Franco Minganti
Altre x-roads
Modi dell'espressività afroamericana
Bacchilega Editore, 2009
Per chi del jazz non si accontenta di assaporare le note ma vuole approfondirne
l'immaginario, questo volume è un mélange che tiene insieme molti aspetti:
ovviamente la musica, ma anche la letteratura, il cinema (compresi i documentari
e film d'animazione), la televisione e le narrazioni/performance poetiche-musicali,
alla Amiri Baraka, per intenderci. Un saggio che lega una fitta trama di
suggerimenti letterari, filmici, documentaristici e anche discografici, alla approfondita
ricognizione dei vari campi trattati.
Uno spazio autonomo si conquistano tre figure
centrali per il jazz e fondamentali nella costruzione del suo immaginario: Charlie
Parker,
Charles Mingus, Billie Holiday.
Singolarmente nessuno dei saggi proposti costituisce una novità in prima
assoluta, essendo già stati utilizzati in altri ambiti. Solamente il saggio dedicato
a Parker però ha avuto una vasta -meritata - diffusione: gli appassionati lo ricorderanno
a commento del bellissimo romanzo breve Il persecutore di Julio Cortázar,
pubblicato da Einaudi nel 2003, il cui personaggio
principale è la traduzione letteraria di Parker. Qui Minganti traccia le coordinate
per valutare l'apporto di Parker e la sua sottile influenza sulla cultura americana
-e non solo- dal secondo dopo guerra a oggi. Il saggio su Mingus denuncia invece
una scarsa presenza nell'immaginario artistico contemporaneo del grande compositore,
contrabbassista, poco celebrato in romanzi, poesie, film quanto seminale in modi
più sotterranei, come ci spiega Minganti. Davvero interessante è l'antologizzazione
di una serie di interventi che aprono al klezmer, alle sue radici euro-americane,
ai rapporti con il jazz e con la cultura popolare del secondo dopo guerra. Temi
importanti, alla luce del lavoro di John Zorn e Don Byron, due figure
tra le più innovative e influenti della musica improvvisata degli ultimi anni che
con la cultura ebraica e la musica klezmer si sono confrontati approfonditamente.
Altri temi invece, di taglio sociologico, hanno avuto una certa eco anche
italiana e il merito specifico di Minganti è quello di legarli al mondo musicale:
si pensi al discorso sul middle passage, il trasferimento degli schiavi dall'Atlantico
al nuovo mondo o alla centralità geopolitica e culturale dell'oceano, non a caso
definito black atlantic. Il mare come categoria concettuale per la cultura
nera ma anche per quella europea, italiana: si può leggere in quest'ottica Novecento
dello scrittore Baricco; come fa il libro.
Ancora una volta Franco Minganti, che insegna presso l'Università
di Bologna, autore di una quantità notevole di importanti lavori sul jazz e sull'immaginario
culturale americano, riesce con garbo a raccontare temi non usuali nella saggistica
italiana.
Franco Bergoglio per Jazzitalia
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Data pubblicazione: 06/02/2010
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