Jazzitalia: la musica jazz a portata di mouse...
versione italiana english version
 
NEWS
Bookmark and Share Jazzitalia Facebook Page Jazzitalia Twitter Page Feed RSS by Jazzitalia - Comunicati Feed RSS by Jazzitalia - Agenda delle novit�

Brad Mehldau Trio
22 febbraio 2004 - MUSICA PER ROMA – Sala Santa Cecilia
di Dario Gentili
foto di Daniele Molajoli

Brad Mehldau – piano
Larry Grenadier
– contrabbasso
Jorge Rossy
- batteria

In meno di un anno è la terza volta che si esibisce a Roma: ormai più puntuale e affidabile dell'avvicendarsi delle stagioni, Brad Mehldau con il suo fedele trio questa sera è di scena all'Auditorium. A giudicare dalla grande affluenza di pubblico, non si è trattato affatto di un azzardo aver scelto la sala più capiente del complesso di Renzo Piano, la Santa Cecilia da 2800 posti, per ospitare questo concerto; al giorno d'oggi, nel mondo del jazz, forse soltanto il trio di Jarrett è in grado di garantire un'affluenza così numerosa. La fama di Mehldau, inoltre, è in piena ascesa e la frenesia della sua attività live certo non ha annoiato il pubblico, anzi, contribuisce in modo determinante a costruire il "personaggio" Mehldau: "mi basta anche solo vederlo", mi ha detto un'amica, che non pensavo di poter incontrare a un concerto del genere, prima dell'inizio. In effetti, la postura rannicchiata sul pianoforte, la ritrosia, l'aspetto demodé e l'aria romantica da angelo decaduto, queste e altre caratteristiche da anti-personaggio hanno determinato il paradosso per cui un concerto di Mehldau è da "vedere". Prima che anch'io me ne dimentichi, meglio passare subito a scrivere di musica.

Innanzitutto, e ciò va a merito di Mehldau, il trio stasera ha presentato una scaletta completamente diversa da quella ascoltata questa estate a La Palma. E ciò nonostante che all'Auditorium il pianista della Florida presenti dal vivo il cd appena uscito Anything goes, composto esclusivamente di cover, ma in realtà può attingere anche da un ulteriore lavoro, registrato insieme a quello, che contiene invece solo brani originali. Comunque, l'impressione di questa estate, che dopo l'esperimento di Largo, Mehldau avesse deciso di tornare alle sonorità del trio che il pubblico continua ancora ad associare al suo nome è stata confermata dal concerto di stasera.

Concerto che, purtroppo, è cominciato nel peggiore dei modi: appena un attimo prima che Mehldau suonasse la prima nota, uno spettatore intemperante (è un eufemismo!) ha urlato, distraendo chiaramente i musicisti. Ne è seguito un breve conciliabolo tra i tre concluso dalle note del celeberrimo tema monkiano di
Four in one. Resta il dubbio che lo spiacevole imprevisto abbia determinato un rapido cambio di programma. Chissà. Comunque, l'episodio deve aver infastidito Mehldau (anche perché si è ripetuto ancora una volta), tanto che per almeno tre brani il pianista è sembrato piuttosto tirato, le note suonate erano ridotte all'essenziale, ma non nel senso tipico della sua musica attenta all'espressività di ogni singola nota, bensì nel senso che il contributo di improvvisazione live era ridotto al minimo. Fortunatamente già con la vena malinconica di Everything in its a right place degli amati Radiohead, contenuta in Anything goes, le note hanno cominciato finalmente a scorrere fluide sui tasti del pianoforte e il pubblico entusiasticamente l'ha percepito. Da allora in poi, Mehldau spesso e volentieri si è avventurato ispirato in lunghi assoli solitari, veri e propri brani nel brano per quanto ne stravolgono il ritmo e il tono, che hanno restituito al concerto quella impronta live che sola può renderlo unico.

