|  | Marco Detto In the Mean Time
 
 
  Music Center Records – 2010
 
 1. Correndo Lontano
 2. L'equilibrista
 3. Step by Step
 4. Nel frattempo
 5. Luce
 6. Mr. Monk
 7. Il Viaggiatore
 8. Minella
 9. L'Equilibrista (piano/voce)
 
 
 Marco Detto - pianoforteMarco Ricci 
- contrabbasso
 Antonio Fusco 
- batteria
 Antonello Monni - sassofono soprano/tenore
 Alberto Mandarini - tromba
 Mario Mariotti - tromba
 Alessandro Castelli - trombone
 Marco Padovani - sassofono alto, flauto
 Matteo Schiatti - sassofono tenore/baritono
 Ruggero Pari - corno francese
 Sabrina Sparti - voce
 
 
 
 
 Un'emozionante esplosione di colori questo nuovo lavoro discografico di Marco 
Detto. Una valanga fragorosa che ti abbraccia e ti trascina lontano e tocca 
la sensibilità di chi ascolta. Un'opera preziosa, riservata a chi si aspetta dall'arte emozioni forti, vere 
e profonde. Tutto è alimentato da un'intensa energia che s'impone sin dal brano 
d'apertura grazie a delicati equilibri melodici, ricchi di grazia e di robuste armonizzazioni 
sapientemente orchestrate. Il filo conduttore di "In the mean time" è senza dubbio 
il viaggio. Il senso di movimento, di ricerca lo si avverte in tutte le nove tracce 
di cui è composto il Cd.
 Marco Detto giunto al suo quattordicesimo lavoro non ha smesso di calarsi 
nella ricerca di nuove sonorità, di nuovi stimoli e, con la genialità e la sensibilità 
musicale che da sempre lo contraddistinguono, s'incammina verso nuovi percorsi con 
la curiosità del viaggiatore e con un bagaglio d'esperienza invidiabile che lo ha 
portato ad essere uno dei massimi esponenti del jazz internazionale. La sua è una musica ricca di pathos e di trasognante bellezza, all'insegna del 
bel suonare. E' creatività, morbidezza, visceralità, potenza comunicativa. Dalla 
frizzante "Correndo lontano" alla funkeggiante "Nel frattempo", dalla 
zawinuliana "Step by step" a "Il viaggiatore" alla monkiana "Mr 
Monk" è tutto un caleidoscopio di momenti pregni di passione, idee, vitalità, 
generosa passionalità e assoluta originalità. Si è al cospetto di un lavoro eseguito 
da parte di un artista vero, che ama e soprattutto rispetta la musica.  Le composizioni, tutte a firma dello stesso Detto, sono ben eseguite dai musicisti 
coinvolti, capaci di toccare le corde più recondite dell'ascoltatore, per via di 
una non spiegabile alchimia musicale, fatta di sensibilità lirica, empatia e purezza 
di tono. 
 Su tutti va sicuramente citata la musicalità del contrabbassista
Marco Ricci 
dalla cavata morbida e penetrante al tempo stesso; un respiro arioso e ritmicamente 
essenziale, attorno a cui si muove con sobria espressività il raffinato ed incisivo 
drumming di Antonio 
Fusco; l'eclettismo e l'agilità di fraseggio di Antonello Monni, 
soprattutto al soprano oltre che per la sua splendida perizia nell'orchestrazione; 
la morbida voce della tromba di Alberto Mandarini sempre molto convincente 
nei suoi precisi interventi.
 
 Alessandro 
Carabelli per Jazzitalia
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
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| Questa pagina è stata visitata 3.520 volte Data pubblicazione: 27/08/2010
   
 
 
 
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