Jazzitalia: la musica jazz a portata di mouse...
versione italiana english version
 
NEWS
Bookmark and Share Jazzitalia Facebook Page Jazzitalia Twitter Page Feed RSS by Jazzitalia - Comunicati Feed RSS by Jazzitalia - Agenda delle novit�

Il Jazz a Torino
di Gian Carlo Roncaglia

Troppo pochi denari...

Nella seconda metà degli anni Settanta, a fronte di un crescente interesse da parte del pubblico, non manca la creatività, ma scarseggiano i fondi e talvolta i Festival si devono accontentare di essere rassegne...

Alla vigilia del 1978 le proposte jazzistiche all'ombra della Mole dimostrarono un'intatta, vivacissima presenza che la Seconda Rassegna Internazionale del Jazz apertasi al Teatro Pellico in Via delle Rosine e proseguita fra il 9 e il 10 novembre all'Auditorium della Rai dimostrò essere una realtà indiscutibile per la gioia degli appassionati pedemontani. Certo, come scrisse allora Arrigo Polillo presente alle tre serate e appassionato, come sempre, delle buone cose, "c'erano troppo pochi denari per consentire di presentare un festival jazzistico delle dimensioni di quello dell'anno scorso …" cosicché più che di un festival si poté parlare di "rassegna", anche se si iniziò con la sortita del Art FarmerRagtime Ensemble di Torino, col quale il clarinettista Gigi Cavicchioli ripropose i motivi del Ragtime orchestrale con rigore filologico, seguito le sere successive dal pianista Randy Weston, dall'inossidabile Gianni Basso e dall'esibizione di Art Farmer. Il meglio – scrisse ancora Polillo - venne nella terza serata con il quintetto del batterista Elvin Jones con il sassofonista Pat La Barbera (il quale continuò a rimbeccare chi si ostinava a pronunciare il suo cognome all'americana, Labàrbira, sottolineando che lo si doveva chiamare "La Barbèra", essendo i suoi genitori di origine piemontese), e con il quartetto di Roswell Rudd con Enrico Rava, che durante la sua permanenza a New York (dove dovette vivere dei proventi del lavoro di baby sitter della moglie) era diventato amico del trombonista. L'auspicio del recensore, in quella occasione, fu "… che gli enti locali possano allargare i cordoni della borsa affinché la manifestazione sia tale per davvero, com'è stato confermato da un pubblico che ha garantito il tutto esaurito in tutte le tre sere".

Torino, d'altronde, mostrava che l'interesse per il jazz non era una faccenda marginale, se il "Pentagramma Jazz –The Specialist Jazz Shop" di Via Monte di Pietà pubblicizzava su Musica Jazz (allora l'unico periodico italiano ad occuparsi di musica afroamericana) il suo assortimento di spartiti jazzistici e di trascrizioni di assoli dei grandi di questa musica, come John Coltrane e Ornette Coleman, e di libri sul tema, come il leggendario Bird: The Legend of Charlie Parker di Reisner o l'altrettanto famoso From Satchmo to Miles di Leonard Feather. Non era più necessario, insomma, andare a Milano per trovare ciò che si cercava: bastava recarsi nel negozio all'angolo con Via San Francesco d'Assisi.

Ci si mise persino il Goethe Institut a portare a Torino un musicista dell'avanguardia tedesca, il trombonista Albert Mangelsdorff. Il concerto ebbe luogo al Conservatorio Giuseppe Verdi, mentre la già rammentata C.M.C. (Cooperativa per la diffusone della Musica Creativa) esplodeva con le sue proposte frutto della presenza, nel sodalizio, di una trentina di musicisti fra i quali figuravano personaggi destinati a grande notorietà, come il contrabbassista Furio Di Castri, il solista di sax Alfreso Ponissi, oltre agli attivissimi Actis Dato, Lodati, Fazio e Sordini, e molti altri, che portarono, tutti, il nuovo "verbo" musicale anche nei quartieri più periferici della città.
Non solo. A Ivrea, città dalla quale per molti anni partirono pullman organizzati da Adriano Olivetti per portare i dipendenti a Torino a vedere l'opera, nacque quell'EuroJazzFestival che al Teatro Giacosa trovò ospitalità e calorosissimo pubblico proponendo solisti e complessi dalla Polonia, dalla Germania, dalla Jugoslavia e da altre lande per una tre giorni in cui anche il jazz italiano seppe fare egregiamente la sua figura. "Arrivederci al prossimo anno", venne scritto come commento finale dal recensore che, memore dell'accoglienza riservata ai tanti appassionati giunti anche dalle province vicine, chiudeva con un "Grazie, ospitalissima Ivrea!" che ci stava proprio a fagiolo.

