Ed. Nicolosi Production 2006
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Ronnie Jones
Again
1. Rainy Night in Georgia
2. Just Give Me That Luvin
3. Do It Again
4. Waiting in Vain
5. My Lady
6. People
7. I Am Who I Am
8. Play That Funky Music
9. My Woman (Mahaba Ya Ua)
10. Drowing in The Deep Blue Sea
11. (What) a Wonderful World
Ronnie Jones - Voce Pino Nicolosi - Tastiere, Bass Synth Emilio Foglio - Chitarre Marco Fadda - Percussioni Rosanna Nicolosi - Basso Fabrizio Bosso - Tromba Riccardo Fioravanti - Contrabbasso Billy Cobham - Batteria Mimmo Campanale - Batteria Joyce E. Yulie - Cori Steve Lukather - Chitarra Bill Evans - Sassofono
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Ladies and Gentlemans: Mr Ronnie Jones! Con la sua consueta e storica
eleganza il dj/vocalist "missionario" della black music in Italia, illuminante tedoforo
della dance, torna in sala d'incisione allo scoccar dei settantanni. E lo fa con
tutti i fasti, accompagnandosi ad un turbinante numero di musicisti anche di squisita
matrice jazzistica. Basti pensare che le special guests sono: Steve Lukather,
Billy Cobham e Bill Evans. Il nutrito gruppo è completato da
Fabrizio Bosso,
Mimmo Campanale,
Riccardo Fioravanti, Joyce E. Yullie, Marco Fadda,
Pino e Rossana Nicolosi, Emilio Foglio.
Ronnie Jones ha un'indubbia abilità: rivisitare con particolare ardore
e tratti di originalità brani che hanno segnato un'epoca.
Again è un icona
di ciò che hanno significato dal punto di vista musicale gli anni
'70 e '80.
Una rappresentazione sincretica di tutti i passaggi sonori che si sono ascoltati
nelle discoteche e nei night (termine oramai desueto, ahimè) di quegli anni.
Un alternarsi di cover e di brani originali che si riconducono tutti in
un ambito ben delineato, ma con ampie rivisitazioni anche in chiave jazz, sostenute
dalla verve creativa a volte di
Fabrizio Bosso,
altre di Cobham o
Campanale
oppure nei fraseggi di Lukather.
Il registro vocale di Ronnie Jones caratterizza l'intero lavoro
ed asparge tutto il suo umore sentimentale per le armonie già celebrate da Marvin
Gaye, che echeggia a chiare lettere in
I am who I am, o nelle
note del remake della indistruttibile
Do It Again di Donald Fagen.
Tutta la maestria del dj si ascolta in ogni brano che si carica di un
particolare fascino, di una limpidezza esecutiva e di una detersione del suono poco
comune, ma con distrazioni sonore dovute a quanto già diverse volte ascoltato nel
tempo.
Di sicuro, maggior impatto uditivo hanno le rivisitazioni dei classici
del soul, così come accade nella coinvolgente versione di
(What) a wonderful world
di Herp Albert.
La voce di Ronnie Jones avvolge, ha tutto quanto si possa richiedere
ad un soul man, canta con l'anima e libera tutta la sua esperienza nel caldo timbro
vocale. Il resto lo fanno i musicisti, tutti di grande levatura.
Un disco ballabile, anche ad occhi chiusi. Un lavoro "evergreen" che riproduce
gli stilemi di un'epoca. Pecca, però, in originalità creativa, non tanto nei remake,
quanto nelle nuove composizioni. Ma anche questa può essere una scelta dovuta per
rispetto ad un sound irriproducibile.
Alceste Ayroldi per Jazzitalia
29/09/2012 | European Jazz Expo #2: Asì, Quartetto Pessoa, Moroni & Ionata, Mario Brai, Enrico Zanisi, Alessandro Paternesi, David Linx, Little Blue, Federico Casagrande, Billy Cobham (D. Floris, D. Crevena) |
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Data pubblicazione: 28/05/2006
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