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Mell Morcone
Bossanuova
1. Bossanuova - 3:49
2. Distillato Blues - 5:15
3. Lapa - 5:52
4. Peperonata - 6:19
5. Rosa - 7:04
6. Maschere - 6:34
7. Cilindro - 6:49
8. Sorso - 3:26
9. La spiaggia.. e il magico cantore - 5:41
10. Danza lenta - 6:20
Tutte le composizioni sono di Mell Morcone
Carlo Nicita - flauto
Saverio Gilozzi - violoncello
Mell Morcone
- piano
Enrico Lombardi - basso elettrico
Riccardo Tosi - batteria
Antonio Squillante - percussioni 7
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E'un disco che si lascia ascoltare con molto
piacere quest'ultimo del pianista e compositore italiano. Il titolo rimanda al primo
dei 10 brani contenuti, una bossanova che ripropone il genere brasiliano di successo,
influenzato dal jazz. Azzeccata la scelta della formazione strumentale: flauto,
piano, basso elettrico, violoncello e batteria. L'inusuale accostamento di basso
elettrico e violoncello si rivela felice: il primo è attento alla scansione temporale,
mentre il secondo si insinua nei brani con melodici fraseggi con l'archetto. La
batteria è molto pulita, mai invadente,né debordante, impegnata ad assecondare le
improvvisazioni del flauto, che qui è strumento protagonista anche più del pianoforte.
I brani spaziano dalla bossanova, al latin jazz alle ballad. Dalla scaletta
estrapoliamo due pezzi che riprendono i ritmi cubani: Cilindro,
cui si aggiunge al quintetto un percussionista, che si costruisce un piccolo assolo
legando una serie di breaks e "La spiaggia…e il magico
cantore". In quest'ultimo apprezziamo il duetto iniziale tra il flauto
traverso che percuote i tasti ricavandone un'accattivante melodia e la batteria
che la sviluppa attraverso i tamburi mentre piano e flauto intervengono per dare
maggior "groove" ad un pezzo ipnotico, che si vorrebbe non terminasse mai.
Encomiabili in toto i musicisti, compreso il percussionista Antonio
Squillante che interviene nel solo pezzo citato: Carlo Nicita, al flauto
traverso e, presumibilmente, ad un flauto ligneo in "Distillato
Blues"; Saverio Gliozzi, al violoncello; Enrico Lombardi
al basso elettrico; Riccardo Tosi alla batteria. Ed infine
Mell Morcone,
convincente come pianista, ma forse ancor di più nella scrittura. Si tiene un po'
da parte, lasciando più assolo al flauto, un comportamento da saggio direttore d'orchestra,
attento a che le proprie idee trovino la giusta esecuzione ed interpretazione.
Giovanni Greto per Jazzitalia
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Data pubblicazione: 02/11/2008
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