Jazzitalia: la musica jazz a portata di mouse...
versione italiana english version
 
NEWS
Bookmark and Share Jazzitalia Facebook Page Jazzitalia Twitter Page Feed RSS by Jazzitalia - Comunicati Feed RSS by Jazzitalia - Agenda delle novit�

Umbria Jazz Winter #13
Orvieto - 28 dicembre 2005, 1 gennaio 2006
di Marco De Masi
foto di Elisa Caldana e Daniela Crevena

La XIII edizione di UJW si è conclusa con il concerto dei Soweto Kinch alla sala dei 400 di Palazzo del Popolo dopo cinque giorni di eventi e concerti che hanno richiamato nella cittadina umbra di Orvieto alcune migliaia di turisti, appassionati e non, registrando quasi sempre il tutto esaurito. Sembra infatti che il numero tredici abbia portato fortuna al comitato organizzativo del festival che, anche quest'anno, è riuscito a portare a termine con successo il suo lavoro, nonostante i soliti problemi con gli sponsor, sempre più scettici e diffidenti nel sostenere la cultura (una linea purtroppo dilagante nel nostro paese). Onore comunque a quelli che invece hanno creduto nel progetto come la Ferrarelle e la Hag, ma soprattutto alla Cassa di Risparmio di Orvieto e al comune stesso della cittadina, che ha finanziato con i propri fondi la creazione di duemila felpe, il cui ricavato sarà interamente devoluto alla comunità di New Orleans, distrutta dall'uragano Katrina.

Un festival importante, quello di quest'anno, dove hanno trovato spazio musicisti affermati come John Scofield e Bireli Lagrene, ma anche giovani promesse del jazz mondiale come il pianista americano Robert Glasper e gli inglesi Soweto Kinch: il primo esploratore delle nuove visioni del trio col contrabbasso e la batteria; i secondi, geniali sperimentatori che mescolano ad un jazz moderno di matrice post bop, brillanti incursioni di rap. Insomma ce n'era per tutti i gusti, in un cartellone che ha visto come eventi principali le due serate dedicate al genio di Django Reinhardt dalle chitarre di Bireli Lagrene e Christian Escoude; l'omaggio di John Scofield a Ray Charles; il tributo a Parker del giovane Francesco Cafiso; e l'esordio al festival di tre giovani promesse (certezze): il Robert Glasper trio e i Soweto Kinch; ed infine la sorpresa simbolo di questa edizione, l'arpista colombiano Edmar Castaneda.

Teatro Mancinelli - Mercoledì 28 Dicembre
Bireli Lagrene Gypsy Project & Friends
Django Reinhardt "The music of a gypsy legend" (prima serata)
Bireli Lagrene chitarra
Hono Winterstain chitarra
Frank Wolf sassofoni
Diego Imbert basso
special guest
Dorado Schmidt
chitarra
Angelo Debarre
chitarra
Stochelo Rosenberg
chitarra
Didier Lockwood
violino

Entrando nel teatro Mancinelli si è subito colpiti dal suo fascino. Tornato ad essere attivo dal 1993 dopo un lungo restauro, il teatro, che rimane nel suo genere uno dei più interessanti esempi dell'architettura neoclassica con i suoi 560 posti tra la platea e i palchetti di galleria, si presenta come un luogo ideale e suggestivo, incastonato nella solida struttura urbanistica della cittadina eretta su un gigantesco blocco di tufo.

Ad inaugurare la manifestazione, in questo splendido teatro, è toccato a Bireli Lagrene col suo Gypsy Project per rendere omaggio al chitarrista zigano Django Reinhardt, genio indiscusso della chitarra del novecento e fonte di ispirazione di molti chitarristi fra cui lo stesso Lagrane.

