
Herbie
Hancock si è unito ad Eliane Elias allo stesso piano
in un'esibizione a quattro mani nel momento in cui
Toots
ha tirato fuori la chitarra! Un'altra sorpresa. Lo spettacolo è poi terminato con
Ivan Lins che ha nuovamente cantato, circondato dall'intero ensemble di intriganti
musicisti internazionali. Al termine, calorosi saluti sia all'armonica che a voce.
Gloria a Stratta & Philips, e gloria a
Toots
Thielemans!
Herbie Hancock & Eliane Elias
Kenny Werner, Ari Hoenig,
Ivan Lins
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Joe Lovano, Oscar Castro-Neves
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Tony Bennett
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Kenny Werner, Toots and
Scott Colley
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27/08/2011 | Umbria Jazz 2011: "I jazzisti italiani hanno reso omaggio alla celebrazione dei 150 anni dall'Unità di Italia eseguendo e reinterpretando l'Inno di Mameli che a seconda dei musicisti è stato reso malinconico e intenso, inconsueto, giocoso, dissacrante, swingante con armonizzazione libera, in "crescendo" drammatico, in forma iniziale d'intensa "ballad", in fascinosa progressione dinamica da "sospesa" a frenetica e swingante, jazzistico allo stato puro, destrutturato...Speriamo che questi "Inni nazionali in Jazz" siano pubblicati e non rimangano celati perchè vale davvero la pena ascoltarli e riascoltarli." (di Daniela Floris, foto di Daniela Crevena) |
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Data pubblicazione: 04/09/2006
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