", prodotti dalla Warner in cui il suo
Jazz, geniale, mai esagerato nei contenuti, impone un ascolto che dura nel
tempo.
Brad Mehldau è particolarmente vicino al nostro paese, in particolare Perugia, la culla della sua musica che lo ha apprezzato sin dai tempi quando in una sala di cento posti suonò nel quartetto di
Joshua Redman e poi nel 1998 nella galleria Nazionale dell'Umbria. Oggi ospite importante all'interno della manifestazione "Umbria Jazz".
Per poter apprezzare il contenuto, questo album deve essere ascoltato diverse volte, con pazienza e attenzione cercando di percepire i dettagli di ogni singolo strumento.
Brad alterna esecuzioni più aggressive tipiche del fusion a momenti più vicini al Jazz classico, con grande stile e sorprendente maturità artistica.
Il piano dolce e a volte aggressivo evidenzia una grande sensibilità, un tocco leggero e misurato si fonde con le ritmiche jazz in una armonia gradevole, mai fredda e di sola tecnica.
Senza nulla togliere a gli altri brani, segnalo il n.4
, romantico e denso di
passione, a mio parere il momento più importante.
Decisamente un Album da non perdere, che ascolterete sempre per poi percepire ogni volta una diversa sfumatura, emozioni sempre nuove frutto di una musica eseguita con grande sentimento.
Sicuramente Brad Mehldau saprà regalarci ancora magnifici momenti Jazz e continuerà a sorprenderci con tutta la sua bravura fatta di semplicità e gusto, un autore da
continuare a seguire nella sua evoluzione con grande attenzione.
Giorgio Marzo