Jazzitalia: la musica jazz a portata di mouse...
versione italiana english version
 
NEWS
Bookmark and Share Jazzitalia Facebook Page Jazzitalia Twitter Page Feed RSS by Jazzitalia - Comunicati Feed RSS by Jazzitalia - Agenda delle novit�


Orsara Musica
XVII Rassegna Jazz d'Autore

Il luogo dell'agire generativo
25 luglio - 1 agosto 2006, Orsara (FG)
di Michele Ferrara

Di festival ce ne sono tanti, pochi costituiscono un habitat (da habeo ciò che è acquisito [Sparti, 2005]), un luogo dell'abitare che è familiare anche se non lo si conosce (habitus: …forme, rituali, i quali permangono nella loro esteriorità come qualcosa di stabile e di condiviso anche quando il loro significato è scomparso o è diventato inconscio o non è mai esistito [Perniola 2004]). Orsara ha questa caratteristica (… l'abitare non è un conoscere ma un sentirsi a proprio agio, ospitati in uno spazio familiare, nel quale si sa dove appoggiare le mani e dove sedersi per suonare [Sparti 2005]).

Alcuni festival hanno caratteristiche di nonluoghi, delle vie di fuga dalla realtà, dalla responsabilità che il luogo richiede (ciò che è significativo nell'esperienza del nonluogo è la sua forza di attrazione, inversamente proporzionale all'attrazione territoriale, alla pesantezza del luogo e della tradizione. [Marc Augè 1992]). Orsara Musica ricostruisce ogni volta il luogo. I ritmi, l'interazione immediata con gli abitanti rendono possibile un'identificazione e un'atmosfera di condivisione. Affiorano modalità di relazione fra l'individuo e il mondo esterno che nel quotidiano sono sepolte e dimenticate. E' necessario mettersi in gioco, partecipare alle sollecitazioni con presenza, identità, disponibilità, ascolto. In questo modo è possibile vivere pienamente la dimensione interattiva con musicisti, appassionati, cultori, curiosi, assaporare lo scambio e la felicità che solo l'esperienza estetica libera può donare.

I fattori che concorrono a determinare questo tipo di atmosfera sono diversi e compresenti: architettura fatta di elementi semplici e antichi, ospitalità fatta di odori, sapori, comunicazione gastronomica, ritualità, eccitazione, la possibilità di vivere insieme un'esperienza unica e nello stesso tempo rinnovabile.

Tutto ciò costituisce la premessa per sviluppare l'agire attraverso le azioni dei singoli, un agire che mette in comunicazione le persone, fa dialogare gli habitus di ognuno, consentendo un'espressività nuova. Un agire generativo che avviene nei concerti, nelle jam session, nei seminari, ma che avviene anche intorno a noi, fra noi tutti che viviamo e contribuiamo a determinare l'aura del luogo.

E' così che attraverso l'agire estetico dell'oggi possono rivivere le storie del luogo, le aspirazioni, le sofferenze di chi ci ha preceduto, è così che possono prendere corpo e ritornare come dei transiti [Perniola 1998] le nostre esistenze multiple. Come dice il poeta…

"il tempo passato e il tempo futuro
ciò che poteva essere e ciò che è stato
tendono ad un solo fine che è sempre presente
." [T.S. Eliot 1922]

Michele Ferrara
Presidente Orsara Musica

Così recitava l'incipit del booklet…

l'esperienza vissuta ha confermato, con le inevitabili variazioni, l'aspirazione del luogo di agire generativamente e di dare la possibilità a quanti intervenuti di partecipare al rito collettivo. Qui stà il bello: mettete 50 giovani allievi provenienti da varie parti d'Italia e d'Europa (Groningen, Londra) a contatto con docenti, musicisti esperti, veterani del mondo del jazz (come Golson ma anche Kikoski, Novak) in un contesto che "costringe" all'interazione come è Orsara Musica nei giorni del Festival. Ne viene fuori un continuo, progressivo agire che fa scambiare il meglio ai partecipanti: ai giovani avidi di imparare e pieni di entusiasmo si affiancano i Grandi, che ne restano travolti e coinvolti. Suonare insieme diventa allora un'esperienza creativa ed esplosiva, in grado di muovere energie e mettere in comunicazione le singole sensibilità in un'avventura creativa non ordinaria.