Inizia il concerto con un brano suonato in solo da Angelo Debarre che, in pieno stile manouche, riesce in pochi minuti a riscaldare il pubblico, il quale da lì in poi, non potrà fare a meno di rispondere ad un suo solo con urla di incitamento ed applausi sfrenati. Si sente da subito che l'atmosfera è quella giusta. Di brano in brano entrano in scena tutti i musicisti - Bireli entrerà al terzo - eseguendo la musica di Reinhardt in duo, in trio etc., sino fino a stare tutti e otto sul palco per un gran finale che oltre Donna Lee di Charlie Parker, propone un splendida versione corale di Minor Swing del chitarrista zigano. Un concerto che fa felici tutti, esperti e non, che coinvolge ed appassiona grazie alla voglia dei musicisti di comunicare con il pubblico, esprimendosi in un linguaggio accattivante ma allo stesso tempo tecnicamente molto elevato. Bireli Lagrene conferma ancora una volta il suo grande talento, anche se talvolta sprofonda in un virtuosismo asettico, poco in sintonia con le calde atmosfere gitane ricreate.

Un concerto che ha riscosso grandi applausi, che si sono trasformati nel finale in una vera e propria ovazione da parte di un pubblico attento ed esigente.

Teatro Mancinelli - Giovedì 29 Dicembre
Christian Escoude
Django Reinhardt "The music of a gypsy legend" (seconda serata)
Christian Escoude chitarra
Jean-Baptiste Laya chitarra
Florin Niculescu violino
Pierre Boussaguet
basso
Special guest
Marcel Azzola
fisarmonica
Bireli Lagrene
chitarra
Martin Taylor chitarra

Se la serata di inaugurazione di Umbria Jazz Winter si è rivelata un vero trionfo, con il tributo allo straordinario chitarrista francese Django Reinhardt da parte del Gypsy Project di Bireli Lagrene, la seconda, in cui questa volta è un altro chitarrista francese, Christian Escoude, a rivolgere il proprio omaggio al genio della musica manouche, si è espressa invece su toni decisamente più modesti.

Si è avvertito infatti subito che era rimasta ben poca energia della sera precedente.

Sarà stata la pesantezza di un concerto molto simile al primo, oppure tra i musicisti mancava proprio qualcosa? Scegliendo senza dubbio la seconda ipotesi - che a scanso di soggettività è dimostrabile nell'atteggiamento di un pubblico assente, spento, che verso la fine del secondo set invece di incitare i musicisti ad un bis, ha preferito sgattaiolare via velocemente tra le sedie del teatro - non si vuole per questo definire negativamente uno spettacolo certamente godibile e interessante. Certo, il concerto non è durato poco, e forse la presenza di tutti strumenti a corda - tranne la fisarmonica: peraltro discreta e minimale - ha un po' appesantito il tutto.

Nella prima parte del concerto l'organico si è esibito quasi sempre al completo, regalando bei momenti di improvvisazione - sempre nello stile manouche, ma questa volta con toni meno riverenziali, soprattutto nella scelta di brani: pochissimi di Django - mentre nella seconda, la riduzione ad un trio di chitarre con Bireli Lagrene, Martin Taylor e naturalmente Christian Escoude, ha comportato un appesantimento notevole in una dialettica che di gran volata è passata da una concezione poetica e collettiva, ed una lotta virtuosistica fra titani. Indubbiamente i tre ci sanno fare - anche se il nostro Escoude, di molto più anziano degli altri due, fatica un po' a reggere il confronto - mostrando a turno tutta la loro bravura, quando però, verso il quinto pezzo di questo secondo set (un po' statico), All the things you are, si avverte nel pubblico un definitivo calo di attenzione che si prolungherà fino al finale, dove di nuovo tutti insieme sul palco, è rinata una musica più coinvolgente, ma soprattutto maggiormente vicina, emotivamente, alla poesia del grande chitarrista zigano.

Teatro Mancinelli - Venerdì 30 Dicembre (primo concerto)
Soweto Kinch Quintet
Soweto Kinch
sassofono alto e voce
Femi Temowo chitarra
Michael Olatuja
contrabbasso
Troy Miller
batteria
special guest
Abram Wilson tromba e voce

Le novità di questa tredicesima edizione di Umbria Jazz Winter sono state molte e di grande qualità, come nel caso del Soweto Kinch Quintet che nel corso dei tre concerti tenuti durante i cinque giorni del festival, hanno dimostrato con forza ed energia che finalmente qualcosa nel jazz europeo si sta muovendo.