11. Jazz e Movimento

13. Tra avanguardia e New Orleans







Articoli correlati:
12/12/2018

Addio a Carlo Loffredo, tra i padri del Jazz in Italia: "Ho suonato con Louis Armstrong, Dizzy Gillespie, Django Reinhardt, Stephan Grappelli, Teddy Wilson, Oscar Peterson, Bobby Hachett, Jack Teagarden, Earl "father" Hines, Albert Nicholas, Chet Baker, i Four Fresmen, i Mills Brother, e basta qui."

19/06/2016

Lo sviluppo dell'organizzazione concertistica e dei festival jazz dagli anni ottanta ad oggi (prima parte): "Affaire spinoso quello della memoria concertistica e festivaliera del jazz in Italia, perchè la confusione e le gesta leggendarie la fanno da padrone..." (Alceste Ayroldi)

29/01/2011

Carla Bley - Carla's Christmas Carols featuring Steve Swallow & The Partyka Brass Quintet, a Linguaggi Jazz: "Uscire da un concerto sentendosi più buoni! Questa si prova dopo essere stati esposti per una ora e mezza alle carole natalizie che Carla Bley ha ripescato dalla tradizione e contaminato a materiale laico, come il celebre Astro del ciel che incontra Cole Porter e diventa Silent Night And Day." (Franco Bergoglio)

22/01/2011

Sincopato Tricolore (Guido Michelone)- Alceste Ayroldi

18/04/2010

Una vita con il sax (Armando Brignolo)- Marco Losavio

26/12/2008

Il Jazz e il suo mondo (Gian Carlo Roncaglia)

24/02/2008

Intervista a Fulvio Albano, sassofonista, arrangiatore e direttore del Festival di Avigliana: "Sono un musicista prima di tutto, vivo di e per la musica. il jazz è la mia musica, la amo profondamente. per me ha un significato che va al di là di possibili spiegazioni razionali...Secondo me il jazz incarna perfettamente la sintesi tra istinto e razionalità; è una musica che ti lascia ampia libertà creativa pur soggiacendo a un insieme di regole che la rende fruibile e comprensibile." (Franco Bergoglio)

17/02/2007

Jazz italiano, l'influenza della Civiltà Musicale Afro-Americana nell'Italia dell'immediato secondo dopoguerra: "Lo swing era presente nel repertorio delle più importanti orchestre di ballabili della penisola da almeno una ventina d'anni, e la canzone italiana lo aveva assimilato più o meno inconsciamente dando vita al genere cosiddetto «swing all'italiana»." (Matteo Pagliardi)

02/04/2006

Bye Bye Luciano Fineschi. Ricordando uno dei maggiori esponenti dello swing italiano scomparso nella notte del Fuoco... (Olga Chieffi)

19/02/2006

Nel 2001 Romano Mussolini, in un bar, ci ha rilasciato un'intervista che però non ha mai voluto che venisse pubblicata, per evitare troppa visibilità ed eventuali strumentalizzazioni. Oggi, pubblicandola, abbiamo ritenuto di rendergli omaggio. (Giovanni Masciolini)

15/02/2006

Franco Chiari, vibrafonista, fondatore del Sestetto Swing Roma. Una vita dedicata alla musica, al jazz...(Fabio Chiari)

02/09/2005

Intervista a Giovanni Masciolini, direttore artistico di Assisi Notti Jazz, festival jazz che si terrà nella splendida cittadina umbra dal 5 al 9 settembre.

25/06/2005

Intervista a Franco Cerri: "...La musica è veramente una medicina di cui tutti abbiamo bisogno. Dopo tanti anni non ne posso fare a meno..." (Alceste Ayroldi)

10/10/2004

Gian Carlo Roncaglia noto giornalista, studioso e appassionato di jazz ci ha lasciato lo scorso 28 giugno. Jazzitalia, grazie alla collaborazione di Piemonte-Magazine e della famiglia Roncaglia, pubblica quindici articoli inerenti la storia del jazz a Torino che ha visto transitare in più di cinquant'anni i nomi più prestigiosi italiani e internazionali. (Gian Carlo Roncaglia)

16/07/2004

Emilia Laura Facetti, in arte Laura Villa, ha cantato con i più famosi musicisti brasiliani di jazz-samba trapiantati in Francia negli anni '60. E' stata la prima interprete in Europa dei più noti temi di Tom Jobim, Menescal e dello stesso Sivuca. (Paco Garro jr.)