Che il concerto si sia sviluppato in crescendo lo testimoniano i due straordinari bis, tratti dal repertorio dei passati lavori di Mehldau. Il primo bis è stato lo standard
It's alright with me, con il noto tema eseguito alternando decise variazioni di ritmo; quasi ipnotico il secondo bis, Exit music dei soliti Radiohead, un pezzo che sembra sia stato composto dallo stesso Mehldau per esprimere in modo esemplare la propria tonalità espressiva e musicale: l'inquietudine del brano è resa addirittura straniante da Mehldau che suona il tema con molte note dissonanti per infittirlo e nasconderlo, fino al momento in cui emerge nitido e limpido nella sua semplice essenzialità (nel senso buono), a segnare una versione memorabile e la fine del concerto.
 


 

photo by Daniele Molajoli









Articoli correlati:
30/10/2021

: "Quattro concerti di altissimo valore per il festival vicentino diretto da Riccardo Brazzale" (Vincenzo Fugaldi)

19/12/2019

Bergamo Jazz: Maria Pia De Vito firma l'edizione del 2020 con un cartellone che rende la manifestazione tra le migliori per respiro e profondità a livello europeo

23/11/2019

Brad Mehldau: Atteso concerto del pianista americano, candidato ai Grammy Awards per l'album "Finding Gabriel", per la rassegna Giordano in Jazz Autunno/Inverno 2019 a Foggia

12/10/2019

Giordano in Jazz Autunno/Inverno 2019: Giordano in Jazz Autunno/Inverno 2019, edizione del segno delle donne e del piano solo internazionale. Apertura affidata a Linda May Han Oh e poi si continua con Rickie Lee Jones e Brad Mehldau.

13/09/2019

Where The River Goes (Wolfgang Muthspiel)- Alceste Ayroldi

26/11/2017

EFG London Jazz Festival: "Grandi atmosfere per i venticinque anni del prestigioso festival britannico, con ben 350 eventi sviluppati su oltre 60 location..."(Vittorio Pio)

27/08/2017

Rising Grace (Wolfgang Muthspiel)- Alceste Ayroldi

26/11/2016

Brad Mehldau & Joshua Redman: "Apertura di grande richiamo per il Roma Jazz Festival, arrivato al record della quarantesima edizione con i due protagnisti che hanno offerto creatività allo stato puro..." (Roberto Biasco)

24/05/2015

Joshua Redman Trio: "Magnifico concerto con l'impressione che il 'giovane di talento' sia definitivamente trasformato in un artista maturo ed in costante evoluzione..." (Roberto Biasco)

10/05/2015

Brad Mehldau Trio: "...inaspettata economia di mezzi espressivi da parte del pianista, che, a dispetto di capacità tecniche superlative, non va mai oltre i limiti, preferendo toni smorzati ed atmosfere allusive." (Roberto Biasco)

08/11/2014

Intervista con Elisabetta Serio: "Devo esprimermi in un modo che arrivi al pubblico in una maniera diversa di come farebbero tanti..." (Laura Scoteroni)

05/10/2014

Il giro d'Italia a bordo di un disco. Gabriele Rampino, Dodicilune: "La vera difficoltà è la bastardizzazione del senso del jazz, sia nella sua deriva verso la mediocrità, sia nella creazione di cartelloni di festival e rassegne, sempre meno progettuali e troppo ruffiani, con troppi nomi che nulla c'entrano col jazz..." (Alceste Ayroldi)

31/08/2014

Stefano Bollani e Hamilton De Holanda: "Due grandi talenti quindi per un concerto che ha immerso il pubblico in un mondo di leggerezza, di romanticismo e di espressività pervaso comunque dal grande virtuosismo dei due artisti." (Nina Molica Franco)

17/08/2014

Herbie Hancock e Wayne Shorter: "Un concerto costruito su un doppio binario in cui Hancock è riuscito a fare qualcosa di interessante grazie alla sua immensa tecnica, mentre Shorter dal canto suo è apparso non particolarmente in forma." (Nina Molica Franco)

09/08/2014

Keith Jarrett: "...una coltre melodica e armonica che ha avvolto il pubblico che senza alcuna resistenza si è lasciato trasportare in quel mondo di luci e ombre." (NIna Molica Franco)

