Silta Records
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web: http://www.siltarecords.it
E' ancora una volta l'etichetta
Silta Records
a distinguersi nel panorama del jazz contemporaneo con la pubblicazione di
Ergskkem, opera concepita nella massima libertà
improvvisativa dal trio composto da
Gianni Lenoci
al piano,
Giorgio Dini al contrabbasso e Markus Stockhausen
alla tromba e al flicorno.
L'album propone 6 improvvisazioni dall'atmosfera inquieta ed armonicamente
composita, forte nell'impatto uditivo ed efficace nel percorrere complesse vie musicali
che all'originalità uniscono passionali rimandi sia all'avanguardia jazzistica più
estrema e coraggiosa sia alle scelte estetiche ed alle coloriture proprie degli
autori classici novecenteschi.
Virtuosi innovatori alla ricerca d'ogni possibilità sonora dei propri
strumenti, i tre musicisti spesso tendono ad ampliare l'estensione sugli acuti sfruttando
gli armonici superiori: in particolare Stockhausen libera l'espressività
della propria tromba in assoli poderosi, secondo uno spettro timbrico tendenzialmente
straniante, interagendo con decisione col piano secondo scelte decisamente individuali
che denotano una personalità artistica vibrante ed autorevole.
Pathos e dinamismo coinvolgono l'attenzione di chi ascolta, tanto l'eclettismo
del trio risulta penetrante e sospeso in attimi d'estemporaneità lirica assolutamente
soggettiva, incondizionata ed eseguita in virtù di una sintassi jazzistica intuitiva
ed immaginifica. Ogni possibilità formale offerta dal repertorio culturale che la
band saldamente possiede sembra esplorata, inoltrandosi con intenzioni free
in walkings meditativi in cui le tonalità paiono confondersi in modalità
di caratura espressionistica, prova raramente portata a compimento dal jazz
dei nostri giorni.
Fabrizio Ciccarelli per Jazzitalia
Giorgio Dini,
uno dei contrabbassisti italiani più tecnicamente dotati nel panorama del jazz italiano,
risponde alle nostre domande nella breve intervista che segue.
F.C.: "Ergskkem"
dopo "Out!",
le irrequietezze creative prendono corpo di nuovo…
G.D.: Ancora un CD di musica improvvisata, senza
schemi né strutture prefissate, in trio con dei musicisti d'eccezione: il pianista
Gianni Lenoci
e Markus Stockhausen alla tromba. E' in realtà un progetto ambizione ed anche
rischioso: si tratta della prima volta che noi 3 ci incontriamo tutti insieme e
il CD sarà il risultato di una giornata di registrazione senza neanche una parte
scritta. Il progetto è nato da un'iniziativa mia e di
Gianni Lenoci,
con il quale condivido una certa visione della musica e della direzione da farle
prendere; la stima reciproca ci ha portati ad elaborare un progetto in Trio, dove
io e lui abbiamo individuato in Markus l'ospite ideale.
F.C.: Perché proprio la scelta di Markus Stockhausen?
G.D.: Markus è stato mio maestro in un corso sull'improvvisazione che molto
mi ha dato e che mi ha aperto la mente verso nuovi orizzonti musicali, su un territorio
assai fertile e ricco che è la zona che si colloca tra il Jazz d'Avanguardia e la
musica Classica Contemporanea, che ho imparato a capire ed apprezzare. Un territorio
quindi dai confini poco definiti, ricco di suggestioni e contaminazioni. Il suo
modo di concepire la musica sempre in maniera creativa e mai meccanica e la grande
stima per la persona ci hanno portato ad individuare in Markus il partner perfetto.
F.C.: Un progetto ambizioso, denso di "pensiero
libero" e, ancora una volta, molta passione per l'improvvisazione più pura.
G.D.: Abbiamo curato tutti gli aspetti del lavoro; io stesso mi sono
preparato per mesi per arrivare pronto all'appuntamento minimizzando il rischio
di un risultato non del tutto soddisfacente; sapevo bene che sia Markus che Gianni
sono musicisti molto esigenti e potrei dire intransigenti e posso con orgoglio affermare
che ogni nota qui suonata è voluta esattamente lì dov'è, e con quel timbro e quella
dinamica. Abbiamo scelto uno studio di qualità per garantire i suoni migliori; sono
stati scelti i microfoni più adatti e il pianoforte è uno Steinway. Il contrabbasso
è ripreso in maniera molto naturale e la tromba ha suonato in una sala molto grande,
con dei riverberi naturali. In fase di mixaggio (a cui anche Markus ha voluto partecipare,
con professionalità ed attenzione) abbiamo confezionato i suoni con la massima attenzione
ed abbiamo fatto sì che l'album avesse un buon equilibrio, concatenando i brani
secondo il reale ordine di esecuzione di quel pomeriggio di Febbraio.
F.C.: La veste grafica appare minimalista, senz'altro
elegante, frutto di una cura particolare, secondo scelte estetiche decisamente originali.
G.D.: Ci siamo avvalsi della collaborazione attiva del pittore Adalberto
Montagna, che ha creato tutto il concept dell''album. Non solo: visto che si
tratta di improvvisazioni e non di composizioni, la creazione dei titoli è stata
lasciata a lui che ha anche abbinato una facciata di copertina per ogni track. L'intenzione
era quindi una fusione a posteriori tra musica e aspetti visuali, per un risultato
assolutamente originale, lontano dalla banalità anche nella parte delle copertine.
Il titolo infine è tratto dalla composizione visiva della copertina frontale: "Ergskkem"
–originato casualmente e che non ha assolutamente significato in alcuna lingua.
F.C.: Chi immagini ascolterà questo cd, così
"deciso" nelle intenzioni e tanto provocatorio?
G.D.: Ritengo che questo CD verrà apprezzato da chiunque sia interessato
ad ascoltare una musica fresca, viva e creata in maniera originale, proposta con
grande cura e professionalità. Chiunque sia stufo di ascoltare musica "già sentita"
sarà stimolato ad esplorare tutti gli aspetti del disco, che si rivelano ascolto
dopo ascolto. In definitiva, questo disco ha una grande ambizione: dimostrare che
anche la musica totalmente improvvisata può essere di ascolto non difficile e affatto
cerebrale, grazie anche al perseguimento espressivo di una la ricerca della melodia
più viscerale e autentica.
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Data pubblicazione: 26/11/2006
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