Jazzitalia - John Zorn: The Big Gundown
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Nonesuch 7559-79139-2 (1986)
John Zorn
The Big Gundown


1. The Big Gundown
2. Peur Sur La Ville
3. Poverty (Once Upon A Time In America)
4. Milano Odea
5. Erotico (The Burglars)
6. Battle Of Algiers
7. Giu La Testa (Duck, You Sucker!)
8. Metamorfosi (La Classe Operaia Va In Paradiso)
9. Tre Nel 5000
10. Once Upon A Time In The West

Orvin Aquart - harmonica
Cyro Baptista - cuica
Joey Baron - drums
Tim Berne - alto saxophone
Laura Biscotto - sexy Italian vocals
Vicki Bodner - oboe, English horn
Polly Bradfield - violin
Anthony Coleman - piano, harpsichord, organ, vocals
Trevor Dunn - bass guitar
Carol Emanuel - harp
Reinaldo Fernandes - repinique
Anton Fier - drums
Duduca Fonseca - caixa
Bill Frisell - electric guitar
Fred Frith - electric guitar, bass guitar
Diamanda Galás - vocals
Melvin Gibbs - electric bass guitar
Jody Harris - electric guitar
Shelley Hirsch - vocals
Wayne Horvitz - piano, celeste, electronic keyboards
Bob James - tapes
Guy Klucevsek - accordion
Arto Lindsay - batucada contractor, electric guitar, vocals
Christian Marclay - turntables
Mark Miller - drums, timpani
Big John Patton - organ
Mike Patton - vocals
Bobby Previte - drums, percussion, timpani, vocals
Robert Quine - electric guitar
Vernon Reid - electric guitar
Ned Rothenberg - shakuhachi, ocarina, Jew's harp
Michihiro Sato - tsugaru shamisen
Luli Shioi - vocals
Claudio Silva - pandeiro
Jorge Silva - surdo
Jim Staley - trombone, bass trombone
Toots Thielmans - whistling, harmonica
David Weinstein - Mirage, microcomputer
John Zorn - alto saxophone, saw, vocals, harpsichord, game calls, piano



The Big Gundown, album-tributo del 1986, è un disco che, a più di vent'anni dalla sua uscita per l'etichetta Nonesuch, è ancora fresco e rivoluzionario.

E' il primo lavoro di John Zorn, compositore, sassofonista e multi-strumentista newyorkese, pubblicato da una major. Questo CD riprende nove motivi di uno tra i più grandi compositori di colonne sonore, Ennio Morricone.



L
a tracklist, varia ed eterogenea, si apre con il brano "The Big Gundown", dalla OST di "La resa dei conti", uno spaghetti western del 1967 diretto da Sergio Sollima con Lee Van Cleef e Tomás Milian.

Seguono altri pezzi molto belli come "Peur Sur La Ville", "Poverty", "Milano Odea", "Erotico", "Metamorfosi" e alcuni temi principali delle colonne sonore più note di Morricone come la "Battaglia d'Algeri", "Giù La Testa", e una struggente "C'era Una Volta Nel West" con cui Zorn chiude questo magnifico tributo.

Trova spazio in questo disco anche una composizione originale del sassofonista newyorkese che amplifica la carica sperimentale espressa nei brani del maestro romano.

Tutta la crema dell'avanguardia dell'epoca poi, sfila nelle formazioni che si alternano nei singoli brani, da Bobby Previte a Cyro Baptista, da Bill Frisell a Arto Lindsay e Tim Berne, assicurando all'opera una molteplicità di timbri e colori.

Zorn, in questo frangente alle prese con delle composizioni non sue, distrugge e ricostruisce i brani scelti, spaziando tra diversi stili.

Musica sperimentale, classica, bebop, folk giapponese, rock, country e jazz si incontrano e si fondono in questo album, creando un suono che ha la propria forza nella massima libertà d'espressione, priva d'ogni limite ed etichetta.

La struttura originaria dei pezzi non viene alterata ma piuttosto rafforzata.

Ogni tema è restituito fedelmente e al contempo, completamente stravolto, ma sempre con maniacale attenzione filologica: ad esempio nel brano che dà titolo all'album, dopo sei minuti, si ascolta un breve accenno a "Per Elisa" che nel film scandisce la fasi finali di un duello.

Impossibile poi non apprezzare la japan version di "Giù la testa", il soul-jazz di "Erotico" con John Patton all'organo Hammond e la posseduta vocalità di Diamanda Galás in "La classe operaia va in paradiso".

Senza dubbio, si può affermare che The Big Gundown è un disco bello, la cui forza sta nella varietà degli stili e dei suoni anche se ostico per l'ascoltatore poco abituato a causa di certe "gratuità rumoriste" proprie della poetica sonora dell'autore.
Elio Marracci







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Data pubblicazione: 13/08/2008

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