David KikoskiSolo così è possibile spiegare il coinvolgimento nelle jam session serali di Benny Golson, David Kikoski, Gary Novak, spontaneamente affiancatisi agli allievi dei Seminari internazionali presenti ad Orsara. Dopo concerti e spostamenti molto stressanti vedere musicisti di lungo corso suonare con l'entusiasmo di ragazzini e farsi trascinare da musicisti adolescenti o poco più è stata un'esperienza assolutamente incredibile.



Ma la XVII Rassegna di Jazz d'Autore non è stata solo Seminari e Master Class, è stata anche confronto fra improvvisatori e il filosofo, studioso di improvvisazione, Davide Sparti. Un'occasione unica di mettere a confronto teoria e prassi, di sviluppare ragionamenti sull'agire generativo che partono dalla pratica e dalle improvvisazioni, analizzate, ascoltate poi anche nei concerti: un agire circolare che ha unito studiosi, musicisti e allievi.

Martedì 25 luglio- Ascoli Satriano. Notevole l'inizio del festival, in una serata umida per la pioggia con "Steve's mirror" emozionante omaggio a Steve Lacy da parte della cantante (ma anche ideatrice del progetto) Giovanna Montecalvo che con personalità ed inventiva ha proposto il lavoro già documentato su disco. Nessuna paura di forzare nelle parti improvvisate con la voce che, insieme al lavoro di Ottaviano al soprano, caratterizzano il lavoro complessivo. Nel gruppo Gianni Lenoci-piano, Marcello Magliocchi-batteria, Giorgio Vendola-contrabbasso.

Mercoledì 26 luglio. Orsara - inizio dei Seminari internazionali: irruzione degli allievi in paese e nei posti dedicati alla musica: entusiasmo alle stelle, i docenti (Lucio Ferrara, anche Direttore dei corsi, Antonio Ciacca, Miguel Martinez, Silvia Donati, Nicola Muresu, Nicola Angelucci, Leo Izzo) danno il via alle attività che dureranno per cinque giorni. A S. Paolo di Civitate originale ed ironica proposta dei Tàngheri (Antonio Di Lorenzo-batteria, Vince Abbracciante-accordeon, Davide Penta-contrabbasso, Giuseppe Del Re-voce, Andrea Popolizio e Carmen Costanza-tanghéri): brani anche molto noti (Qui sas, Volver, Ultimo tango a Parigi ed altri) ballati, trasformati musicalmente, con ironia e virtuosismo, in nuove composizioni, non senza eccessi per la verità. Un lavoro divertente, con riproposte non prive di originalità ed elaborazioni ritmiche anche sofisticate.

TangheriGiovedì 27 luglio - Orsara. Cousins Germains di Michel Godard: come fare musica colta, popolare, improvvisata ma finemente composta, splendidamente arrangiata: insomma grande respiro, riferimenti sofisticati, ma godibili, al patrimonio popolare europeo ma anche sonorità contemporanee ed un incessante, sostenuto lavoro alla tuba di Michel vero motore della formazione.

Venerdì 28 luglio. David Kikoski, maschera multiforme, inesausto animatore delle jam session post-concerto e gigantesco nell'interplay pianistico con Joe Locke (vibrafono). Turbinoso concerto, anche se a tratti ripetitivo nelle soluzioni interne dei brani, energia e grandi, virtuosistiche esecuzioni. Con due protagonisti così resta poco da spartire per i pur eccellenti Gary Novak-batteria, Ed Harris-contrabbasso.

