Ho sempre pensato a
William Parker
come ad un
Charles Mingus (o un Duke Ellington) dei nostri tempi.
Nel senso che l'ho sempre visto come un musicista ed un intellettuale in grado di
riproporre con un suo autonomo linguaggio tutte le esperienze della cultura musicale
afro-nordamericana. Duke svolse questo ruolo negli anni dell'integrazione,
Mingus
in quello delle prime rivolte razziali.
Parker
riassume la storia del suo popolo in questi anni strani ed indefinibili.
Questo disco, bellissimo, registrato dal vivo
nel 2004 a Roma, conferma al meglio questo punto
di vista. E' un opera dedicata a Curtis Mayfied, autore ed interprete di
grande successo negli anni '70, immerso in vari
filoni della musica popolare nera: soul, rhythm&blues, funky. A Mayfield si devono
lavori come la colonna sonora di Superfly, film che segnò l'inizio di un
fortunato genere cinematografico dedicato alla vita violenta dei ghetti neri. Nelle
note di copertina il contrabbassista dice di essere cresciuto ascoltando questo
tipo di musica (Smokey Robinson, The Tempations, Gladis Knight)
e che nel linguaggio artistico suo e dei suoi compagni Sun Ra è presente,
come lo è Mayfied quanto Coleman Hawkins, Ornette quanto
Marta and The Vandellas."Il problema è "immergersi " in questo mondo sonoro
(Tone World) e "ritesserne le fila in una nuova tappezzeria". Non tanto quello
di riprodurre o imitare un genere o un altro.
Questi i presupposti teorici dell'operazione. I risultati artistici sono
grandi. Suona rhythm and blues questo gruppo: riff aggressivi dei fiati, soli brevi
e ruvidi dei sax, ritmi rocciosi e danzanti (i duetti fra
Parker
e Drake sono al solito stratosferici), ma cita
Coltrane
(ad esempio la frase iniziale di "A love supreme" compare nel finale di "Freddie's
dead"). Dedica i quasi 10 minuti di "Inside
song" ad una ardente improvvisazione jazz su uno scuro fondale sonoro
R&B. Da a tutto il concerto una suggestiva ispirazione gospel alla quale concorrono
in misura determinante la splendida voce di Leena Conquest, che canta i testi
di Mayfled e quella di Amiri Baraka. L' anziano poeta declama, grida, col
piglio di un predicatore, suoi versi (Intrisi di corrosiva critica sociale) che
integrano quelli originali di Mayfield. Spesso interagendo con la partner in un
gioco di canto e parlato, di grida e riff: la primordiale antifonalità della Madre
Africa. Parole e musica, chiesa e ghetto, strada e sala da ballo, echi di jazz.
Un mix affascinante, un disco prezioso che fornisce ulteriore robustezza e sangue
nuovo alla raffinata musica di Mayfield. Che dimostra come il jazz abbia ancora
spazio, fiato, storie da raccontare.
Marco Buttafuoco per Jazzitalia
16/07/2011 | Vittoria Jazz Festival - Music & Cerasuolo Wine: "Alla quarta edizione, il festival di Vittoria si conferma come uno dei più importanti eventi musicali organizzati sul territorio siciliano. La formula prescelta dal direttore artistico è quella di dilatare nel tempo gli incontri musicali, concentrandoli in quattro fine settimana della tarda primavera, valorizzando uno dei quartieri più suggestivi della città, la restaurata Piazza Enriquez, e coinvolgendo, grazie a concerti e jam session notturne, una quantità di pubblico davvero rilevante, composto in parte da giovani e giovanissimi, portatori di un entusiasmo che fa davvero ben sperare sul futuro del jazz, almeno in questa parte della Sicilia." (Vincenzo Fugaldi) |
05/09/2010 | Roccella Jazz Festival 30a Edizione: "Trent'anni e non sentirli. Rumori Mediterranei oggi è patrimonio di una intera comunit? che aspetta i giorni del festival con tale entusiasmo e partecipazione, da far pensare a pochi altri riscontri". La soave e leggera Nicole Mitchell con il suo Indigo Trio, l'anteprima del film di Maresco su Tony Scott, la brillantezza del duo Pieranunzi & Baron, il flamenco di Diego Amador, il travolgente Roy Hargrove, il circo di Mirko Guerini, la classe di Steve Khun con Ravi Coltrane, il grande incontro di Salvatore Bonafede con Eddie Gomez e Billy Hart, l'avvincente Quartetto Trionfale di Fresu e Trovesi...il tutto sotto l'attenta, non convenzionale ma vincente direzione artistica di Paolo Damiani (Gianluca Diana, Vittorio Pio) |
30/08/2009 | Laigueglia Percfest 2009: "La 14° edizione, sempre diretta da Rosario Bonaccorso, ha puntato su una programmazione ad hoc per soddisfare l'appetito artistico di tutti: concerti jazz di altissimo livello, concorso internazionale di percussionisti creativi Memorial Naco, corso di percussioni per bambini, corsi di GiGon, fitness sulla spiaggia, stage didattici di percussioni e musicoterapia, lezione di danza mediorientale, stage di danza, mostre fotografiche, e altro." (Franco Donaggio) |
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Data pubblicazione: 19/03/2008
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