Cinema, musica, pittura: un trinomio, nella sua armonia, in grado di regalare
sensazioni esclusive allo spettatore-lettore-appassionato d'arte. E' l'origine e
la finalità di questa iniziativa editoriale formata da un cd con quattordici celebri
brani tratti da film molti noti, interpretati da
Giuppi Paone
(voce) e Carlo Cittadini (pianoforte) e da una pubblicazione con le immagini
dei dipinti realizzati da Gianni Di Nucci per rappresentare in forma pittorica
i temi musicali selezionati.
Se il cinema italiano è considerato un esempio stilistico e narrativo,
nonostante vi siano cinematografie più potenti dal punto di vista commerciale, lo
si deve anche alle capacità tecniche e alla creatività degli autori dei brani musicali
e delle colonne sonore, che hanno contribuito in modo decisivo all'affermazione
e alla notorietà di molte pellicole, senza distinzione di genere. Una relazione,
tra musica e cinema, in talune occasioni dimostratasi talmente aderente e interattiva
da rendere impossibile il ricordo di immagini e sequenze senza una parallela rievocazione
della musica che le accompagna.
Leggere i nomi degli autori dei brani presenti nel cd, equivale scorrere
la storia del cinema e della composizione musicale dagli anni '60 a oggi: Piero
Piccioni, Nino Rota, Nicola Piovani, Ennio Morricone,
Riz Ortolani, Manuel De Sica. Il brano di apertura "Mia
malinconia", con il testo di Lina Wertmuller e la musica di
Nino Rota, è esemplare. E' il tema di "Amarcord", premio Oscar per il
miglior film straniero nel 1975, una delle tante
occasioni (probabilmente la più ricorrente nella memoria collettiva) di collaborazione
tra Federico Fellini e Nino Rota. Due genialità incontratisi sul comune
terreno dell'espressione attraverso le arti, complementari in modo forse ineguagliabile
al punto da realizzare opere subito riconosciute come capolavori.
Nel dipinto realizzato da Gianni Di Nucci, a partire dall'ascolto
di questo brano, i volti femminili non sorridono e non si osservano. Guardano verso
un luogo indefinito: il futuro che attende i personaggi del film. Le differenze
nei colori dei volti, nonostante l'apparente uguale fisionomia, sembrano accennare
alle differenze esteriori, superate dalla realtà dell'imminente distacco. Figure
di uno stesso insieme, destinate a perdersi.
La produzione di Nino Rota va però oltre la filmografia di Fellini. Tra le
musiche per altre pellicole celebri, quella per i due capitoli de "Il Padrino",
di Francis Ford Coppola (1972,
1974), per il secondo dei quali vinse l'Oscar.
Nel cd, Giuppi
Paone interpreta la celeberrima "Parla più
piano" (Speak softly love) - testo di Boncompagni / Kusik - e "What
is a Youth / A time for us" da "Romeo e Giulietta" (1968),
di Franco Zeffirelli. Per il primo brano Rota vinse il Grammy (equivalente
musicale dell'Oscar), il Golden Globe e il British Academy Film Award. Per il secondo
ebbe il Nastro d'argento (premio del Sindacato Nazionale Giornalisti Cinematografici
Italiani) e la candidatura al Golden Globe.
Oltre a Fellini-Rota, una altra coppia in grado di far convergere cinema
e musica è stata quella composta da Alberto Sordi e Piero Piccioni.
Nel cd sono presenti tre loro brani: "Autumn time in Rome",
da "Il tassinaro" (1983); "Amore
amore amore amore" da "Un italiano in America" (1967);
"Breve amore" (You never told me), da "Fumo
di Londra" (1966). Quest'ultimo, con il
testo di Alberto Sordi, è ambientato nella Londra della metà degli anni '60 - la
Swinging London dei Beatles e dei Rolling Stones - quando la società inglese, ancora
in larghi settori modellata su schemi tradizionali, fu il centro di innovazioni
socio-culturali e musicali che poi si riverberarono in tutta Europa. Per questo
brano, il dipinto di Gianni Di Nucci sembra suggerire una lettura del presente
come costruzione tutt'altro che monolitica, formata da quanto permane del passato
(lineare, consolidato) e quanto prodotto dall'attualità, senza contatto con il passato
e complessa come ogni sistema non ancora razionalizzato.
