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7 pezzi per la mano sinistra op. 269 - 6. mano verde
di Massimo Colombo
comunicazioni@massimocolombo.it


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La mano sinistra svolge nella stragrande maggioranza della musica jazz un ruolo secondario, di accompagnatrice della mano destra, incontrastata regina degli assoli.



Nel rag time e nello stride piano la mano sinistra è decisamente più impegnata svolgendo un ruolo di accompagnamento più complesso, che alterna i bassi agli accordi con intercalare di movimenti ritmici più articolati. Sarebbe sicuramente interessante analizzare un percorso storico della musica jazz osservando l'evoluzione della mano sinistra dagli inizi del ‘900 ad oggi. In ogni caso è importante per il musicista che opera in campo jazzistico considerare la mano sinistra al pari della destra ma, come al solito, non c'è molto materiale musicale che può aiutare in questo senso. Mentre la letteratura classica è ricca d'opere dedicate alla mano sinistra, nel repertorio odierno scarseggiano brani che esaudiscano tale necessità. Con i 7 pezzi per la mano sinistra credo di aver dato un piccolo contributo in questo senso, lavorando su sonorità moderne ed in particolare con ritmi ed armonie di stampo jazzistico.

Ogni brano della raccolta prende spunto da un colore ed evidenzia particolari movimenti della mano sinistra, lo studio "mano verde" è dedicato alle scale cromatiche, alle ottave ed alle sovrapposizioni ritmiche. Va suonato con molta energia e decisione, sono indispensabili grande elasticità e sicurezza tecnica. Leggete attentamente le diteggiature!

Per aiutarvi nello studio ho pensato di aggiungere alcuni esercizi preparatori, indispensabili per ottenere una buona articolazione nell'esecuzione. Non usate mai il pedale di risonanza per gli esercizi.

Esercizio 1
N
ell' esercizio 1 tutte le dita delle due mani sono impegnate in una scala cromatica che procede con cellule di cinque note a spostamento cromatico. Non abbiate paura di inserire le dita all'interno dei tasti, è indispensabile per ottenere una buona esecuzione. Studiate lentamente ed articolando bene le dita, facendo molta attenzione nell'alzare un dito dopo l'altro ma senza puntarlo in avanti. Lo spostamento della mano da una misura all'altra avviene sempre all'interno della tastiera, per evitare inutili movimenti avanti ed indietro. Studiate sempre lentamente e facendo attenzione al perfetto unisono tra le due mani, se è necessario studiate anche a mani separate. Non devono esserci note suonate più forte di altre. La velocità di studio va da 60 a 120 la metà (o se preferite da 120 a 240 il quarto).

Esercizio 2
I
l gruppo di cinque note che impegna una misura si sviluppa ora in terzine, valgono tutti i suggerimenti dell'esercizio precedente. Trattandosi di gruppi irregolari la velocità è forse elevata, ma con una costante applicazione si possono suonare con scioltezza. Fate attenzione in particolare alla nota ribattuta dal 5 dito della mano destra e dal 1 della sinistra ed al passaggio da una misura all'altra. Ricordate che più siete all'interno dei tasti, minore sarà il movimento delle due mani. Esercitatevi sempre molto lentamente e curate l'articolazione, il suono deve essere uguale per tutte le note.

Esercizio 3
L
'esercizio è sempre dedicato alla scala cromatica nell'ambito di una quinta, questa volta partendo dalla nota superiore, la più alta. Non sarà facile il passaggio da una misura all'altra, prendete le "misure" e considerate sempre l'intervallo di terza maggiore che racchiude ogni gruppo di cinque note. Velocità sempre da 60 a 120 la metà, ricordate di non usare il pedale di risonanza.

Esercizio 4
P
assiamo ora ad un paio di esercizi dedicati alle ottave, molto importanti nella tecnica pianistica. In questo esercizio ripetete l'intervallo di seconda minore salendo cromaticamente, è fondamentale l'elasticità dell'avambraccio. Il polso è sempre parallelo all'avambraccio e non dondola, dovete rimbalzare da un'ottava all'altra in modo elastico senza irrigidire il braccio. Un cattivo movimento comporta l'irrigidimento del braccio ed una pessima esecuzione delle ottave, soprattutto dal punto di vista del suono. Attenzione anche alle diteggiature, mentre i due pollici accompagnano tutte le ottave, il mignolo si alterna all'anulare nei passaggi sui tasti neri, questa tecnica permette un maggior legato tra le ottave. La velocità di studio tra 60 e 100 alla metà.

Esercizio 5
E
' uno sviluppo del primo esercizio con l'aggiunta delle ottave, mantenete sempre una linea retta tra avambraccio e polso e siate elastici nel rimbalzare da un'ottava all'altra.

E' possibile eseguire lo stesso esercizio con la diteggiatura 1-5 mano destra e 5-1 mano sinistra che rimane sempre uguale, forse più adatta per chi ha le mani piccole ma decisamente meno indicata per legare le note tra loro. La velocità di studio tra 60 e 100 alla metà.







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Data pubblicazione: 15/08/2007

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