In realtà la formula proposta da questi straordinari musicisti non ha nulla di nuovo o di geniale, nella sua composizione fatta di post bop tiratissimo venato di free con voci e ritmi rap. Ma in tutto questo, ciò che colpisce è la nuova dimensione che il quintetto inglese cerca di dare alla sua arte: una musica che deve essere comunicativa, parlare della società ed essere vicina alla gente, non solo a livello di contenuti, ma soprattutto nelle performances dal vivo, rompendo quel distacco amorfo che spesso si crea proprio nel mondo del jazz. Ed infatti proprio a questo si riferiscono le parole del leader della band, Soweto Kinch, quando prende il microfono ed incita la gente a reagire alla musica, a muoversi, a partecipare: "this is not a jazz gig!!". In questa dimensione quindi, il quintetto si muove con disinvoltura, alternando brani di rap - nei quali la vena jazz è sempre accesa - a vere e proprie perle di jazz contemporaneo, in cui emergono melodie popolari sudafricane come in Snakehips, lunghe escursioni modali tiratissime e momenti di grande bop. La voce del leader sassofonista è potente e brillante, fantasiosa ed originale - ricorda un po' Ornette Coleman - espressa in soli molto lunghi pieni di tensione, nei quali non vi è una semplice esplosione di tecnica, ma un cosciente intento narrativo e comunicativo. Una band straordinaria di cui risentiremo presto parlare.

Teatro Mancinelli - Venerdì 30 Dicembre (secondo concerto)
John Scofield Quintet
"The music of Ray Charles"
John Scofield chitarra
Dean Bowman voce
John Benitez basso
Gary Versace hammond B3, piano
Steve Hass batteria

Lasciando da parte i soliti discorsi sulla necessità o no di un tributo ad un musicista appena scomparso, che senz'altro nei giorni successivi l'uscita del disco "The music of Ray Charles" avranno riempito già molte pagine, sembra importante porre l'attenzione verso ciò che è successo sul palco, non sconfinando in osservazioni, che suppongo già molti condividano.

Al di là di questo, quello che è avvenuto sul palco in questa serata, se non ha sconvolto e sorpreso il pubblico come è successo per il talentuoso arpista colombiano Edmar Castaneda, si può dire che ha di certo regalato dell'ottima musica, suonata con passione, ma per certi versi leggermente inopportuna.

Mi spiego: mentre i quattro seguaci di Scofield sembravano essere molto affiatati, emanando groove da tutte le loro note, il nostro eroe, dominato dall'ossessione per la tecnologia - che ci tengo a dire se usata con accortezza può creare possibilità molto interessanti - inizia a sparare ad un volume altissimo in loop, frasi che sovrapponendosi si tramutano in selva di suoni scollegati dal contesto, fastidiosi ed inutili.

Quello che infatti è parso evidente - anche se questa osservazione non può certo contenere tutti i momenti del concerto - è che nonostante Scofield suoni il funky davvero bene, come ad esempio nel disco dei MM&W "A go go", il soul, quello nero, nato dal gospel, sia una zona per lui piuttosto buia in cui non riesce evidentemente a far emergere la sua sensibilità.

Coloro che spiccano invece nei vari brani - fra cui il celebre "I got a woman" - sono il cantante Dean Bowman - destinato purtroppo ad un ruolo secondario - e l'organista, Gary Versace, sempre vivace e dinamico. Insieme ai ritmi pesanti e minimali della batteria di Steve Hass la band riesce spesso a volare alto, specialmente nei momenti i cui la voce di Bowman, potente ed espressiva, si libera in riletture brillanti, vicine alle interpretazioni originali, ma forti di una personalità propria ricca e ben definita, trascinando tutto il teatro con una musica decisamente viva ed energica.

Anche questo, come per Christian Escoude, sembra essere stato un concerto ad alto livello di musica ed intrattenimento, che però si è spento nella ripetitività delle improvvisazioni - lunghe e pedanti quelle del leader - ma soprattutto dalla mancanza di un reale interplay.

