Negli anni Carlo Actis Dato ci ha abituato alle sorprese. Musicista piuttosto inquieto, così come dovrebbe essere ogni artista che si ritenga aperto alla sperimentazione, da trent'anni a questa parte ha suonato con ogni tipo di formazione immaginabile, dando vita ad una massiccia (e eterogenea) produzione discografica.
Questo ultimo
Out!
lo vede co-protagonista di un duo; duo piuttosto insolito, in quanto il sax, tenore e baritono, e il clarinetto basso sono supportati soltanto da un basso, quello del valido Giorgio Dini.
Suonare in duo permette maggiore libertà nell'espressione artistica,
anche perché, come sottolinea Giancarlo Schiaffini nelle note introduttive dell'album, in quel contesto il musicista può esprimersi in piena spontaneità, dal momento che il suo ruolo non è circoscritto al compito tipico del proprio strumento.
L'intro di
Out!
È un omaggio a Ornette Coleman, a cui questa musica deve molto.
Bosphorus
è un lamento in pieno stile free, in cui il sax di Actis Dato echeggia come una sirena di una nave, sviluppandosi su un'orientaleggiante cornice sonora creata dall'archetto del contrabbasso.
Il basso di Dini non si limita ad accompagnare e sostenere l'irruento (e a volte incontenibile) virtuosismo di Actis Dato, ma inventa, offre spunti per l'improvvisazione, dando il meglio quando si abbandona a lenti riff altalenanti.
Musica coraggiosa questa, lontana anni luce dalle facili e onnipresenti tentazioni commerciali.
Francesco Ughi per Jazzitalia
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Data pubblicazione: 07/11/2004
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