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        |  SYMPHONIA  2005
 | Massimo Colombo Caravaggio
 
 1. L’ombra parlante
  2. Caravaggio
 3. Come le nuvole del nord
 4. Para Monk
  5. Mirabilmente in giallo
 6. Claude
  7. Da umori a timori
 8. Blues for 3
 9. You are
 
 Massimo Colombo - acoustic piano
 Jeff Berlin - electric bass
 Billy Cobham - drums
 
 
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 Massimo 
Colombo, pianista in special modo dedito alla composizione, musicista 
di solida formazione classica evolutasi in spontanea ricerca di forme sonore contemporanee, 
pubblica "Caravaggio", 
opera di intensa sensibilità espressiva, chiaroscurale come le tele del Michelangelo 
Merisi cui – non a caso – la splendida foto di copertina rende magnifico omaggio. 
 
 Un trio sorprendente quello voluto da Colombo: Jeff Berlin al basso 
elettrico, elegante ed in grande sintonia con i partners, ed un Billy Cobham 
che nessuno s'attende, "jazzistico", estroso come sempre ma capace come non mai 
di riflessi intimistici, delicati, sfuggenti. Improvvisazioni di grande cromatismo, incursioni meditative coniugate 
nella ricerca di melodie mai uniformi, creano un paesaggio dell'anima avvolgente 
e stupito: le trame melodiche giungono formalmente limpide, caratterizzate da una 
cultura musicale vasta ed espressa da una personalità artistica inusuale, decisa 
nelle scelte. Tanto più coinvolgenti risultano quanto più l'intuizione appare priva 
di vincoli accademici, quanto più il fraseggio è libero di esprimersi secondo moduli 
non prefissati.  Ed in questo, Caravaggio: coerente, giusto, il titolo del cd. Il linguaggio, ampio nel lessico, può allora offrire spazio a momenti 
d' intenso lirismo quanto ad altri dietro ai quali
Colombo 
ricorda il bop, le armonie sudamericane, qualcosa quasi d'impalpabile giunto dai 
Caraibi o da altrove. Il senso dell'ascolto, in ogni caso, non cambia. Impressionismo e levità nei cantabili, "groove", forza espressiva, vigore 
ed intensità jarrettiane coesistono in modo spontaneo: l'interplay del trio, poi, 
pone in luce denominatori comuni, un'interazione che conduce chi ascolta a percezioni 
sonore dilatate nei tempi prediletti dall'ampio spettro timbrico offerto da Billy 
Cobham. La spontaneità esecutiva, adeguatamente scandita dal timing di una ritmica 
mai debordante, non perde in luminosità: gli spazi riflessivi dei soli danno vita 
ad un sound equilibrato, scevro di compiacimenti quanto di ardimentose e manieristiche 
improvvisazioni.  In tal senso offre un contributo intelligente e creativo il basso di
Jeff Berlin, esattamente lì dove ci si attendeva uno strumento acustico piuttosto 
che uno elettrico, com'è di solito nelle scelte di chi intende proporre un album 
da trio. Sia il musicista di supporto al piano o sia "invitato" a soli, vissuti 
con grande intensità, evidenzia un tatto discorsivo nitido e coinvolgente, declinato 
con raffinatezza e ottima padronanza tecnica.  Nei nove brani, tutti composti da
Massimo Colombo, 
raramente si notano attimi nei quali perda colore la personalità artistica del trio, 
da "L'ombra parlante", 
incipit di raffinata armonia, dilatato da una sintassi improvvisativa moderna e 
meditativa, a "Para Monk", 
omaggio all'eccentrico Thelonious segnato da un pianismo martellante la cui naturale 
evoluzione conduce ad un hard bop angoloso e dissonante, talora quasi imprendibile 
per ingegno. Una memoria da conservare, poi, quella di "Claude": 
il pianista si muove lieve, solitario e dinamico in una partitura animata da una 
volontà d'esprimere resa lirica dalla spontaneità dell'arrangiamento, da una scrittura 
musicale già da tempo distintasi – è possibile affermare - tra le più interessanti 
in questi anni, e con pieno merito. Fabrizio Ciccarelli per Jazzitalia
 
 
 
 
 
 
 | | 29/09/2012 |  European Jazz Expo #2: Asì, Quartetto Pessoa, Moroni & Ionata, Mario Brai, Enrico Zanisi, Alessandro Paternesi, David Linx, Little Blue, Federico Casagrande, Billy Cobham (D. Floris, D. Crevena) | 
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| Questa pagina è stata visitata 6.136 volte Data pubblicazione: 04/08/2006
   
 
 
 
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