Teatro Mancinelli - Sabato 31 Dicembre
Robert Glasper Trio
Robert Glasper pianoforte
Vincente Archer contrabbasso
Damion Reid batteria

È sulla scia delle nuove concezioni del trio - riferibili all' E.S.T.- che si colloca la formazione diretta dal giovane pianista americano Robert Glasper, il quale si presenta ad Orvieto con la sua nuova uscita per la Blue Note "Canvas", disco in cui suonano, oltre ai musicisti del trio, anche il sassofonista Mark Turner e la cantante Bilal.

Il concerto, uno dei trionfi del festival, ha rivelato le doti di una formazione di altissimo livello, in cui la semplicità melodica dei temi e le improvvisazioni, guidate da un interplay eccezionale, sono rappresentate in modo originale ed intrigante: mentre il piano scompone la melodia del tema in frasi calzanti e fantasiose, la batteria polverizza il ritmo di base in frammenti poliritmici, dando vita così, col contributo decisivo del contrabbasso, a diversi strati sonori, amalgamati con grande gusto e raffinatezza.

Un trio fuori dal comune, dove ogni piccola idea - ritmica o melodica - diviene un spunto per andare oltre con l'immaginazione, regalando all'improvvisazione uno spazio di vera creatività.

I pezzi suonati sono tutti originali dell'album "Canvas", più alcune nuove composizioni inserite perfettamente in un contesto elettrizzante, dinamico, apprezzato ed applaudito con energia da un pubblico entusiasta e soddisfatto.

Teatro Mancinelli - Domenica 1 Gennaio
Edmar Castaneda Trio
Edmar Castaneda arpa colombiana
Marshall Gilkes trombone
David C.Silliman batteria e percussioni

L'arpa di Edmar Castaneda è stata senz'altro la sorpresa di questa tredicesima edizione di Umbria Jazz Winter. Il giovane musicista colombiano, trasferitosi negli Stati Uniti dal 1994, ha incuriosito e affascinato tutti gli appassionati presenti ad Orvieto, con una formazione particolare, la cui musica visceralmente basata su ritmi e melodie latine mescolate a reminiscenze bebop, si è imposta all'attenzione del pubblico per freschezza e originalità. L'arpa colombiana è uno strumento molto più piccolo di quello nostro europeo usata in orchestra, ed ha un timbro che varia molto sulle tre ottave, il che permette contemporaneamente di scandire una linea di basso con una mano, e pizzicare le corde in solo con l'altra. Questo concede al trio una grande libertà di espressione, dove il trombone può prendere i soli sulle linee di basso scandite sul registro grave dell'arpa e le percussioni dialogare col solista senza essere obbligate a tenere un tempo fisso. Il risultato è una affresco molto particolare sulla musica latina, interpretata con gusto moderno ed energia, sostenuta dal talento del leader, ma anche dalla brillante vivacità dei suoi compagni, ed in particolar modo del batterista/percussionista, sempre pronto a captare e accompagnare gli umori del solista. Una musica spontanea e sincera che senza troppi ricami, arriva diretta al cuore. E questo al pubblico piace sempre.

Teatro Mancinelli - Domenica 1 Gennaio
Francesco Cafiso & Strings con i Solisti di Perugia
"A Tribute to a Charlie Parker"

