Joe Lovano - saxes
James Weidman - piano
Esperanza Spalding - contrabbasso
Otis Brown III - batteria
Matt Wilson - batteria
Lo stage del
Village Vanguard,
pregno di storia come nessuno, ospita questa sera il nuovo progetto di Joe Lovano
e del suo "US Five": Bird Songs (Blue Note). Interamente dedicato
alla musica del grande Parker potrebbe presentare rischi di deja vu molto
alti, ma la sapienza del "saggio" Joe ha spiazzato tutti i presenti. A cominciare
dalla formazione che prevede due batterie – in bella evidenza - nella frontline,
al fianco del leader. Puntualissimo, in una New York già ricoperta di neve, ha inizio
quindi il secondo set di questo tourbillon di musica, note, ritmi. "Passport"
è il biglietto da visita durante il quale si percepisce come i due batteristi,
Otis Brown III e Matt Wilson, gestiranno il rischio di sovrapposizione.
Fulminei cambi di tempo, up time, straight-ahead o con savor latin, e relativo cambio
di batteria. Al contrabbasso, Esperanza Spalding, oggi in veste di sidewoman,
silenziosa in un angolo, molto concentrata, al totale servizio della musica del
leader, presenta un poderoso walking risultando precisa, fluida, morbida, sinuosa,
semplicemente formidabile, un consistente sostegno per la band.
Su "Dewey Square", un colorito ritmo di samba
consente di far emergere i soli di batteria in cui affiorano le differenze stilistiche:
Wilson ricerca la combinazione motoria che consente il miglior mantenimento dei
suoni nell'aria, mentre Brown III muscolarmente cerca la figurazione secca, fugace,
con raffiche che tagliano le pause dei fraseggi. Nonostante il ritmo sostenuto,
magia dell'incastro, i due batteristi aumentano, diminuiscono, spezzano, portando
il solo a dinamiche alte per sfociare infine nella ripresa in cui Lovano,
da vero leone della scena, sovrasta il drumming, praticamente all'unisono, conducendo
con maestosità un gran solo. L'accompagnamento di Wilson è straordinario e la Spalding
si muove lungo l'intera tastiera del contrabbasso con leggiadria mostrando gusto
e limpidezza nelle note.
Per fornire un po' di tempo al pubblico, decisamente sotto choc dopo questo inizio
folgorante, la band passa alla ballad più struggente di marca Bird: "Laura"
su cui Wilson stende un velo ritmico con le spazzole mentre Brown III evidenzia
accenti con piatti e tom attraverso l'uso dei mallet.
"Birdyard", arraggianta in modo singolare con cambi di tempo continui
e armonie interrotte e poi riprese velocemente, mostra come si possa dedicare una
musica basata su principi decisamente moderni ad un grande del passato al quale
è così difficile rifarsi a meno di non ricadere nella copia carbone.
Si torna al bebop sfrenato con "Cool Blues" sul quale Lovano utilizza
il suo sax alto straight che "inacidisce" il suono fornendogli un graffio
nasale. Le batterie seguono lo schema sin qui adottato passandosi il testimone.
Molto coinvolgente questo scambio che risulta evidente nei suoni e nello stile:
senza grandi cambiamenti ritmici si avverte comunque un cambio di colore del brano
che si propaga anche sulla reazione del solista. Wilson e Brown III spesso si uniscono
raddoppiando e così poi ai four finali in una saga del bebop più spietato: botta
e risposta, accelerazioni, artimie, imprevedibilità. Come scrivere qualcos'altro
sul bebop considerato dai più "muffa" o con un sentito trito e ritrito.
La chiusura è nel suadente "Barbados" in cui assistiamo al solo di
Esperanza Spalding: una pulsione magnifica che si rappresenta visivamente nelle
movenze del corpo. Al termine, una vera e propria ovazione e bisogna dire che la
giovane ventisettenne di Portland, in un ruolo gregario, ha saputo incidere in modo
netto sul risultato mostrando un contrabbassismo pregevole.
In tutto questo, il piano di Weidman è emerso nei soli anche se a volte
è risultato un po' sovrastato nei volumi; ma, seppur seduto in seconda fila, durante
i brani ha saputo comunque far sentire il suo apporto poggiando accordi, contrappuntando,
"spaccando" il ritmo già di per se' complesso e marcato per la presenza dei due
drummer.
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Data pubblicazione: 13/02/2011
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