06/07/2014

Walter Beltrami Kernel Panic: "...un concerto energico e travolgente. Un quintetto di forte personalità individuali e con un collettivo animo rock, sperimentale e audace." (Valeria Loprieno)

22/06/2014

Pat Metheny Unity Group: "...un modo nuovo per Pat Metheny di forzare qualunque confine esistente nell'universo musicale e creare, insieme allo Unity Group, qualcosa di inedito e che toglie il fiato e obbliga i sensi ad abbandonarsi al piacere." (Nina Molica Franco)

16/06/2014

Doctor 3 proudly presents "Doctor 3": "...di come i padri abbracciarono i figlioli prodig(h)i. La formula è quella solita: classici del rock/pop rivisitati in chiave jazz, più qualche standard." (Monica Mazzitelli)

08/06/2014

Ambrose Akinmusire Quintet: "Una voce al servizio della musica, una tecnica al servizio dei sentimenti e delle sensazioni, un talento che si sta conquistando un posto d'onore nel jazz mondiale." (Valeria Loprieno)

08/06/2014

Steinar Raknes: "...proprio quando le voci si uniscono che il musicista e il suo contrabbasso diventano un'unica entità." (Nina Molica Franco)

25/05/2014

Uri Caine e Dave Douglas: "Un vero dialogo a tratti delicato, a tratti tumultuoso, ma anche sprezzante e poetico. Un concerto retto sulle contraddizioni nonchè sulla bravura dei musicisti." (Valeria Loprieno)

25/05/2014

Bobo Stenson Trio: "...come tre pittori, dipingono un quadro musicale coinvolgente e denso grazie alle intense pennellate di suono che, anche quando sembrano in contrasto tra di loro, appaiono magicamente armoniche e melodiche." (Nina Molica Franco)

06/04/2014

Intervista a Matteo Sabattini: "...bolognese, sassofonista, ci racconta la sua permanenza decennale negli States, il suo non facile rapporto con l'Italia, l'incisione dei suoi lavori discografici. Con tanta umiltà, rispetto per il jazz e immensa energia ancora da spendere. Ancora da ascoltare... " (Gianmichele Taormina)

01/12/2013

Intervista con Peter Bernstein: "...se sei con le persone giuste, non m'importa se si sta suonando un blues, è importante solo che stai suonando, sei dentro la musica che si sta costruendo: è così che avverto che mi sto evolvendo." (Marco Losavio)

11/11/2012

Gezmataz Festival 2012: L'alto tasso elettrico degli Interstatic e dei Planet Microjam contrapposto alla sublime dinamica del Brad Mehldau trio e allo spettacolo musicale di John Scofield con la sua Hollowbody Band. (G. Montano, A. Gaggero)

16/09/2012

Brad Mehldau Trio: "...un concerto jazz tra i più interessanti dell'estate italiana." (Giovanni Greto)

08/01/2012

Al Bologna Jazz Festival, la ritmica del Pat Metheny Trio si racconta. Bill Stewart: una persona istintiva, sempre alla ricerca di cose nuove. Larry Grenadier: come apprezzare la vita e farsi apprezzare dal pubblico. (Eugenio Sibona)

18/12/2011

Colin Vallon Trio all'Auditorium per il Roma Jazz Festival: "...un mix originale e sorprendentemente coerente di musica colta, jazz nordico e gusto melodico balcanico." (Dario Gentili)

26/06/2011

Live At Birdland (Konitz, Mehldau, Haden, Motian)- Giammichele Taormina

07/01/2011

Esperanza Spalding al 34° Roma Jazz Festival, Gezz - Generazione Jazz: "Grande attesa e Sala Petrassi gremita per il ritorno a Roma, a circa un anno di distanza dall'ultima esibizione, della giovane e talentuosa Esperanza Spalding, attesa ad una conferma dal vivo dopo l'uscita del recente ed ambizioso album "Chamber Music Society"...Affiora la sensazione che la Spalding, pur dotatissima, voglia dire "troppo" e tutto insieme: canta, suona, improvvisa, compone i brani e li arrangia, disperdendo energie in troppi rivoli. La musica è veicolo di emozioni, ma in questo modo la tecnica, seppur eccellente, rischia di prendere il sopravvento sui sentimenti." (Roberto Biasco)