Fra tutti tributi proposti quest'anno ad Orvieto, quello del sassofonista Francesco Cafiso a Charlie Parker è stato senza dubbio quello più riuscito. Già proposto in estate nell'edizione perugina di Umbria Jazz, l'omaggio che Cafiso fa al re del bebop, se da una parte emoziona nel suo tentativo di riproporre il progetto parkeriano con una fedeltà inamovibile, dall'altra rivela l'insofferenza del giovane sassofonista in un ambito piuttosto rigido in cui gli spazi improvvisativi sono guidati e limitati. Seguendo le partiture originali dell'incisioni fatte da Parker durante i primi anni '50, i solisti di Perugia hanno accompagnato il sax di Cafiso con molta partecipazione, cullando le melodie di Summertime, They can't take that away from me e Easy to Love, in modo pregevole, esaltando la vocalità ormai matura del solista di Vittoria. I soli scorrono fluidi e sicuri, suonati con personalità anche nelle ballads, che sono sicuramente le prove più difficili per un sassofonista: l'intonazione e la pronuncia. Se però tutto quello che è successo sul palco del Mancinelli era dato aspettarselo, vista la grande passione di Cafiso per Bird, ciò che invece si è verificato nelle serate precedenti alla sala dei 400 di Palazzo del Popolo non era un fatto scontato. Le performances in trio col vibrafonista Joe Locke infatti, nelle prime tre serate della manifestazione, hanno dimostrato il vero talento del sassofonista siciliano, quello che al di là delle emulazioni parkeriane, sa emergere in un contesto del tutto diverso, esprimendosi con un linguaggio attuale, rivolto sia ad un moderno cromatismo, che ad una libertà ritmica usando spesso gli overtones come picco dei propri soli. Insomma, Francesco Cafiso continua a crescere e sviluppare le sue doti - già incredibilmente straordinarie - cercando nel frattempo una propria strada, uno stile che possa pian piano caratterizzare sempre di più il suo talento. Bravo Francesco.







Articoli correlati:
05/12/2021

Jazzin' Sardegna - European Jazz Expo: "L'opulenza delle proposte (per quantità e qualità) si è ripetuta con la quarantunesima edizione...quattro giorni di programmazione per un festival sempre attento sia al jazz internazionale che a quello nazionale e del proprio territorio..." (Aldo Gianolio)

04/09/2021

Arcosoli X Edizione: "...quattro serate al centro della stagione estiva nella suggestiva collocazione sotto il Tempio di Giunone." (Vincenzo Fugaldi)

10/10/2020

Torino Jazz Festival - Ottava Edizione: "...abbiamo costruito un cartellone indirizzato principalmente al jazz mainstream con qualche puntata borderline verso musiche "altre", o comunque fortemente ibridate." (Aldo Gianolio)

10/10/2020

Swallow Tales (John Scofield - Bill Stewart - Steve Swallow)- Alceste Ayroldi

15/03/2020

Nomos Jazz IX stagione Concertistica 2019/2020: "Per la nona stagione di Nomos Jazz, tredici concerti, di cui undici al Teatro Jolly e due al Teatro Golden quasi tutti in prima siciliana assoluta, come il concerto di apertura del duo Charlie Hunter e Lucy Woodward." (Vincenzo Fugaldi)

19/01/2020

Umbria Jazz Winter #27: "Molta musica, come al solito, a Orvieto, con parecchi concerti sempre con il "tutto esaurito". L'edizione #27 è anche dedicata alla meomria del manager umbro Mario Guidi." (Aldo Gianolio)

21/12/2018

Mimmo Langella presenta "A kind of Sound": "...un musicista lavora tutta la vita per riuscire a esprimersi al meglio con il proprio strumento, per tenere a bada l'ego; è un lavoro costante che non hai mai fine, per cui il traguardo raggiunto oggi non può che essere il mio nuovo punto di partenza!" (Marco Losavio)

25/04/2018

Notti di Stelle a Bari: Cammariere, Paoli e Rea, Chano Dominguez e il progetto Hudson di Jack Dejohnette &, John Scofield per la 29ma edizione di Notti di Stelle, il festival jazz della Camerata Musicale Barese

14/01/2018

I primi due giorni di Umbria Jazz Winter 2017/2018: "Per i suoi venticinque anni Umbria Jazz Winter si è voluta trattare bene: a Orvieto: un sacco di musicisti, molti dei quali "resident artist" che grazie a questo si sono esibiti in più concerti." (Aldo Gianolio)

29/07/2017

Vittoria Jazz Festival - X Edizione: "Per il decennale del festival della cittadina iblea, un programma ampio, rappresentativo di diverse realtà del jazz odierno: un ideale viaggio fra Francia, Stati Uniti e Italia, con gruppi ben rappresentativi di alcuni aspetti del jazz." (Vincenzo Fugaldi)

