I duetti di Ella & Louis #4: Stars Fell on Alabama di Maria Francesca Piazzolla
"Stars Fell On Alabama" è la traccia n°8 dell'album Ella and Louis.
La canzone è stata scritta nel 1934 dal compositore
Frank S. Perkins con il testo di Mitchell Parish. La struttura è di
tipo AA'BA" (8+8+8+8).
Il titolo si riferisce ad un evento spettacolare accaduto in Alabama in una limpida
notte di novembre del 1833: un fitto sciame di meteoriti aveva illuminato
il cielo dell'area di Muscle Shoals, lasciando esterrefatti gli abitanti del luogo.
Alle tre del mattino il cielo, striato dalle meteore, era così brillante che i galli
cominciarono a cantare.
Segue il testo della canzone e la sua traduzione in italiano.
We lived our little drama
We kissed in a field of white
And stars fell on Alabama
Last night
I can't forget the glamour
Your eyes held a tender light
And stars fell on Alabama
Last night
I never planned in my imagination
A situation - so heavenly
A fairy land where no one else could enter
And in the center
Just you and me, dear
My heart beats like a hammer
My arms wound around you tight
And stars fell on Alabama
Last night
Abbiamo vissuto il nostro piccolo dramma
Ci siamo baciati in un campo di bianco
E le stelle cadevano sull'Alabama
La notte scorsa
Non posso dimenticare l'incanto
I tuoi occhi avevano una luce tenera
E le stelle cadevano sull'Alabama
La notte scorsa
Non ho mai pensato nella mia immaginazione
Ad una circostanza così celestiale
Un luogo incantato dove nessun altro poteva entrare
E nel centro
Solo io e te, caro
Il mio cuore batte come un martello
Le mie braccia sono avvolte stretto intorno a te
E le stelle cadevano sull'Alabama
La notte scorsa.
Questo brano è uno dei primi incisi da Ella Fitzgerald e
Louis Armstrongil 16 agosto del 1956 nei Capital Studios
di Hollywood ed è di sicuro la ballad più romantica e sentimentale di tutto
l'Lp.
La sezione ritmica è composta da Oscar Peterson (p), Herb Ellis (g),
Ray Brown
(b) e Buddy Rich (d).
Il brano è in tonalità di Fae la sua struttura segue il seguente schema.
Intro
8
Tromba
1° chorus
8 A
Tema Ella
8 A'
Tema Ella
Armonizzazioni e risposte Louis
8 B
Tema Ella
Armonizzazioni e risposte Louis
8 A"
Tema Ella
risposte Louis
2° chorus
8 B
Tema Louis
Scat Ella
8 A"
Tema Ella
Armonizzazioni e risposte Louis
L'introduzione della tromba accompagnata dal piano è tematica e suona le prime otto
battute della melodia. Seguono due chorus; il primo è di trentadue misure e il secondo
parte dal bridge ed è, quindi di sole sedici misure.
Già dalle prime otto battute di intro di tromba si è proiettati in un'atmosfera
evanescente. Il suono della tromba sembra trattenuto, il lungo acuto perde per un
attimo il sostegno del fiato come se l'emozione stesse per prendere il sopravvento.
L'accompagnamento della sezione ritmica è rarefatto e delicatissimo e, mentre in
tutti gli altri brani presenti in questi dischi, la parte in cui la Fitzgerald e
Armstrong duettano è preceduta da uno o più chorus di assolo, in "Stars Fell On
Alabama" il loro duetto si sviluppa per tutta la durata del brano. Tutte queste
caratteristiche, accompagnate dal fatto che, in questi due chorus, si registrano
diverse tipologie di duetto, fanno di questa incisione uno degli esempi più rappresentativi
e preziosi.
Nella nostra analisi s'intende come battuta n°1 la prima battuta del primo chorus,
cioè quando comincia la parte cantata.
La voce di Ella è appena sussurrata e Louis interviene timidamente, in punta di
piedi, a partire dalla battuta 7 e con diverse modalità.
Nelle ultime due battute della sezione A, Louis risponde intercalando due brevi
fraseggi utilizzando probabilmente le parole "Yes, baby" e "Oh, yes".
Nella sezione A' Louis crea una contro melodia che va ad armonizzare la melodia
principale e in alcuni momenti è all'unisono con quella di Ella. Con la frase "last
night" la voce di Armstrong crea un intervallo di terza ascendente con la linea
melodica cantata dalla Fitzgerald, raggiungendo un momento di grande poesia: Ella
canta in una zona molto bassa del suo registro, anche se mantiene il suono sostenuto
per tutta la sua durata; Louis armonizza queste due sillabe cantandole una terza
sopra, ma con un delicatissimo, sottilissimo, quasi impercettibile filo di voce.
La contro melodia non può definirsi perfettamente omoritmica in quanto Louis a volte
omette l'inizio o la fine delle frasi, inoltre inserisce dei fonemi e delle parole
che non fanno parte del testo.
Nel bridge del primo chorus si ha un altro tipo di duetto: Louis crea delle
risposte sia utilizzando dei fonemi sia ripetendo le ultime parole delle frasi cantate
da Ella. Si percepisce un senso di spazio sconfinato, la descrizione della "heavenly
land", del paesaggio celestiale di cui parla l'autore del testo, in cui il canto
di Ella genera un'eco e questa eco è la risposta di Louis.
Dalla seconda parte della sezione A" del primo chorus, Louis torna ad armonizzare
la melodia finché non si sostituisce ad Ella nella esposizione della melodia principale
del bridge.
In questa parte, che è l'inizio del secondo chorus, Louis canta una parafrasi
del tema dandoci la sensazione di essere pervaso da un'elevatissima carica emotiva
che lo trattiene e comprime la voce sia nel timbro che nel volume. Durante le lunghe
pause di Armstrong, Ella si lancia in frasi basate sulle scale che non hanno solo
uno scopo decorativo, ma hanno anche un poetico ruolo figurativo: sembra che lei
con queste piccole scalette fatte dalle sue note possa raggiungere il cielo stellato
e giocare con le luci del firmamento.
Nell'ultima sezione A", tutti i tipi di duetti utilizzati finora si mescolano
alternandosi ad ogni battuta.
A battuta 40 Armstrong armonizza le parole "my heart" di Ella cantando un tono sotto,
ma in ritardo rispetto a lei di una minima; a battuta 41 durante la pausa della
melodia principale completa la frase precedente; a battuta 43 canta una frase scat
su un arpeggio ascendente, che ricorda quelle utilizzate da Ella nell'ultimo
bridge; infine sul rallentando delle ultime due battute armonizza con
una frase perfettamente omoritmica.
Questo brano è una delle gemme più preziose tra tutti i prodotti della loro collaborazione,
sia per la naturale bellezza di questa composizione sia perché l'interpretazione
degli artisti ha costruito un'atmosfera incantata. La loro interazione è tanto riuscita
che per questo brano si può davvero parlare di moderno interplay tra i due interpreti;
inoltre il timbro di Louis si muove delicatamente sulle più piccole sfumature della
gamma dei colori con cui è possibile esprimere il concetto di dolcezza.