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Marco A. Ricci, Mike Del Ferro, Massimo Manzi
Triangular View
Music Center 2011
1. Bossanora
2. 3&4
3. Seconds
4. Recomecar
5. In your own sweet way
6. Pray
7. Bunga Bunga
8. Ebb
9. Pat
10. Besame Mucho
11. Triangular View
12. In the wee small hours of the morning
Mike Del Ferro
- pianoforte
Marco A. Ricci - contrabbasso
Massimo
Manzi - batteria
Triangular View è un disco che fonde eleganza, lirismo e felicissime intuizioni
compositive. Frutto discografico maturato da un'intensa amicizia e dalla collaborazione
di tre spiriti affini che vivono ed interpretano la musica secondo una medesima
visione, questo lavoro unisce tre ottimi musicisti quali
Marco A. Ricci,
Mike Del Ferro
e
Massimo Manzi proprio come i tre lati di un triangolo che incontrandosi
danno luogo ad una forma geometrica perfetta ed integrata.
Del Ferro ha uno stile eclettico e trasversale, per il quale è difficile
individuare un unico ispiratore: lirico dal fraseggio articolato, ma anche impetuoso
ed aggressivo, ha un suono pieno e sfrutta al massimo la tavolozza timbrica del
pianoforte.
La buona riuscita del lavoro passa però anche attraverso la bravura e l'interplay
dei due partner, con il contrabbasso di
Marco Ricci
utilizzato spesso non solo come sostegno ritmico ma voce paritaria in un dialogo
con il pianoforte intenso e stimolante, frequentemente in evidenza in assoli straordinari
per bellezza, sensibilità e tecnica sopraffina e con il batterista
Massimo
Manzi precisissimo nel tocco e prezioso per il conferimento del giusto
swing.
Il clima che si respira in "Trianguar Wiew" è fatto di emozioni profonde,
sentimenti, spiritualità e poesia. Le melodie, quasi tutte firmate da
Marco Ricci
e da Mike Del
Ferro, ad eccezione delle straordinarie "In your own sweet way"
di D. Brubeck, "In the wee small hours of the morning" di D. Mann e "Besame
Mucho" di C. Velasques, sono semplici all'ascolto ma risultano essere
sempre sostenute da una raffinata trama armonica, da soavità del fraseggio e da
improvvisazioni argute, essenziali e mai banali.
Ma oltre ad ogni considerazione stilistica, questo disco sa davvero affascinare
e cattura fin dal primo ascolto con immenso piacere.
Alessandro
Carabelli per Jazzitalia
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Data pubblicazione: 20/03/2011
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