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Massimo Colombo, Peter Erskine, Darek Oleszkiewicz
Trio Grande
Crocevia di Suoni Records (2015)
1. Anna Magdalena
2. Valzer all´indietro
3. jane
4. Trio grande
5. La mia spalla sinistra
6. Bah and boh
7. Stratego
8. Balcanico
9. Una ragione in più
Massimo Colombo - pianoforte Darek Olezkiewicz - contrabbasso Peter Erskine - batteria
Massimo Colombo
vola a Los Angeles per registrare il suo ultimo cd e, in onore dei suoi illustri
partner, intitola il disco "Trio Grande". Alla batteria siede, infatti,
Peter Erskine, colonna della
migliore formazione in assoluto dei "Weather Report", ma anche collaboratore di
altri personaggi importanti quali John Taylor o
Michael Brecker.
C'è, poi, a completare il terzetto, Darek Oleszkiewicz, ferrato bassista
polacco da anni residente negli Stati Uniti, anche lui con un curriculum di tutto
rispetto corredato da nomi di peso e spessore, da James Newton a Brad Mehldau, tanto
per intenderci.
Il pianista lombardo è ritornato da qualche anno a privilegiare la dimensione acustica,
dopo aver esplorato per un certo periodo della sua carriera artistica la fase elettrica,
in maniera anche sperimentale. L'album presenta nove brani originali, provvisti
di temi gradevoli e di uno sviluppo successivo flessuoso e articolato, con passaggi
di notevole complessità, eseguiti, però, in souplesse, senza alcuno sforzo apparente
da parte di tre virtuosi sui rispettivi strumenti.
Massimo Colombo,
in particolare, rivela una pregevole indipendenza fra le due mani e, in questo modo,
enuncia i motivi, ci lavora sopra e attorno, mentre, dietro, contemporaneamente,
costruisce una sfarzosa armonizzazione.
Peter Erskine è un campione della
discrezione. Nel senso che il percussionista americano non è mai invadente o prevaricatore.
C'è, offre un contributo decisivo alla riuscita del cd, ma opera fra le righe, mai
uscendone fuori, assicurando, così, un accompagnamento efficace e fantasioso.
Darek Oleszkiewicz è il contraltare solistico del leader e sa far cantare il suo
contrabbasso, oppure sterza su interventi di sostegno, di supporto, consistenti
e allo stesso tempo leggeri.
Fra i nove brani del cd si segnala in particolare quello eponimo per una introduzione
piena di note, virtuosistica, del pianoforte, che va poi a sfociare in un tema quasi
ansiogeno, in quanto sembra sempre in attesa di una definizione, di un completamento
che rimane in sospeso: non arriva mai.
"Trio Grande" è un'incisione fortemente voluta da Colombo in un sito lontano,
in un ambiente differente, per far risaltare maggiormente, in questa prestigiosa
location, la sua idea di un jazz raffinato, classico, ma non classicistico, privo
di connotazioni temporali precise, oltre le mode del momento, insomma.
Gianni Montano per Jazzitalia
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Data pubblicazione: 11/09/2016
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