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Jakob Bro
Bay of Rainbows
Ecm (2018)
1. Mild
2. Red Hook
3. Copenaghen
4. Dug
5. Evening Song
6. Mild (var.)
Jakob Bro - chitarra Thomas Morgan - contrabbasso Joey Baron - batteria
Siamo al Jazz Standard di New York, nel tiepido luglio
del 2017. C'è il leader, che scrive tutti i brani che si ascoltano in questo bel
disco, Jakob Bro danese con alle spalle un nutrito palmarès di collaborazioni;
con lui ci sono due tra i musicisti più interessanti del panorama internazionale:
al contrabbasso Thomas Morgan, tra i pochi capaci – con particolare maestria – a
coniugare la migliore tradizione contrabbassistica con sonorità contemporanee argute
ed entusiasmanti; alla batteria si accomoda la versatile esperienza di Joey Baron,
le cui bacchette hanno dispensato ritmo nel pop, nel rock e nel jazz con rimarchevoli
risultati.
L'atmosfera live non influisce sulle geometrie fluide, sognanti, incisive ed essenziali
costruite da Bro. "Mild" racconta tutta la poetica del chitarrista danese,
con gli arpeggi delicatamente robusti della chitarra con Morgan a giostrare sapientemente
su di un basso continuo, mentre spazzole e piatti di Baron riempiono gli spazi,
costruendo nuovi archetipi. L'agogico movimento armonico di Bro e sodali prosegue
in "Red Hook", con l'eco distribuito tra chitarra e contrabbasso di un brano
che, in apparenza, sembra sempre in costruzione, pronto per l'esplosione di una
melodia che viene solo sottolineata.
La propensione scandinava per la melodia arriva immediata e gioiosamente romantica
con "Copenaghen". Jakob Bro è un maestro nel pennellare le corde, nel nutrire
lo spazio armonico con accordi misurati, con variazioni tonali ricche di sentimento,
ricercate con cura.
"Dug" ci regala altri spazi e l'inizio è preda di Morgan prima, con il suo
passo scattante e pieno, e dell'incedere ritmico agile come una pantera di Baron,
che costruisce in velocità sul ride il tempo per far dilatare note ed effetti al
leader.
Si torna alla traccia melodica in bella evidenza, ebbra di particolari chic
e con le corde di grana grossa a narrare un racconto dalle tinte popular. Le
gustose variazioni di "Mild" chiudono un disco – un altro, per dirla tutta
– magistrale firmato da Jakob Bro.
Alceste Ayroldi per Jazzitalia
05/09/2010 | Roccella Jazz Festival 30a Edizione: "Trent'anni e non sentirli. Rumori Mediterranei oggi è patrimonio di una intera comunit? che aspetta i giorni del festival con tale entusiasmo e partecipazione, da far pensare a pochi altri riscontri". La soave e leggera Nicole Mitchell con il suo Indigo Trio, l'anteprima del film di Maresco su Tony Scott, la brillantezza del duo Pieranunzi & Baron, il flamenco di Diego Amador, il travolgente Roy Hargrove, il circo di Mirko Guerini, la classe di Steve Khun con Ravi Coltrane, il grande incontro di Salvatore Bonafede con Eddie Gomez e Billy Hart, l'avvincente Quartetto Trionfale di Fresu e Trovesi...il tutto sotto l'attenta, non convenzionale ma vincente direzione artistica di Paolo Damiani (Gianluca Diana, Vittorio Pio) |
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Data pubblicazione: 01/06/2019
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