Eccomi agli amici di jazzitalia.net con una lezione riguardante la pratica
dei bicordi e il loro uso.
A proposito di questo argomento vorrei presentare un brano da me elaborato e
recentemente pubblicato sul mio CD "Bass Express – Solo
Bass " edito dalla Drycastle Records (DC 029-2009).
Prelude D'Eginhard
è un adattamento di un brano di Erik Satie, uno dei 4 Preludi per pianoforte
che il pianista e compositore francese realizzò agli inizi del novecento. Nel CD
in questione è possibile ascoltare un adattamento per solo contrabbasso anche degli
altri Preludi, oltre ad alcuni brani originali e jazz standards (Equinox
e In a Sentimental Mood). Il lavoro di rielaborazione non è stato molto facile
avendo dovuto adattare per il nostro strumento composizioni che a volte presentavano
accordi anche di otto suoni di grandissimo effetto che sicuramente non è possibile
ottenere con quattro corde. Tuttavia si è cercato di cogliere lo spirito che pervade
il brano il cui esito, nella interpretazione contrabbassistica, è lasciato al giudizio
degli ascoltatori…….
L'aspetto sul quale ci soffermiamo dunque è quello inerente i bicordi,
di diverso intervallo, sia eseguiti omoritmicamente (stesso ritmo, bar.1-2
ecc) che aventi incedere ritmico disuguale, di tipo contrappuntistico (bar ……).
E' facile comprendere come la sicurezza dell'impostazione della mano sinistra sia
fondamentale anche e soprattutto in questo caso. Già in una lezione precedente su
queste pagine,avevamo avuto un approccio con gli
intervalli
di sesta che potrebbe essere utile considerare nuovamente poiché quanto
stiamo per trattare risulta essere un ulteriore perfezionamento.
Partendo dagli
intervalli
di sesta possiamo dire che non è possibile intonarli a distanza di corda
(e quindi intonare simultaneamente i due suoni) poiché, nella parte grave del contrabbasso,
si imporrebbe una apertura delle dita insostenibile, mentre essa è, in qualche caso,
praticabile su due corde conseguenti nelle posizioni piu' acute facendo uso del
capotasto. Tuttavia per anche nella parte grave è possibile intonare gli intervalli
di VI a mo' di bicordi ricorrendo al pizzicato di tipo accademico, cioè "pizzicando"
(strappando) le corde da sotto (Esempio 1-A), anziché con il sistema jazzistico
che permette di suonare anche 2 o 3 corde simultaneamente ( strisciando)
ma non l'esecuzione di 2 suoni ad intervallo di corda che vanno suonate conseguentemente
(Esempio 1-B).
I Bicordi eseguibili su due corde successive sono quelli che formano intervalli
di terza (maggiore e minore), di quarta (giusta, diminuita ed aumentata) e di quinta
(giusta, diminuita). Piu' ardua è l'esecuzione dell'intervallo di quinta aumentata
che impone uno allargamento del IV° dito rispetto al I° (Esempio 2). Dall' Esempio
1-B si evince che la realizzazione del bicordo prevede l'esecuzione del suono La
(o Si) e poi del Do (o Re); cio' lascia intuire che il dito che pigerà la nota La
dovrà restare al suo posto mentre sarà eseguito il suono Do per tutta la sua durata.
Da questo non trascurabile dettaglio emerge la necessità di acquisire una diteggiatura
sicura che consenta l'esecuzione pulita di questi bicordi. Gli esercizi 1, 2 e 3,
realizzati su vari intervalli da riportare per tutte le tonalità sono il primo passo
per arrivare all'esecuzione dei bicordi che andranno eseguiti utilizzando il dito
indice come un plettro di chitarra (dal basso verso l'alto – Esercizio 4-5) o alla
maniera jazzistica (Esercizio 6-7). Si noti che in questi ultimi esercizi viene
eseguita prima la nota acuta del bicordo e poi la successiva poiché nel caso contrario
il dito che pizzica (dal basso in su) la corda acuta bloccherebbe la vibrazione
della corda piu' grave, a meno che non si utilizzi, con molta attenzione, il pollice
come un plettro.
Sperando di aver fatto cosa gradita a tutti i novizi del contrabbasso
vi diamo appuntamento alla successiva lezione e vi ricordo che è possibile ascoltare
i samples del CD Bass Express sul mio sito (www.marcellosebastiani.com)
e acquistarlo su: http://www.cdbaby.com/cd/marcellosebastiani
File Audio: Prelude D'Eginhard
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Data pubblicazione: 05/11/2009
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