Sabato 29 luglio - Orsara. Presso la sede dei seminari, ed intrecciati con essi, si volge la conferenza di Davide Sparti: Retoriche e pratica dell'improvvisazione. La riflessione è interessante ed apre a nuove future possibilità di sviluppo magari con iniziative e laboratori in cui possa avvenire un confronto, aperto contemporaneo, fMiroslav Vitousra pratica ed analisi dell'improvvisazione, fra musicisti e fruitori. I concerti della serata si annunciano strepitosi: primo set Miroslav Vitous in solo, secondo Steve Kuhn trio con Eddie Gomez: i quattro si incontrano, foto di gruppo, per un po' gira la voce che ci potrebbe essere un incontro musicale non previsto… ma la cosa non è poi confermata. Vitous, esigentissimo sui suoni, inizia il suo concerto fra suoni campionati, navate gotiche, castelli e canti polifonici con contrappunti e accompagnamenti di Contrabbasso. L'impressione è che il musicista, o l'uomo, stia percorrendo un sentiero accidentato e solitario con echi di standard che gli ricordano di aver vissuto un'altra vita. Per singolare coincidenza e contrappasso il trio (Kuhn - Gomez - Drummond) ci restituisce un'idea di immobilità, di equilibrato, quasi un suono da camera (Gomez a parte, che nella camera dà l'impressione di starci un po' stretto, come Billy Drummond d'altra parte).

Lucio ferrara QuartetDomenica 30 luglioOrsara. Grande, intensa giornata con Master Class e concerto con Benny Golson. Benny è in forma, ha voglia di raccontare e di scambiare con gli allievi tutto quello che può: parla di Coltrane, dei propri genitori, delle session giovanili, dei trucchi per uscire da situazioni musicalmente imbarazzanti ma soprattutto racconta un amore sconfinato per la musica, l'improvvisazione, il jazz. Gli allievi sono rapiti e ascoltati, consigliati, galvanizzati. Dopo una giornata di emozioni ci si ritrova in piazza, nei preliminari del concerto. Premiazione degli allievi, e attesa per condividere con Orsara Musica Ensemble l'incontro con Benny Golson. Grande repertorio con Lucio Ferrara, Antonio Ciacca, Miguel Martinez, Nicola Angelucci, Nicola Muresu, Silvia Donati che alternano set con e senza Benny, rivisitando e rivitalizzando i suoi celebri standard, alla conquista dell'orizzonte inarrivabile dell'improvvisazione. Proseguimento del concerto con gli allievi, i docenti dei Seminari e Benny Golson a fare jam session!

La chiusura del festival il 31 luglio a Palazzo Dogana (Foggia) con BIA e i suoi musicisti del Coraçao Vagabundo (Sidney Rodrigues, Dominique Bouzon, Josué Domingues, Dadà Viana). Coda l'1 Agosto ancora a Foggia con Lucio Ferrara Quartet (Lucio Ferrara-chit, Antonio Ciacca-piano, Nicola Angelucci-batteria, Nicola Muresu-Contrabbasso), un gruppo che speriamo possa documentare quanto prima su disco le proprie idee musicali, con ospite la voce di Mara de Mutiis, e i quasi-esordienti Comanda Barabba. Happening finale.


Gianna Montecalvo - Steve's Mirror


Orsara Musica Ensemble meets Benny Golson


Steve Khun - Eddie Gomez - Billy Drummond


Bia







Articoli correlati:
31/08/2019

John Patitucci - Rosetta Jazz Club: "Sessanta minuti che sono volati e che hanno consentito di conoscere questo nuovo luogo in cui la musica jazz potrà incontrare i suoi appassionati." (Marco Losavio)

24/08/2019

Umbria Jazz 2019 - Wake Up! Music Will Save The Planet!: "...grande qualità e grande varietà di proposte musicali...trecento concerti, per la maggior parte gratuiti, in dodici diversi luoghi...quasi cinquecento musicisti coinvolti e un'attenzione all'ambiente..." (Aldo Gianolio)

02/10/2016

The Men I Love (Mara De Mutis & Antonio Ciacca Quintet)- Alceste Ayroldi

19/06/2016

Lo sviluppo dell'organizzazione concertistica e dei festival jazz dagli anni ottanta ad oggi (prima parte): "Affaire spinoso quello della memoria concertistica e festivaliera del jazz in Italia, perchè la confusione e le gesta leggendarie la fanno da padrone..." (Alceste Ayroldi)

01/02/2015

Volevo essere Bill Evans. Storie di Jazz (Sergio Pasquandrea)- Alceste Ayroldi

08/09/2014

BAM, Il Jazz oggi a New York City (Nicola Gaeta)- Marco Losavio

26/01/2014

The Complete Remastered Recordings on Dischi della Quercia (Giorgio Gaslini)- Marco Losavio

