Questo libro è una introduzione, di stampo prettamente tecnico, sui fondamenti
dell'armonia tonale. Il testo si suddivide in due parti principali: la prima è teorica
ed analizza il materiale armonico musicale, ovvero le note, le scale e gli accordi;
nella seconda parte la teoria viene applicata sulla chitarra con studi e diteggiature.
Troppo spesso i metodi musicali sono carenti, imprecisi, ingiustificatamente
complessi, talvolta addirittura inesatti nello spiegare i perché e le ragioni che
stanno alla base dell'evoluzione musicale. Da qui è nata l'idea di scrivere questo
libro, un desiderio di riordinare tutta una serie di appunti presi nel corso della
mia esperienza, principalmente autodidatta, di musicista ed insegnante.
Nel caso della musica l'evoluzione è legata principalmente all'uomo ed
alla sua cultura, ma è altrettanto vero che molte regole sono di fatto legate ad
alcune caratteristiche fisiche del suono. In certi casi perciò le risposte chiare
si trovano più nei libri di fisica più che in quelli di armonia. La mia opinione
è che una corretta conoscenza dei fondamenti della tonalità sia utilissima per capire
il senso ed il perché delle cose. Ad esempio quando si impara la scala maggiore
è naturale chiedersi il perché di quelle note, che senso hanno. Oppure in base a
quale criterio gli intervalli vengono chiamati consonanti o dissonanti. Oppure ancora
perché gli accordi si costruiscono per intervalli di terza. E via si seguito. Questi
sono solo alcuni degli interrogativi che non possono trovare risposta semplicemente
nel fatto che "ad orecchio suonano bene". Occorre considerare che la maggior parte
delle innovazioni musicali all'inizio "suonano male" alla maggior parte delle persone.
In questo manuale le metodologie e le regole vengono spiegate e giustificate, in
alcuni casi ricorrendo anche alla natura fisica del suono. Molte di queste spiegazioni
sono riportate nella sezione 3.4: "I fondamenti dell'armonia tonale".
Una importante caratteristica del libro riguarda gli esempi musicali su
pentagramma. Nella maggior parte dei casi questi esempi sono accompagnati da una
tabella o figura che ne analizza il contenuto. Questo da un lato rende il teso alla
portata di tutti, dall'altro viene privilegiata una rappresentazione grafica del
materiale musicale. Spesso infatti una rappresentazione grafica può esprimere i
concetti in modo più efficace rispetto ad una rappresentazione su pentagramma, la
quale non restituisce una informazione quantitativa precisa. È bene infatti considerare
la notazione musicale per quello che è, ovvero una convenzione per scrivere e leggere
la musica basata sulla scala di Do maggiore. Inoltre su uno strumento schematizzabile
come la chitarra ritengo che questo sia l'approccio più indicato.
Altro punto importante a cui mi sono attenuto il più possibile è l'organizzazione
e la semplificazione degli argomenti. Per quanto riguarda le scale ad esempio, l'argomento
viene spesso trattato in modo confuso o ridondante. Mi riferisco alla moltitudine
di scale che vengono elencate nei metodi musicali senza raggruppare quelle che hanno
la medesima radice. Questo concetto è basilare se si pensa che le scale appartenenti
allo stesso gruppo hanno sulla chitarra la stessa diteggiatura.
Per quanto riguarda gli accordi il discorso è molto simile. Ho riportato
innanzi tutto il metodo con cui essi vengono costruiti e denominati. Per quanto
riguarda le diteggiature ho suddiviso quelle trasportabili da quelle non trasportabili.
Quelle trasportabili, anche se possono essere utilizzate con qualsiasi fondamentale,
è sufficiente riportarle una sola volta. Questo per evitare la ridondanza delle
informazioni e la possibile confusione.
Il testo non va letto necessariamente nello stesso ordine della trattazione.
In caso il lettore abbia già qualche rudimento sulla materia può passare a piacimento
da un capitolo all'altro seguendo i riferimenti riportati nel testo. Molti degli
argomenti trattati sono infatti approfonditi nella sezione relativa ai fondamenti
dell'armonia tonale e viceversa.
In definitiva il libro non è un vero e proprio trattato di armonia, anche
se di essa contiene molti elementi. È piuttosto un manuale, ricco di preziose tabelle
e schemi, con lo scopo di dare una conoscenza di base ed un punto di riferimento
su cui muoversi con autonomia. Il manuale che avrei voluto io ma che ho dovuto scrivere
da solo.
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Data ultima modifica: 03/01/2009
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