13/02/2017

John Scofield si aggiudica 2 Grammy Jazz: Miglior solo e Miglior album strumentale

07/08/2016

Vittoria Jazz Festival: "Il festival diretto da Francesco Cafiso, giunto alla nona edizione, ha cambiato formula: nove giorni consecutivi presso la consueta cornice di Piazza Enriquez ma anche presso altri suggestivi spazi della cittadina in provincia di Ragusa." (Vincenzo Fugaldi)

04/06/2016

Torino Jazz Festival 2016: "...un'ampia panoramica della condizione attuale del jazz, con una enorme quantità di concerti ed eventi che si sono svolti in un gran numero di spazi del capoluogo piemontese." (Vincenzo Fugaldi)

09/08/2015

Vittoria Jazz Festival "Music & Cerasuolo Wine" 2015: "Edizione numero otto per il festival in provincia di Ragusa con grandi nomi internazionali e talenti italiani per un programma denso e calibrato..." (Vincenzo Fugaldi)

13/07/2014

Vittoria Jazz Festival 2014: "Settima edizione per il festival diretto da Francesco Cafiso che, con valide proposte artisiche unite a innumerevoli iniziative collaterali, riempie la splendida piazza Enriques in ogni serata..." (Vincenzo Fugaldi)

21/07/2013

Vittoria Jazz Festival Music & Cerasuolo Wine: Il festival diretto da Francesco Cafiso continua con determinazione a mantenere alta la fiamma del jazz di qualità in Sicilia, alternando star internazionali, nuove proposte europee e validissimi talenti isolani. (Vincenzo Fugaldi)

11/11/2012

Gezmataz Festival 2012: L'alto tasso elettrico degli Interstatic e dei Planet Microjam contrapposto alla sublime dinamica del Brad Mehldau trio e allo spettacolo musicale di John Scofield con la sua Hollowbody Band. (G. Montano, A. Gaggero)

26/08/2012

Umbria Jazz 2012 #1: Chick Corea, Stefano Bollani, Herbie Hancock, John Scofield, Joe Lovano, Esperanza Spalding, Al Jarreau, Paolo Fresu...(Pierfrancesco Falbo)

24/06/2012

Buona musica e prodotti d'eccellenza del territorio: una formula premiata dall'afflusso del pubblico che ha riempito ogni sera la bella piazza Enriquez. (Vincenzo Fugaldi)

03/12/2011

Dear George (Flora Faja) - Alceste Ayroldi

20/11/2011

Moody'n (Francesco Cafiso)- Alessandro Carabelli

18/08/2011

The Paris Concert (dvd) (John Scofield)- Giovanni Greto

16/07/2011

Vittoria Jazz Festival - Music & Cerasuolo Wine: "Alla quarta edizione, il festival di Vittoria si conferma come uno dei più importanti eventi musicali organizzati sul territorio siciliano. La formula prescelta dal direttore artistico è quella di dilatare nel tempo gli incontri musicali, concentrandoli in quattro fine settimana della tarda primavera, valorizzando uno dei quartieri più suggestivi della città, la restaurata Piazza Enriquez, e coinvolgendo, grazie a concerti e jam session notturne, una quantità di pubblico davvero rilevante, composto in parte da giovani e giovanissimi, portatori di un entusiasmo che fa davvero ben sperare sul futuro del jazz, almeno in questa parte della Sicilia." (Vincenzo Fugaldi)

23/04/2011

Piccole interviste visionarie: Il sorriso di Cafiso, i riflessi di Rubino. Cinquant'anni in due, e a vederli sembra anche meno..."A 16 anni suonavo in un'orchestra ed ero il "piccolo" del gruppo; quando improvvisamente arriva questo bambino di otto anni con un sassofono più grande di lui e mi ruba il primato. Da allora siamo diventati profondamente amici ed abbiamo diviso moltissime delle nostre esperienze musicali in varie formazioni, ma è senz'altro il duo la formula in cui uno dialoga e risponde musicalmente all'altro nel modo più intimo." (di Viviana Maxia)