26/09/2010

The Bright Mississipi (Allen Toussaint)- Roberto Biasco

07/08/2010

Brad Mehldau, Bill Frisell, Joe Henry in Song Conversation: Festival Schlossfestspiele di Ludwigsburger: "Giusto con qualche indicazione di massima, data la coscienza della straordinaria duttilità dei primattori che si erano già sfiorati vicendevolmente in carriera, il magnifico triumvirato si è trovato appena il giorno prima per riordinare le idee in un soundcheck lungo e appassionante. Sebbene le aspettative createsi fossero ben alte, il risultato finale è stato assolutamente clamoroso lungo la triplice serie di duetti che ne ha animato la serie." (Vittorio Pio)

01/08/2010

Brad Mehldau e Joshua Redman all'Auditorium di Roma: "Ci sono concerti che, pur avendo per protagonisti professionisti affermati e rodati, fanno storia a sè: è il caso del concerto di Brad Mehldau e Joshua Redman che all'Auditorium di Roma hanno dato vita a una performance eccezionale e unica..." (Dario Gentili)

16/05/2010

Angelique Kidjo all'Auditorium Parco della Musica: "Ciò che canta è solare fusione fra la cultura del Benin, suo paese d'origine, ed il blues, il jazz, il funk e, soprattutto, la Makossa: un'ibridazione certo non nuova ma innovativa per temi e poetica, un mondo di suoni ed immagini dai contorni onirici, dalle evoluzioni potenti d'una voce ben definita e dinamica, di ampia estensione, ricca di coloriture flessibili nella varietas delle esecuzioni..." (Fabrizio Ciccarelli)

31/12/2009

Diana Krall al Roma Jazz festival: "Diana Krall ha dato prova - se ce ne fosse stato bisogno - di essere una cantante e una pianista che può svariare tra generi e stili diversi, imprimendo loro la sua personalità - non soltanto musicale, stando al carisma dimostrato sul palco - e la sua voce inconfondibile, calda e sporca al punto giusto." (Dario Gentili)

27/12/2009

Jack DeJohnette & The Ripple Effect all'Auditorium di Roma: "Di una cosa si può esser certi: è praticamente impossibile assistere per due volte allo stesso concerto se questo ha per protagonista Jack DeJohnette, tale è la varietà e la diversità di progetti musicali di cui è l'ispiratore e il leader." (Dario Gentili)

13/12/2009

Il 14 novembre 2009 Brad Mehldau regala col suo trio - Larry Grenadier al contrabbasso e Jeff Ballard alla batteria - un concerto unico al numeroso pubblico romano dell'Auditorium Parco della Musica. (Laura Mancini)

14/11/2009

Sonny Rollins all'Auditorium di Roma: "...annuncia i propri ingressi con un senso della struttura formalmente perfetto, vigoroso, smarrito nel calore e nell'immediatezza dell'istante, in un pathos che non conosce né fraseggi declamatori né saccenti passi virtuosistici, ma solo passione e senso del divertissement." (Fabrizio Ciccarelli)

26/07/2009

Jazz di tutte le misure, dal trio di Mehldau alla Brussels Jazz Orchestra, dagli storici Randy Weston e McCoy Tyner ai giovani Aka Moon, Yaron Herman e Christian Scott, dal tributo a Nina Simone fino alla miscela jazz-classica di Nathalie Loriers con la tromba di Bert Joris e gli archi dello String Quartet, e ancora George Benson e Richard Galliano: il belga Gent Jazz Festival convince dalla prima all'ultima nota, confermandosi una realt� attenta alla musica jazz propriamente intesa. (Antonio Terzo)

04/07/2009

Yaron Herman in piano solo all'Auditorium di Roma: ""Il concerto in piano solo all'Auditorium di Roma è stato un'occasione non soltanto per ascoltarlo nella sua prima esibizione romana, ma anche per capire in cosa si distingue la "composizione in tempo reale" dalla tipica improvvisazione jazz. Herman, infatti, nonostante dimostri di essere a suo agio all'interno della tradizione del pianismo jazz, è un artista che non si può ridurre esclusivamente al jazz..." (Dario Gentili)

