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Sabir Mateen - Silvia Bolognesi
Holidays In Siena
Rudi Records (2011) - RRJ 1002
1. Glory (Mateen) 8:46
2. 2 With 3 (Bolognesi-Mateen) 1:03
3. Walts For Jack (Bolognesi) 8:57
4. Flavio's Wine (Mateen) 5:59
5. Double S (Bolognesi-Mateen) 0:56
6. It Will Be Heaven In 2011 (Mateen) 12:36
7. Hugs (Bolognesi) 10:58
8. Sunset In Legoli (Mateen) 7:46
Sabir Mateen - alto, ten., fl., piccolo,
cl. Bb
Silvia Bolognesi - contrabbasso
Recorded on 29 December 2010 by Antonio Castiello at the Teatro
dei Varii, Colle Val D'Elsa (Si)
Nato a Philadelphia nel 1951, il polistrumentista Sabir Mateen si è trasferito
nel 1989 a New York, dove ha messo la sua creatività
a disposizione del genio di
William Parker
e di numerosi altri artisti di quella scena innovativa. Non nuovo all'esperienza
del duo, ad esempio con Matthew Shipp e
Hamid Drake,
qui Mateen avvia una collaborazione solo apparentemente insolita con la giovane
contrabbassista senese Silvia Bolognesi. Solo apparentemente, perché chi
conosce le qualità e le collaborazioni di questa artista sa quanto essa sia da tempo
apprezzata nell'ambito del jazz contemporaneo più creativo. E in questa registrazione
realizzata al Teatro dei Varii a Colle Val D'Elsa, nel senese, l'incontro avviene
senza alcuna ombra di timore reverenziale da parte della Bolognesi, che si accinge
all'opera con disinvoltura e determinazione, in una costante e rilassata dialettica
con gli strumenti di Mateen (qui alto, tenore, flauto, piccolo e clarinetto in si
bemolle). Il duo si muove su coordinate già tracciate decenni fa da personaggi del
calibro di Holland e Rivers, tra otto composizioni-improvvisazioni di cui i due
si dividono la responsabilità quali autori.
Sin dal tema dell'iniziale Glory, composto da Mateen, si ascolta il sax svettare
sul sostegno ritmico e armonico del contrabbasso senza tensione alcuna, con un senso
di solido appagamento, a rinverdire una stagione di creatività che in realtà non
si è mai interrotta sin dagli anni Settanta, pur vivendo talvolta nei decenni successivi
percorsi sotterranei. Le lunghe cavalcate flautistiche di It Will Be Heaven In 2011, il soffio di velluto del clarinetto
nell'intensa Hugs, i tappeti creati dall'archetto e dal pizzicato del contrabbasso,
tutto contribuisce a fare di questo cd un'esperienza d'ascolto preziosa e raccomandabile
a chiunque abbia il desiderio di confrontarsi con la creatività.
Vincenzo Fugaldi per Jazzitalia
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Data pubblicazione: 06/11/2011
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