28/10/2013

New Music For Trio (Ramberto Ciammarughi feat. Miroslav Vitous, Gerald Clever)- Alceste Ayroldi

25/08/2013

Jazz Groove Parte 2: Joyce in 'Femina', Maurizio Brunod & Miroslav Vitous in 'Duets', Claudio Fasoli Four in 'Patchwork', Ambrosetti, Caine, Di Castri in 'From Bach to Miles and Trane' e l'omaggio a Lester Bowie di Enrico Rava & PMJL. (Giovanni Greto)

14/07/2013

Henry Threadgill & Zooid: "...una musica liquida e coinvolgente, un concerto emozionante." (Nicola Barin)

12/02/2012

Al teatro Verdi di Padova, Benny Golson, classe 1929, si presenta in splendida forma: elegante e spiritoso, rilassato conduce la sua band lungo un percorso musicale a tratti scontato e al tempo stesso piacevole e stimolante. (Gabriele Prevato)

25/09/2011

Roccella Jazz Festival 2011 - "Unitàlia In-Attesa": Come tante altre rassegne, jazzistiche e non, l'edizione 2011 di Rumori Mediterranei, con la direzione artistica di Paolo Damiani, ha reso omaggio ai 150 anni dell'unità d'Italia con alcuni progetti mirati e la consueta kermesse di artisti internazionali di primissimo piano provenienti da culture di ogni dove e capaci di rendere unica anche questa trentunesima edizione che, purtroppo, rischia di sparire. (Vincenzo Fugaldi)

31/07/2011

Intervista a Lucio Ferrara: "...a New York i musicisti caricano contrabbassi e ampli nei metro, partono da Brooklyn o dai Queens solo per farsi un paio di brani in jam. In Italia molti musicisti sono troppo concentrati nel cercare di fare qualcosa di originale a tutti i costi dimenticando che a volte basta fare poco e con swing per fare grande musica, però fortunatamente ci sono degli ottimi musicisti. Mi piacerebbe che in Italia ci fosse più coraggio a far suonare musicisti che non riempiono i teatri." (Alceste Ayroldi)

12/06/2011

Antonio Ciacca Trio: "Fedele interprete del linguaggio bop, Ciacca ci propone una nutrita carrellata di brani, qualche caposaldo tipico del jazz da Monk a Ellington, e brani originali...stupisce per eleganza e senso dello swing, originalità nelle creazioni estemporanee ed un suono estremamente personale...una continua esplorazione della bellezza, ma anche complessità del songbook americano..." (Viviana Falcioni)

12/06/2011

Intervista ad Antonio Ciacca: "Per me la tradizione è il fondamento del futuro. Ci sono grandi musicisti in ogni epoca e io cerco di studiare la loro tecnica il loro concetto. Ellington è un compositore pianista che richiede un impegno diverso dal suonare "Confirmation" di Parker. I pezzi di Ellington sono scritti o trascritti da cima a fondo non come un comune standard da real book. Io studio molto il pianismo di Ellington come progenitore del pianismo di Monk cioè del vero suono del piano Jazz. " (V. Falcioni, M. Losavio)

29/05/2011

It's all right with me (Lucio Ferrara)- Alessandro Carabelli

20/02/2011

Tuscia in Jazz Live (Eddie Gomez Trio/Dave Liebman 4et-5et)- Alceste Ayroldi

24/10/2010

Il Benny Golson Quartet a Palermo per il Seacily Jazz Festival: La serata organizzata dal Brass Group di Palermo ha visto il grande sassofonista impegnato in due set, il primo con Massimo Farao' e Carmelo Leotta e il secondo con George Cables e John Webber. In entrambi, alla batteria Byron Landham: "C'è ben poco da aggiungere quando si parla di musicisti divenuti leggende del jazz...un quartetto di elevata fattura, che, leader in testa, ha ben meritato l'ovazione finale." (Antonio Terzo)