"Fumo di Londra", che a Sordi valse il David di Donatello come miglior attore,
deve molto alla canzone guida, come altri film che, seppure più noti, non possono
essere disgiunti dalla colonna sonora (es. "Easy Rider",
1969; "Il laureato", 1967). Per
alcuni, la musica si è dimostrata fondamentale per amplificarne la scansione visiva.
Come nell'incipit de "Il sorpasso" (1962).
Di Riz Ortolani, autore di quella musica (come di quella di altre centinaia
di pellicole),
Giuppi Paone intepreta "More"
(testo di Norman Newell), dal film-documentario "Mondo Cane" (1962),
molto discusso alla sua uscita ma che al compositore valse la nomination all'Oscar
e al Grammy. A seguire, "L'incanto" (testo di
Jaja Fiastri), da "Una gita scolastica" (1983),
di
Pupi Avati, Nastro d'Argento per la migliore musica.
Uno dei momenti più rilevanti per l'affermazione del rapporto cinema-musica
si è avuto nel marzo 2007, con la consegna dell'Oscar
alla carriera a Ennio Morricone, compositore di temi musicali che hanno accompagnato
centinaia di produzioni italiane e d'oltreoceano, tra cui "Mission" e "Gli
intoccabili", entrambi con nomination all'Oscar.
Giuppi Paone
intepreta: "Song for Elena", da "Nuovo Cinema
Paradiso" (1988); "Someone
you once knew", da "Per le antiche scale" (1975);
"Now it's up to me", da "Il vizietto III"
(1985); "Lost boys
calling", da "La leggenda del pianista sull'oceano" (1998).
Relativamente ai brani presentati nel cd, la musica realizzata per "Nuovo cinema
Paradiso" gli valse il David di Donatello e il British Academy Film Award; quella
per "La leggenda del pianista sull'oceano" il David di Donatello, il Nastro d'argento,
il Golden Globe.
Accanto a Piero Piccioni, Nino Rota, Riz Ortolani,
Ennio Morricone, il cd contiene due brani composti da autori di generazione
successiva: Manuel De Sica e Nicola Piovani. Del primo "Once
in a garden", da "Il giardino dei Finzi Contini" (1970),
diretto da suo padre, Vittorio De Sica, vincitore dell'Oscar per il miglior
film straniero, oltre a numerosi altri premi ottenuti in Europa. Al ventunenne Manuel
De Sica valse la candidatura al Grammy. Di Nicola Piovani è interpretato
il brano tratto da "I sette re di Roma", commedia musicale in costume diretta
da Luigi Magni e rappresentata in teatro nel febbraio del
1989.
Giuppi Paone,
cantante e musicologa, si è formata alla Scuola Popolare di Musica di Testaccio
di Roma, dove dal 1985 è insegnante. Dagli anni
'80 ha collaborato con molti autori musicali
e cantato in importanti teatri. Sue lezioni di storia del vocalese sono pubblicate
nel sito JazzItalia.
Gianni Di Nucci ha ottenuto vari riconoscimenti in concorsi internazionali
e alcune sue opere sono presenti in collezioni private in Italia e all'estero. Nel
suo stile, come si evidenzia nei lavori realizzati per questo cd, confluiscono varie
tendenze artistiche contemporanee.
"Cinema italiano" è un lavoro di ampia prospettiva,
punto di incontro tra cinema, musica e pittura. Un opera che coniuga la modernità
dell'integrazione tra differenti modalità di espressione e la classicità di brani
che hanno segnato la storia del cinema.
Ninni Radicini
* Cinema Italiano - Nell'arte di Gianni Di Nucci e nella musica di Giuppi Paone
è acquistabile on line su
Jazzos (10 euro) e
CDBaby (11 dollari).
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Data pubblicazione: 03/02/2008
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