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Emanuele Belloni
E sei arrivata tu
Odd Times Records distr. Egea (2014)
1. Come un commosso viaggiatore
2. E sei arrivata tu
3. La ballata del fuoco e dell'acqua
4. Se l'amore fosse
5. Il circo
6. Lolita
7. Un sole d'amore
8. Lo sceriffo del West
9. Provateci un po' a prendermi
10. L'ultimo treno dei miei sentimenti
11. Era no mar
Tutte le composizioni di Emanuele Belloni Emanuele Belloni - voce, chitarra Guinga - voce e chitarra 10 Alfredo Paixao - basso elettrico 1, 2, 3, 6, 8 Israel Varela - batteria 2, 3, 5, 7, 8, 9 Enzo Pietropaoli - contrabbasso 5, 9 Nelson Faria - chitarra 1, 6 Franco Piana - tromba e flicorno 2, 5, 8 Alessandro Gwiss - tastiere 2, 5, 6, 8 Rafael Barata - batteria 1, 6 Michael Rosen - sax 6 Pasquale Lancuba - bandoneon 1, 3, 7, 9 Claudia Della Gatta - violoncello 4, 7 Ziad Trabelsi - oud e voce 3
Pur esordendo a un'età insolita (42 anni) Emanuele Belloni si impone nel nuovo cantautorato
italiano con un lavoro interessante e ben costruito che si avvale del contributo
di importanti musicisti della scena jazzistica italiana, oltre che di esponenti
della musica popolare brasiliana come Guinga. Importante anche la presenza
del formidabile batterista messicano Israel Varela, che conferisce all'album
un'impronta latin. Ed è proprio su questo suono che si muove E sei arrivata tu
forte anche del cantato di Belloni, una vocalità sussurrata in un mondo musicale
come quello di oggi che sembra puntare maggiormente sugli eccessi funambolici vocali.
Finalista al Premio Tenco, l'album vira su latin-jazz di impronta tangueira per
esempio in "Come un commosso viaggiatore" o in "Provateci un po' a prendermi" mentre
episodi come "Un sole d'amore" e "Era no mar"(quest'ultima cantata in brasiliano)
ci mostrano come in Belloni l'amore per il Brasile sia evidente e sincero.
Non possono passare inosservati la malinconica e jazzy "Lolita" e momenti più introspettivi
come "Se l'amore fosse" e la title-track.
Cifra stilistica del disco è il suono della chitarra di Belloni, poetico ed elegante
in grado di interagire brillantemente col resto degli strumenti il tutto all'insegna
di una musica vellutata, avvolgente e di atmosfera grazie anche a session-men come Alfredo Paixao,
Enzo
Pietropaoli e Franco Piana, mentre la presenza di Guinga
impreziosisce "L'ultimo treno dei miei sentimenti".
Ci troviamo così davanti a un lavoro coerente e che ci offre un cantautorato italiano
di buona fattura come non si sentiva da tempo, un esordio maturo con arrangiamenti
acustici.
Quasi come se Belloni volesse invitarci ad assaporare momenti di pace e di introspezione
in un mondo come quello di oggi, frenetico e spesso confusionario.
Francesco Favano per Jazzitalia
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Data pubblicazione: 13/07/2014
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