Appassionato omaggio ad Elis Regina da parte di una delle nostre migliori interpreti della musica brasiliana. La personalità artistica di Barbara Casini è indiscutibile, così come il suo Amore per la musica brasiliana e per la lingua portoghese che, oramai è la sua seconda (o la prima) lingua.
Nelle note del booklet la stessa musicista fiorentina dice di Elis: "l'emozione sempre a fior di labbra, ti innamori dei suoi respiri, delle lacrime e dei sorrisi indovinati nel suo canto". E sono queste le sensazioni che Barbara Casini riesce a trasmettere nelle sue intepretazioni. Dodici brani che hanno segnato la breve vita della cantante brasiliana, scomparsa a soli trentasette anni, riarmonizzati ed arrangiati da Paolo Silvestri ed eseguiti da un ricco ensemble: Riccardo Luppi ai sassofoni e flauto,
Marco Tamburini alla tromba e filicorno, Roberto Rossi al trombone e conchiglie, Natalio Mangalavite al pianoforte ed al rhodes, Dado Moroni al pianoforte nell'esecuzione di tre brani, Sandro Gibellini alle chitarre, Raffaello Pareti al contrabbasso ed al basso elettrico,
Francesco Petreni alla batteria ed Heraldo Da Silva: pandeiro, cuica, tamborim,surdo,congas. Una cascata di sonorità che s'intrecciano intorno alla luminosa voce della leader, la cui esperienza ed abilità accende ogni brano.
Si spazia da autori come Baden Powell e Milton Nascimento a Pedro Caetano e Edo Lobo, fino a Guinga, chitarrista e compositore che ha di recente collaborato con Gabriele Mirabassi. Un repertorio brillante, che sprizza energia, ma non privo di momenti lirici e malinconici, come la splendida Ponta de Areia, introdotto da un solo di flauto di Riccardo Luppi che dimostra la sua poliedrica validità anche ai sassofoni.
Il trombone di Rossi canta e bene in Agora Tà, dialogando con la voce sorretto dall'armonia corale di batteria e percussioni e dal walking puntuale di
Pareti.
L'intervento di Moroni in Corrida de Jangada, Valsarancho e Veracruz impreziosisce di profumi squisitamente jazz i tre brani.
La
Casini mette tutto il suo cuore in ogni singolo brano, lo lacera ed urla tutta la sua passione ma anche sottovoce, coprendo tutte le forme vocali immaginabili, modulando i contrasti ed i cambi ritmici.
L'orchestralità delle esecuzioni è il valore aggiunto così come gli arrangiamenti di
Silvestri.
Ognuno dei musicisti le arricchisce di nuovi temi, di nuove sensazioni.
La storia di Elis "Furacao" viene ripercorsa con estrema professionalità e con tanta artistica devozione.
Alceste Ayroldi per Jazzitalia