26/05/2009

Abdullah Ibrahim in piano solo all'Auditorium di Roma: "...poggia le mani sulla tastiera e la magia inizia. Poche note, essenziali, nulla, assolutamente nulla che possa apparire minimamente superfluo o ridondante, una musica che pretende dagli ascoltatori una attenzione, una concentrazione, una devozione assoluta, una ricerca continua di quelle "note non suonate" - ma certamente "udite" se non dalle orecchie, dalla mente - che diventano parte essenziale del concerto." (Roberto Biasco)

14/10/2007

Pescara Jazz 2007: "Giunto alla 35^ edizione, e in ottima salute, il Festival pescarese ha proposto cinque eccellenti formazioni, con i loro accattivanti progetti, e due gustosi fuori programma: il concerto della splendida Nathalie Cole (quasi un antipasto al luculliano pranzo che Pescara Jazz ha offerto al suo pubblico), e la bella iniziativa del Jazz in Città (una passerella dei migliori gruppi dell'area metropolitana pescarese)." (Dino Plasmati)

26/08/2007

Multiculturita Summer Jazz 2007, i concerti di Balducci Ensamble, Funk Off, Rava Quintet, Gino Paoli e il quartetto di Pat Metheny e Brad Mehldau, l'intervista a Pat Metheny: "Capurso capitale pugliese del jazz nell'estate 2007. Non si tratta di un messaggio promozionale volto a promuovere un evento, ma un giusto riconoscimento per chi ha consentito a questo paese, sito nell'hinterland barese, di divenire in così pochi anni uno dei punti di riferimento regionali dal punto di vista musicale..." (Alberto Francavilla - Marco Losavio)

23/06/2007

Anthony Braxton, William Parker e Milford Graves all'Auditorium di Roma: "Che la ricerca dell'interplay venga sacrificata per lasciar libera espressione alla singola personalità dei musicisti è il rischio e il fascino di un concerto estemporaneo e di un'improvvisazione senza compromessi." (Dario Gentili)

14/05/2007

Enrico Rava Quintet all'Auditorium di Roma: "La musica che oggi il trombettista propone, lontana dai più banali stereotipi jazzistici, è frutto di un lungo percorso che dall'inizio degli anni settanta si è spinto fino ad oggi sviluppando - secondo una propria coerenza - un linguaggio personale ed indipendente, una visione della musica fortemente caratterizzata." (Marco De Masi)

12/04/2007

"Corpi Liberi in Concerto, teatro e danza su ritmi jazz". In un'anteprima tenutasi per la stampa, un progetto in cui la musica di Bollani, Jarrett, Marcotulli, Mehldau e Petrucciani anima una "inusuale piece di teatro e danza". (Alceste Ayroldi)

18/09/2006

Brad Mehldau, Wayne Shorter, Chick Corea, Ron Carter: ad Umbria Jazz 2006 quattro concerti dove il jazz si è espresso ad altissimi livelli...(Alberto Francavilla)

25/05/2006

Django Bates in "Autumn Fires & Green Shoots" all'Auditorium di Roma: "Le mani sono padrone assolute della tastiera, coprono ottave molto distanti, a volte si incrociano e la musica procede secondo una logica non-lineare..." (Daniele Mastrangelo)

06/04/2006

Lee Konitz in solo all'Auditorium di Roma: "...La sua improvvisazione non è mai una punteggiatura della progressione armonica di una composizione, mai un riflesso dei colori degli accordi ma procede con una coerenza tale che ciascuna melodia potrebbe esser presa come un tema di una nuova composizione..." (Daniele Mastrangelo)

10/12/2005

John Zorn in 'Acoustic Masada' all'Auditorium di Roma: "...Sicuramente questo concerto è stato una delle più interessanti proposte musicali di jazz delle tante, forse troppe, che hanno riempito i cartelloni dell'estate a Roma..." (Daniele Mastrangelo)

