, un rhythm
change dalla struttura leggermente fuori dalla prassi jazzistica.
Dunque il brano è stato ipotizzato proprio per essere eseguito, nel tema, da più strumenti, all'unisono. Il sapore
è quello di rimando boppistico, forse con una punta di ironico virtuosismo...ma questo non sta a me dirlo. Dunque, dicevo, l'impianto
è quello boppistico anche se il contrabbasso, a differenza di quanto accadeva solitamente nel bop,
è coinvolto unitamente al flauto e al piano. La velocità è media poiché mi è parso utile lasciare che le crome avessero il loro effetto in-out rispetto all'impianto accordale che, nella sezione A, rispecchia del tutto la tradizione, nella tonalità di Bb.
Nella sezione B la situazione armonica è più vicina ai cambi coltraniani
che comunque, procedendo per quarte nelle ultime battute, si riaccostano alla tonalità di Bb.
Ho posto le diteggiature che ho adottato in registrazione e, come sempre, preciso che potrebbero non essere le uniche valide. L'importante
è che esse diteggiature siano funzionali alla buona intonazione e alla pulizia di esecuzione. Ho inteso anche enfatizzare (eventualmente mi direte voi con quanto successo), la terza minore del centro tonale di Bb, cioè il Db, (che diventa quinta diminuita di G7, nona bemolle di C ecc.).
Va precisato, comunque che nell'esposizione tematica nessuno strumento armonico
è presente mentre è ben evidente, appunto, la tonalità di Bb.
Ho riportato anche le legature che rispecchiano fedelmente l'esecuzione e che, probabilmente, facilitano in qualche passaggio.
Per questa volta è tutto e vi do appuntamento a breve termine con un'altra lezione.
Colgo l'occasione per inoltrare a tutti i lettori i miei più cordiali e sinceri auguri di Buon Anno, anche se in ritardo (ma gli auguri servono sempre, non
è vero?), con la speranza che esso sia sempre più ricco di musica e cose belle, di Pace, soprattutto. Alla Prossima.
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