10/10/2010

Chick Corea, Miroslav Vitous, Roy Haynes in "Now He Sings, Now He Sobs" al Festival Internazionale del Jazz della Spezia: "Magnifico interplay, a distanza di anni il trio ha confermato tutta la freschezza che si poteva apprezzare nel disco d'esordio. Il concerto è stato uno splendido crescendo...Incredibile il senso melodico che Corea riesce a dare ogni volta ai suoi assoli e la tranquillità con cui li esegue, con un perfetto timing." (Massimiliano Farinetti)

05/09/2010

Roccella Jazz Festival 30a Edizione: "Trent'anni e non sentirli. Rumori Mediterranei oggi è patrimonio di una intera comunit? che aspetta i giorni del festival con tale entusiasmo e partecipazione, da far pensare a pochi altri riscontri". La soave e leggera Nicole Mitchell con il suo Indigo Trio, l'anteprima del film di Maresco su Tony Scott, la brillantezza del duo Pieranunzi & Baron, il flamenco di Diego Amador, il travolgente Roy Hargrove, il circo di Mirko Guerini, la classe di Steve Khun con Ravi Coltrane, il grande incontro di Salvatore Bonafede con Eddie Gomez e Billy Hart, l'avvincente Quartetto Trionfale di Fresu e Trovesi...il tutto sotto l'attenta, non convenzionale ma vincente direzione artistica di Paolo Damiani (Gianluca Diana, Vittorio Pio)

17/04/2010

Rush Life (Antonio Ciacca Quintet) - Marco Buttafuoco

11/04/2010

Light Lunch (Dario Mazzucco 4tet) - Alceste Ayroldi

29/11/2009

Italian Jazz Days a New York: "Il jazz italiano sbarca a New York in occasione del mese dedicato a Cristoforo Colombo e rende omaggio non solo alla grande tradizione jazzistica ma anche al jazz contemporaneo. Molti gli artisti italiani, e non solo, che hanno preso parte all'Italian Jazz Days, la kermesse musicale che si è tenuta al Jazz Lincoln Center e all'Istituto Italiano di Cultura." (Liliana Rosano)

25/10/2009

Remembering Weather Report (Miroslav Vitous Group w/Michel Portal) - Dario Gentili

30/07/2008

Tribute to A. C. Jobim feat. Toninho Horta al Barletta Jazz festival: "Un grande Toninho Horta che però ha potuto esprimersi solo a tratti in un progetto che sembra prendere solo spunto da Jobim, come un pretesto. Il numero cospicuo di leader rende necessarie varie combinazioni di formazioni per far esprimere tutti a dovere col rischio, però, di proporre un'esecuzione non basata su una matrice di gruppo ben identificata quanto piuttosto su alcune individualità." (Marco Losavio)

11/01/2008

Benny Golson Quartet a Sansepolcro: "...un artista dallo stile personalissimo e inalterato, che ha saputo attraversare le variegate stagioni del jazz del dopoguerra da protagonista..." (Alessandro Tempi)

17/12/2007

Il pianista assisiate Ramberto Ciammarughi, da anni assente dai "grandi palchi" del jazz umbro, è tornato! E lo ha fatto nel migliore modo possibile. Il suo trio...le sue musiche. Con lui, sul palco dell'Hotel Gio' Jazz Area - nell'ambito del programma del Jazz Club Perugia - hanno suonato Miroslav Vitous al contrabbasso e Fabrizio Sferra alla batteria... (Marcello Migliosi)

16/07/2007

Carla Bley "The Lost Chords" incontra Paolo Fresu: "...speriamo che l'insistenza con cui il pubblico ha richiesto inutilmente un ennesimo bis sia servita almeno a convincere la Bley e Fresu a non fare di questa collaborazione soltanto un episodio, seppur straordinario." (Dario Gentili)

30/06/2007

Guinga - Mirabassi Duo e Carla Bley & The Lost Chords find Paolo Fresu aprono la XII^ edizione di delle "New Conversations" di Vicenza Jazz 2007. (Giovanni Greto)

09/05/2007

Palermo (Eddie Gomez Trio)

18/02/2007

Eddie Gomez Trio a Jazle: "Non dovrebbe più meravigliare eppure continua a fare sempre un certo effetto vedere - ed ascoltare - musicisti ormai da tempo appartenenti al novero delle autorità del jazz affiancati da giovani, a volte giovanissimi, musicisti meno rinomati..." (Adriana Augenti)