22/07/2005

Abdullah Ibrahim all'Auditorium di Roma: "...Una celebrazione della sua lunga carriera è stato anche il concerto di solo piano di stasera: un percorso nella propria memoria musicale, assolutamente improvvisato, svincolato da ogni scaletta programmatica..." (Dario Gentili)

20/07/2005

Brad Mehldau a Umbria Jazz 2005: "Ormai non nuovo alle soirées perugine, Brad Mehldau riesce comunque ad incantare il pubblico dell'Umbria Jazz, in qualunque combinazione si presenti, in gruppo o da solo..." (Antonio Terzo)

18/07/2005

Ornette Coleman a Roma e Napoli: "Un po' come nella sua musica, Ornette, sembra voler fare a meno del superfluo, di quella patina inconsistente di formalità...Sembra quasi che con il passare degli anni la musica di Ornette sia diventata meno complessa e più 'democraticamente' fruibile." (M. De Masi, F. Ughi)

02/07/2005

Charlap, D'Andrea, Mehldau, Rea, Corea...Il piano jazz in un nuovo spazio di fotografia a cura di Giorgio Alto

26/05/2005

Charles Lloyd, Zarik Hussain ed Eric Harland in un omaggio a Billy Higgins: "...per intensità musicale ed emotiva, si è trattato di un concerto straordinario..." (Dario Gentili)

23/05/2005

Stefano Di Battista Quartet all'Auditorium di Roma: "...Il leader non ha sicuramente mostrato una forma eccellente anche se la sua qualità gli permette, anche quando non è in giornata, di mantenere standard molto alti..." (Marco De Masi)

15/04/2005

Umbria Jazz Winter: "...è il pianoforte a dominare la manifestazione, come può testimoniare anche l'evento jazzistico più significativo del Festival: i Duets di solo piano del 2 gennaio al teatro Mancinelli, con protagonisti Brad Mehldau e Danilo Rea prima e Martial Solal e Stefano Bollani poi..." (Dario Gentili)

03/10/2004

Anouar Brahem presenta a Roma il suo ultimo album: "È una musica delicatamente provocatoria, sospesa, dolcissima e malinconica come il ricordo di un'epoca irrimediabilmente perduta, lontana dai ritmi frenetici e dissonanti della contemporaneità..." (Dario Gentili)

02/10/2004

Dee Dee Bridgewater, propone il suo progetto Latin Landscapes anche all'Auditorium di Roma. (Cristina Spano)

30/07/2004

The Art of trio Vol. 3 (Songs) (Brad Mehldau)

03/07/2004

New York Is Now! a Roma, diciotto musicisti, nove formazioni, tre diversi concerti a serata, un totale di nove ore di musica: "...il free è sì rottura e avanguardia, ma anche ritorno alla radice stessa della musica afroamericana, il ritmo. Il jazz è soprattutto ritmo, è la musica in cui trova espressione, senza discriminazione alcuna, tutto ciò che "batte"..." (Dario Gentili)

16/04/2004

Michael Brecker Quartet all'Auditorium: "La dimensione solistica di tutti i musicisti diviene una strada per afferrare nella concentrazione del rapporto musicista-strumento-pubblico la sfera più misteriosa e di difficile accesso del fare musica..." (Francesco Lombardo)

24/01/2004

A night with Via Veneto Jazz, il decimo anniversario dell'etichetta romana festeggiato all'Auditorium di Roma con la partecipazione di molti musicisti di rilievo. (Francesco Lombardo)

11/01/2004

Javier Girotto all'Auditorium di Roma: "Pubblico dell'auditorium romano incantato dal musicista argentino, che si è esibito con Daniele Di Bonaventura, Aires Tango e l'orchestra Roma Sinfonietta." (Olga Chieffi)

07/12/2003

Anthony Braxton e Sam Rivers per il Roma Jazz Festival: "Il pubblico romano ha tributato una calorosa accoglienza a un concerto che si può definire tranquillamente un evento e certo un'occasione da non perdere..." (Dario Gentili)