07/06/2004

Giampiero Boneschi ricorda il trombonista Mario Pezzotta: "Quando prendevamo parte a qualche concerto, ce lo contendevamo per averlo in auto: le sue storie impensabili ma vere erano incredibili..."

06/01/2004

Gorni Kramer, i suoi solisti e i Tre Negri - 3 (Gorni Kramer)

21/10/2003

Intervista a Renato Sellani: "...la musica per me è rimasta un hobby non una vera professione perchè la musica mi stanca...cerco di farla in un modo piuttosto preciso secondo il mio carattere che è troppo sensibile...". (Ernesto Losavio)

14/02/2003

Al Mocambo di Udine, negli anni 40-50, si suonava il be-bop, la notte, per pochi appassionati. Walter Notari era un violinista formidabile che insieme al grande Cesàri, Masciolini, Laudenzi e Graziani suonava fino all'alba in questo locale del nord-est d'Italia... (Giovanni Masciolini)

22/09/2002

Jazz Italiano: Sergio Coppotelli. "Lo swing, l'armonia, la pronuncia, l'improvvisazione, il cuore e la poesia, che non devono mai essere disgiunti dalla tecnica, sono gli elementi fondanti di questa musica, senza i quali il jazz perde tutto il suo fascino."

29/08/2002

Musica Jazz e Arti Visive. L'artista e la sua anima nella musica, nella pittura, nella scultura. (Giovanni Masciolini)

23/03/2002

The Complete TULLIO MOBIGLIA della Riviera Jazz Record. Un documento del jazz italiano del periodo 1941 - 1946.

04/03/2002

Miro Graziani, l'ultimo dei ragazzotti assisani...

12/01/2002

JAZZ ITALIANO: Polvere di Stelle. Il terzo CD di Aldo Masciolini e i suoi compagni di viaggio.

07/12/2001

Alfio Galigani, saxofonista, clarinettista, flautista, tutta la sua vita per la musica, per il jazz. Una testimonianza bella e preziosa.

10/11/2001

Adriano Mazzoletti, un'istituzione del giornalismo jazz italiano, parla di storia, di molti musicisti, dell'amico Cesàri e...non risparmia i critici.

10/10/2001

Oscar Toson, un pianista del jazz italiano: "...suonavamo nei locali, all'una finivamo e allora magari dopo un'insalata di pollo o di riso...due bicchieri di birra, o anche di vino, ci mettevamo in tre o quattro e suonavamo jazz!"

05/09/2001

Agosto 1962 - Jazzisti liberi. Il racconto di una storica jam session di Masciolini, Laudenzi, Graziani, Battistelli e Angeli.

28/06/2001

: Il mito di Umberto Cesàri. Brani audio e articoli.

22/06/2001

Intervista a Guido PISTOCCHI.

05/06/2001

Intervista a Lino Patruno.

17/04/2001

Intervista a Marcello Rosa.

15/03/2001

Intervista a Carlo Loffredo

07/03/2001

Intervista a Riccardo Laudenzi

09/02/2001

Jazz, una passione, una vita (Giampiero Boneschi)

27/01/2001

Jazz in Italy in the 40s (Giampiero Boneschi)

19/01/2001

Il jazz italiano da night dal dopo guerra al 1968 (Giovanni Masciolini)

16/12/2000

Jazz italiano: Sergio Battistelli, lettera ad un amico scomparso.

01/12/2000

Jazz Italiano: Aldo Masciolini, una vita per il jazz con sample audio.







Invia un commento

© 2000 - 2004 Jazzitalia.net - Gian Carlo Roncaglia - Piemonte Magazine - Tutti i diritti riservati

© 2000 - 2024 Tutto il materiale pubblicato su Jazzitalia è di esclusiva proprietà dell'autore ed è coperto da Copyright internazionale, pertanto non è consentito alcun utilizzo che non sia preventivamente concordato con chi ne detiene i diritti.

Questa pagina è stata visitata 2.876 volte
Data ultima modifica: 05/01/2008

Bookmark and Share



Home |  Articoli |  Comunicati |  Io C'ero |  Recensioni |  Eventi |  Lezioni |  Gallery |  Annunci
Artisti |  Saranno Famosi |  Newsletter |  Forum |  Cerca |  Links | Sondaggio |  Cont@tti