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Gianluigi Trovesi & Gianni Coscia
La Misteriosa Musica della Regina Loana
ECM (2019)
1. Interludio
2. Nebjana I
3. Basin Street Blues
4. Nebjana II
5. As Time Goes By
6. Pippo non lo sa
7. Fischia il vento
8. Moonlight Serenade: In cerca di te
9. Bel Ami
10. Eco
11. EIAR: Ma l‘amore no / Silenzioso slow / Tu musica divina / Bambina innamorata / Mille lire al mese
12. Gragnola
13. Nebjana III
14. Inno dei sommergibili
15. Umberto
16. Volando
17. La piccinina
18. Moonlight Serenade (var.).
Gianluigi
Trovesi - piccolo and alto clarinet
Gianni Coscia
- accordion
Gianni Coscia e Gianluigi Trovesi, a otto anni
di distanza da "…Round about Offenbach" pubblicano un album dal titolo curioso
"La misteriosa musica della regina Loana". E' una rielaborazione, un adattamento
del nome di un romanzo di Umberto Eco, "La misteriosa fiamma della regina Loana",
pubblicato nel 2004, opera autobiografica, ovviamente sui generis, secondo lo stile
personalissimo del grande intellettuale alessandrino. Il libro racconta il complesso
percorso di Yambo, personaggio principale della storia, che, dopo aver perso la
memoria, per riacquistarla, ricerca in testi e altri documenti in una soffitta della
casa di campagna, elementi che possano ridargli consapevolezza, conoscenza del suo
passato. Il viaggio alla riscoperta di sé stesso, del proprio vissuto, ha una colonna
sonora, immaginata o meglio strutturata su precise suggestioni letterarie e non
solo, dal duo di musicisti-amici. Il concept album si muove, così, secondo una prospettiva
semiologica, alla individuazione e alla concatenazione di segni musicali che si
snodano, si intrecciano per fornire uno scenario di ambienti e di epoche lontane,
pur così vicine alla sensibilità di Coscia e Trovesi, e ugualmente prossime a Umberto
Eco, il destinatario di questo omaggio affettuoso, fuori dalla retorica o da determinati
intenti celebrativi. Ritornano in tal modo, tirate a lucido, le canzoni della radio
dell'anteguerra con una predilezione particolare per le composizioni del maestro
Danzi, provviste di uno swing italiano già in origine, rinforzato dalla riproposizione
cautamente jazzata di clarinetto e fisarmonica.
In due pezzi, "Fischia il vento" e "Gragnola",
si riaffaccia il motivo di Bella Ciao, per ricordare il contributo di Umberto Eco
alle vicende della lotta partigiana. C'è, inoltre, una versione di "Basin street
blues" su cui i due musicisti vanno praticamente sul velluto, perché è un loro
cavallo di battaglia da parecchi anni. Così come non stupisce la presenza di "A
moonlight serenade", brano stra-famoso dell'orchestra di Glenn Miller, in due
versioni, su un tempo marcatamente lento. L'America con la sua musica era, infatti,
un punto di riferimento per il teorico della semiotica, anche nei periodi in cui
era proibito ascoltare quello che proveniva da oltreoceano.
"Pippo non lo sa" e "La piccinina" sono due canzoni
dall'aria contagiosa, accattivante, amate da Eco, ed eseguite con il giusto piglio
e la sana voglia di divertirsi dai due ragazzi irresistibili. "In cerca
di te" è, invece, il biglietto da visita di Natalino Otto, cantante genovese
famoso per aver contribuito a importare lo swing in Italia. Qui il pezzo viene eseguito
con cambi di tempo e accentuato uso di sincopi per sottolineare la modernità, all'epoca,
di questo evergreen, o meglio per evidenziarne la fisionomia in anticipo sui tempi.
La colonna sonora di "Bel Ami" è legata a doppio filo con Coscia, non proprio
a Eco, ma serve a ricomporre la rappresentazione di un periodo storico, la fine
degli anni trenta, come preziosa tessera per ricostruire un quadro d'assieme. "L'inno
dei sommergibili" è una marcia in voga ai tempi del fascismo, salvata e rimessa
in circolo dalla coppia, non certo con propositi nostalgici, quanto per rievocare
momenti conviviali in cui "l'inno veniva goliardicamente cantato in coro", come
si legge nelle note di copertina.
Il cd è completato da una serie di brani originali fra cui "Eco" e "Umberto"
"risultato polifonico e di improvvisazione….curato da Trovesi", e alcune
schegge di "Nebjana" da Leos Janácek, autore moravo vicino a Debussy, scelte
proprio perché la nebbia era un fenomeno atmosferico gradito dallo scrittore piemontese.
Rispetto ai dischi precedenti, il duo opera ad un livello diverso di rivisitazione,
di ricontestualizzazione.
Più semplicemente un repertorio collegato strettamente alla frequentazione di un
amico importante, oltre che studioso di prima grandezza, viene proposto con garbo
e raffinatezza, filtrato dalla cifra stilistica propria della coppia, per omologarlo
al carattere tipico, al mood inconfondibile, targato inequivocabilmente Coscia-Trovesi.
Gianni Montano per Jazzitalia
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Data pubblicazione: 20/12/2020
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