11/02/2007

Intervista a Eddie Gomez: "Tutto ciò che io ho studiato, tutto ciò a cui mi sono interessato, non è stato premeditato. Il mio interesse si è sviluppato col tempo. A 21 anni forse potevo dire di aver appreso qualcosa di questa storia, e di quella e di quell'altra ... Poi, nei miei anni succesivi con Bill Evans, ho appreso ancora di più della tradizione ... e sto ancora imparando..." (Adriana Augenti)

08/12/2006

Intervista a Steve Kuhn, Eddie Gomez e Billy Drummond: "Io non vedo niente di nuovo oggi ... non c'è nulla di realmente che possa neanche lontanamente essere paragonato a Miles, John Coltrane, Ornette, Charlie Parker ... Secondo me tutto ciò che stiamo facendo oggi è semplicemente provare a personalizzare la musica con cui siamo cresciuti e cercare di suonarne la nostra personale visione. Però non c'è nulla di realmente nuovo, non scopriamo nulla..." (Adriana Augenti)

22/08/2006

Il Benny Golson quartet al Ronciglione Jazz Festival: "Per una sera Ronciglione ha fatto rivivere le gloriose stagioni di un tempo mettendo in scena la classicità del jazz: una eleganza senza tempo, un grande sfoggio di classe e virtuosismo..." (Franco Giustino)

14/05/2006

George Cables Trio: "Ancora una volta Cables ha sorpreso tutti con il suo pianismo delicato, brani melodici quasi cantabili, fatto di piccole sfumature..." (Bruno Gianquintieri)

25/03/2006

Steve Khun Trio al Manzoni: "Sicuramente si è trattato di un concerto elegante, garbato, molto misurato e di buona fattura. Proprio quello che si vuole ascoltare per ripercorrere trenta o più anni di repertorio caro a tutti i jazzofili..." (Rossella Del Grande)

12/12/2004

Miroslav Vitous al Festival di Sant'Anna Arresi: "...In questi tre spettacoli siamo riusciti ad ammirare uno dei più grandi protagonisti del contrabbasso jazz degli ultimi 30 anni. Rimane il rammarico di non averlo visto alle prese con un suo progetto..." (Fabio Pibiri)





Video:
Corea, Berg, Gomez, Gadd - Sicily
1992 Lugano...
inserito il 04/12/2010  da darominu - visualizzazioni: 4171
Don Grolnick Quintet wt/ Joe Henderson - The Cost Of Living #1 [1991]
Messepalast, Jazzfest Wien/Austria 7th July 1991 , , Don Grolnick - Piano, Randy Brecker - Trumpet & Fluguelhorn, Joe Henderson - Tenor, Eddie Gom...
inserito il 20/06/2009  da nunoalpi - visualizzazioni: 4332
Art Farmer & Benny Golson Quintet
Playboy Jazz Festival 1982...
inserito il 07/12/2008  da jaybeearr - visualizzazioni: 3202
Whisper Not - B.Golson quintet 1987
Benny Golson(ts) Freddie Hubbard(tp,fh) Mugrew Miller(p) Ron Carter(b) Marvin Smitty Smith(ds)...
inserito il 13/01/2008  da imesan - visualizzazioni: 3414
Freddie Hubbard - Stablemates
In Bern, 1989 with Benny Golson, James Williams, Peter Washington, and Tony Reedus....
inserito il 11/09/2006  da eatsleeptrumpet - visualizzazioni: 3646


Invia un commento


© 2000 - 2024 Tutto il materiale pubblicato su Jazzitalia è di esclusiva proprietà dell'autore ed è coperto da Copyright internazionale, pertanto non è consentito alcun utilizzo che non sia preventivamente concordato con chi ne detiene i diritti.


Questa pagina è stata visitata 6.898 volte
Data pubblicazione: 24/09/2006

Bookmark and Share



Home |  Articoli |  Comunicati |  Io C'ero |  Recensioni |  Eventi |  Lezioni |  Gallery |  Annunci
Artisti |  Saranno Famosi |  Newsletter |  Forum |  Cerca |  Links | Sondaggio |  Cont@tti