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Stefano Scarfone
Precipitevolissimevolmente
(NAU Records - 01)
1. Jo
2. Palmi 06:51
3. Summer Song
4. Talking Blues
5. Baltaki
6. Bolerino
7. Carnevale
8. Chaco
9. Guadalajara
10. Stromboli
Stefano Scarfone - chitarre
Caterina Palazzi - contrabbasso
Luca Pirozzi - basso fretless
Israel Varela - batteria
Gabriele Gagliarini - percussioni
Juan Carlos Albelo Zamora - violino, armonica cromatica
Quentin Collins - tromba
Gabriele Gagliarini - percussioni
Approdato alla sua terza incisione discografica, Stefano Scarfone, virtuoso
maestro delle sei corde, vede ora concretizzarsi con "Precipitevolissimevolmente"
un progetto che segna la presenza di diversi musicisti di rango del panorama nazionale
e cosmopolita. Uno tra tutti il grintoso batterista Israel Varela (messicano
ma adottato dal nostro Paese, già al fianco di musicisti come
Pat Metheny
Bob Mintzer, Hiram Bullok, Alex Acuna,
Paolo Damiani
e Otmazo Ruiz). La formazione di questo suo nuovo disco, inciso e prodotto per la
neonata NAU Records, è completata tra gli altri dalla contrabbassista Caterina
Palazzi, da Luca Pirozzi al basso fretless e dal noto trombettista inglese
Quentin Collins.
Maestro del fingerstyle jazz, interprete serio e rigoroso, Scarfone prosegue musicalmente
ad abbattere steccati e stereotipi, senza alcun compromesso di sorta. Basti ascoltare
un brano come "Jo", composizione che apre il disco e che ben esplica l'evidente
passionalità che caratterizza la scrittura fantasiosa e multiforme del leader.
Sulla scia che delimita Mediterraneo e America si delinea la cantabilità e la scorrevolezza
di "Guadalajara" e "Summer Song". Un viaggio immaginario (emozionanti
gli interscambi con Pirozzi) nel quale sembra si attraversino mondi e paesaggi tra
i più disparati. In questa tarccia appaiono evidenti climi e visioni sempre cangianti,
con riferimenti espliciti addirittura al country, fino a raggiungere una freschezza
tipicamente jazzy con l'intervento di Quentin Collins, qui abile affabulatore. Anche
"Talking Blues" non è da meno. In questo caso il rapimento trascinante del tema
predispone ad un gusto e ad una raffinatezza di fondo davvero trascinante col tipico
andamento blues che lo caratterizza.
La musica di Scarfone, austera e accattivante, dotata di una scrittura profusa da
pagine interpretative tra le più ispirate e coinvolgenti, si muovere agilmente anche
nello splendore di un pacato intimismo, dove poesia, incanto e originalissima ricerca
personale esprimono la libera creatività di un vero talento della musica contemporanea
dei nostri tempi.
È il caso di composizioni come "Palmi", ispirata dal nome dell'omonima cittadina
calabra, nonché "Chaco", suggestiva e dolcissima nell'incantevole tema, con ospite
l'armonicista e violinista cubano Juan Carlos Albelo Zamora.
Altrove, nel disco, emergono composizioni diremmo quasi perfette per incastro di
colorazioni e ricchezza di profondità espressiva. Tra queste citiamo "Baltaki",
"Carnevale" e la conclusiva "Stromboli". Il risultato esalta una musica
centellinata dagli abili artisti coinvolti e impreziosita dall'affascinante stesura
del chitarrista-compositore. Sonorità pregnanti da misteri ed emozioni che inseguono
la complessa e articolata tavolozza compositiva dell'eclettico leader.
Progetto assai suggestivo e variegato nella sua stesura, "Precipitevolissimevolmente"
raccoglie una tavolozza cromatica che tende a rafforzare da un lato l'identità dell'artista
come compositore (per l'assoluta e disinvolta varietà della sua gamma creativa),
dall'altro sottolinea la poliedricità, il virtuosismo e la grande caratura tecnico-strumentale
che incorona Stefano Scarfone tra i più fulgidi esponenti del nuovo chitarrismo
internazionale.
Gianmichele Taormina per
Jazzitalia
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Data pubblicazione: 19/05/2012
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