30/11/2003

Danilo Perez Trio per il Roma Jazz Festival: "...un concerto dove Perez ha comunicato, oltre al suo grande talento, anche l'entusiasmo e la sincera gioia di suonare, senza risparmio alcuno, per puro piacere." (Dario Gentili)

27/11/2003

Bojan Z. Trio: "...poco dopo le nove, entrano in scena i tre musicisti ed è subito grande musica. Bojan Z. presenta il suo ultimo album dal titolo 'Transpacifik'...". (Alessandro Marongiu)

09/11/2003

Carla Bley: "Un concerto di gran classe, insomma, che ci ha presentato un'artista che, nonostante una carriera sempre inquieta, dimostra di non conoscere crisi d'ispirazione." (Dario Gentili)

31/10/2003

Egberto Gismonti: "Il suo modo di suonare è lussureggiante, le citazioni e le variazioni di ritmo si susseguono senza soluzione di continuità, spesso le due mani suonano ritmiche diverse sulla tastiera e sulle corde...". (Dario Gentili)

23/07/2003

Brad Mehldau Trio al Dolce Vita Jazz festival: "... i suoi pezzi rompono lo schema classico del jazz tema-assoli-tema, sono fluidi e armonicamente organici, senza decise variazioni di ritmo, e le frequenti concessioni che fa al blues, in particolare nel finale dei pezzi, scaturiscono da passaggi quasi impercettibili..." (Dario Gentili)

10/02/2003

Largo (Brad Mehldau)





Video:
Brad Mehldau Trio - No Moon
Jazz Festival Vitoria-Gasteiz 2006 Brad Mehldau - piano Larry Grenadier - bass Jeff Ballard - drums...
inserito il 10/07/2008  da dilberg1 - visualizzazioni: 3271
Barron/Mehldau - Billie's Bounce
Kenny Barron - left side Brad Mehldau - right side Piano Summit - Umbria 1999...
inserito il 27/06/2008  da dilberg1 - visualizzazioni: 5263
Brad Mehldau Trio - O Que Sera
Jazz Festival Vitoria-Gasteiz 2006 Brad Mehldau - piano Larry Grenadier - bass Jeff Ballard - drums...
inserito il 13/05/2008  da dilberg1 - visualizzazioni: 3347
Brad Mehldau Trio - "All The Things You Are" part 1
Jazz Festival Vitoria-Gasteiz 2006 Brad Mehldau - piano Larry Grenadier - bass Jeff Ballard - drums...
inserito il 08/05/2008  da dilberg1 - visualizzazioni: 3000
Brad Mehldau Trio - "All The Things You Are" part 2
Jazz Festival Vitoria-Gasteiz 2006 Brad Mehldau - piano Larry Grenadier - bass Jeff Ballard - drums...
inserito il 08/05/2008  da dilberg1 - visualizzazioni: 3238
Pat Metheny and Brad Mehldau Duo - All The Things You Are
San Sebastian Jazz Festival (Jazzaldia) 2007 Pat Metheny: Guitar Brad Mehldau: Piano...
inserito il 22/12/2007  da Lassesteff - visualizzazioni: 2993
Exit Music (for a film) - Radiohead cover
I hope Brad Mehldau doesn't mind, but I found this on his site and thought it was BRILLIANT, , http://www.bradmehldau.com/...
inserito il 11/05/2006  da truthgone - visualizzazioni: 3489


Invia un commento


© 2000 - 2024 Tutto il materiale pubblicato su Jazzitalia è di esclusiva proprietà dell'autore ed è coperto da Copyright internazionale, pertanto non è consentito alcun utilizzo che non sia preventivamente concordato con chi ne detiene i diritti.

Questa pagina è stata visitata 11.116 volte
Data pubblicazione: 11/04/2004

Bookmark and Share



Home |  Articoli |  Comunicati |  Io C'ero |  Recensioni |  Eventi |  Lezioni |  Gallery |  Annunci
Artisti |  Saranno Famosi |  Newsletter |  Forum |  Cerca |  Links | Sondaggio |  Cont@tti