|
Ferdinando Faraò & Artchipel Orchestra
To Lindsay: omaggio a Lindsay Cooper
Alessio Brocca edizioni musicali (2017)
1. Half The Sky
2. England Descending
3. Anno Mirabilis
4. As She Breathes
5. Black Gold
6. To Lindsay
7. Half The Sky
Marco Fior, Marco Mariani, Gianni Sansone - tromba Alberto Bolettieri, Andrea Baronchelli - trombone Rudi Manzoli - sax soprano Alex Sabina - sax contralto Germano Zenga - sax tenore Massimo Falascone - sax baritono Alberto Zappalà - clarinetto Carlo Nicita - flauto Eloisa Manera - violino Stefano Montaldo - viola Beppe Barbera - pianoforte Massimo Giuntoli - tastiere Mariangela Tandoi - fisarmonica Giampiero Spina - chitarra elettrica Gianluca Alberti - basso elettrico Chris Cutler - batteria Lorenzo Gasperoni - percussioni Naima Faraò, Serena Ferrara, Giusy Lupis, Arianna Masini - voce Ferdinando Faraò - direzione e arrangiamenti
Prima di entrare nel merito, ci sono dei fatti evidenti da sottolineare.
In primo luogo, che l'Artchipel Orchestra, creazione di
Ferdinando Faraò,
è la realtà italiana più creativa e più entusiasmante da un po' di anni a questa
parte. In seconda battuta, le istituzioni governative italiane dovrebbero prestare
attenzione e mostrare rispetto verso tali fenomeni e garantire loro la possibilità
di essere ospitati in più contesti, senza gravare troppo sulle spalle degli organizzatori
di eventi: i costi di ospitalità di un large ensemble rendono proibitiva la trasferta,
costringendo alcuni "illuminati" organizzatori a dovervi rinunciare. Ecco, questo
sarebbe un buon motivo per mettere mano al portafoglio FUS, dando gloria e lustro
a un prodotto tanto genuino, quanto geniale.
Mettiamo ora da parte gli stimoli politico-sociali per entrare nel merito di questa
nuova opera discografica di Faraò e sodali. E, a tal proposito, non si può tacere
la combinazione fisica degli strumenti di questo organico, che attraversa la storia
della musica e la fa a fette: violino, viola, fisarmonica, ottoni e fiati che s'apparentano
elegantemente con chitarra e basso elettrico, tastiere per forgiare delle sonorità
elettrizzanti. L'abbondante sacco da cui Ferdinando Faraò attinge è quello di Lindsay
Cooper, magica polistrumentista del gruppo avant-rock Henry Cow, prematuramente
scomparsa nel 2013. Il dies a quo da cui parte l'Artchipel Orchestra è Western
Culture, anno di grazia 1978, con il quale la band inglese concluse il suo glorioso
– seppur oscurato – esercizio in opposition. E si inizia proprio con "Half
The Sky", che ricorda a tutti quanto fossero sinuosamente contorte le idee musicali
della Cooper e che, nel magistrale arrangiamento di Faraò, aprono nuovo frontiere
sul concetto di orchestrazione: una struttura complessa, suite, con altalene di
movimenti ritmico-armonici che trovano nell'ospite d'onore Chris Cutler – componente
di Henry Cow – la primigenia esaltazione del rock progressive che si mescola al
jazz. "England Descending" rimarca il concetto, incastonata dalla narrativa
voce di Naima Faraò e dalla china free che vede i fiati a far da schermidori. Lindsay
Cooper, però, non è solo Henry Cow, perché a seguito dello scioglimento del gruppo
inglese, l'artista ha proseguito la sua carriera fino a quando una terribile malattia
non ha deciso la fine della sua vita terrena. Anche "Anno Mirabilis" trova
un nuovo contenitore negli arrangiamenti di Faraò, che ossequiano l'originale, non
dimenticando di avere a disposizione un'orchestra di musicisti di vaglia. E anche
delle voci luminose e organizzate a dovere che danno lustro ad "As She Breathes",
breve e intensa composizione eseguita a cappella. Dopo l'energica e policroma
"Black Gold" arriva lo chapeau personale di
Ferdinando Faraò
al genio di Lindsay Cooper, con una sua autografa composizione – "To Lindsay"
– che rispecchia il sentimento artistico della musicista di Hornsey, ma con la consueta
originalità del maestro concertatore milanese. L'attacco è del violino acuminato
di Eloisa Manera, che apre a un bandistico-sinfonico corale dell'Artchipel; un brano
articolato e complesso, ma gradevole in ogni sua sfaccettatura, anche nella sovrapposizione
trombone vs. trombone e nel coro in controtempo. Un remix di "Half The Sky"
di Bob Drake chiude un lavoro discografico maiuscolo.
Alceste Ayroldi per Jazzitalia
Inserisci un commento
Questa pagina è stata visitata 1.042 volte
Data pubblicazione: 01/11/2017
|
|