Gianni Coscia - Renato Sellani, fisarmonica - piano, un duo che sfoggia lirismo, poesia, fantasia, uno spaccato d'Italia che in silenzio è passata negli anni forgiandosi attraverso le vite di coloro che hanno fatto dell'arte e della musica ragione di espressione interiore divenuto poi espressione di una socità coinvolta nel periodo più buio del secolo scorso. Ma è sempre nei momenti più bui che un lampo fornisce luce, speranza, energia. Ed è quello che a quel tempo fecero
Gorni Kramer e Alberto Semprini, fisarmonica - piano, un duo a cui in qualche modo si isprira questo progetto, con i dovuti distinguo. Nove brani, nove
magnifiche interpretazioni, dense di note, musica, emozioni, ache negli spazi, nei silenzi, nelle intenzioni, negli accenni.
Non dimenticar le mie parole, fluida, meravigliosamente antica, un'icona. Le Foglie Morte, in una semplicità disarmante vi risiede una gemma riportata
alla sua naturale lucentezza. Polvere di Stelle, un film in bianco e nero d'altri tempi che però non finisce mai di commuovere. My Funny Valentina e Laura, immortali canti d'amore eseguiti riuscendo a ridurli alle uniche note necessarie e fondamentali per renderli essenza. Amore baciami, Da te era bello restar, swing d'altri tempi che segnano nell'aria il loro andamento morbido e fluttuante. Dinah e Dolce Giorgia Marrone (ovvero
Sweet Georgia Brown) virtuosi esempi di fox-trot e blues.
Semprini diceva di sentirsi un "acrobata da circo senza rete" quando suonava con
Kramer il quale rispondeva in modo spavaldo "suona, suona, non aver paura...". Ed è così che anche
Sellani e Coscia, ora clown, ora acrobati, trattengono il pubblico costantemente col fiato sospeso, lo sguardo in alto, meritando un pauso alla fine di ogni numero.
Marco Losavio per Jazzitalia