20/03/2011

Intervista a Claudio Quartarone: "La musica per me è un bisogno primario, dopo il respirare...non è solo bellezza, è il sublime." (di Liliana Rosano)

19/12/2010

Travel Dialogues (Francesco Cafiso - Dino Rubino)- Alessandro Carabelli

27/11/2010

Joachim Kuhn "Out of the Desert" e John Scofield trio a Jazz&Wine of Peace 2010 di Cormons: bravura, voglia di suonare, carisma sono gli ingredienti adatti per inserirli nel ricordo dei concerti belli del 2010... (Giovanni Greto)

23/10/2010

4 Out (Francesco Cafiso)- Alessandro Carabelli

11/09/2010

Massimo Nunzi a Sarzana 2010: Il musicista romano ha presentato il progetto "The Modern World / The Music Of Stan Kenton" con la "Jazz istruzioni per l'uso Orchestra" featuring Francesco Cafiso, Andrea Tofanelli. Intervista a Carmen Bertacchi, direttore artistico di Sconfinando e a Massimo Nunzi: "...sono attratto dai visionari come Kenton. Sono curioso della musica, la rispetto e rispetto i musicisti anche se fanno scelte che non condivido...una cosa che io non sopporto, da parte anche dei miei colleghi e della critica jazzistica, è che non è sufficientemente compreso che se non si ricostituisce il pubblico siamo tutti fregati." (Vincenzo Fugaldi)

10/05/2010

The Complete Town Hall Concert (Jim Hall & Friends) - Alceste Ayroldi

16/01/2010

Umbria Jazz Winter 2009: "Dedicata essenzialmente alla chitarra, la diciassettesima edizione di Umbria Jazz Winter ha consegnato agli archivi numeri da record e una sentita dedica a Gianni Basso...atmosfera come sempre unica nella deliziosa cittadina etrusca...una eccellente qualità artistica, che ha avuto nei concerti del quartetto guidato da Jim Hall e Bill Frisell, nel duo fra John Scofield e Larry Goldings e, quindi, nel quintetto accreditato a Kurt Elling, alcuni momenti di pura estasi." (Vittorio Pio)

19/09/2009

Intervista a Giovanni Mazzarino: "Tutto ciò che noi definiamo Arte in realtà è già presente in natura. L'artista non inventa nulla; scopre attraverso la sua opera giornaliera di studio (o in maniera fortuita) alcuni dei principi compositivi (questo vale per tutte le espressioni artistiche); la combinazione di tali principi compositivi, fa in modo che possano venir fuori eventi nuovi...l'invenzione "non inventata"." (Fabrizio Ciccarelli)

06/09/2009

A New Trip (Francesco Cafiso "Island Blue Quartet") - Alceste Ayroldi

16/08/2009

Piazza Jazz 2009 a Piazza Armerina, una realtà dove "cuore e passione sono il motore primo, e tutto il resto viene dopo...sotto la direzione artistica di Giovanni Mazzarino, Piazza Jazz per tre giorni ha fatto risuonare di musica e cultura la città dei mosaici, grazie pure a protagonisti di rilievo internazionale." (Antonio Terzo)

09/08/2009

My Shining Hour (Cinzia Roncelli) - Alceste Ayroldi

03/07/2009

Paolo Fresu Devil Quartet, Tom Harrell, Jerry Bergonzi al Vittoria Jazz Festival - Music & Cerasuolo Wine, diretto da Francesco Cafiso: "...una manifestazione che vuole crescere, quest'anno la rassegna si internazionalizza, grazie alla presenza di musicisti molto apprezzati in Europa e nel mondo." (Antonio Terzo)

26/05/2009

Intervista a Francesco Cafiso: "...Senza tecnica non vai da nessuna parte, bisogna conoscere lo strumento e avere capacità strumentali notevoli. Se non hai la tecnica neanche la personalità dell'artista e la sua sensibilità possono emergere totalmente. Bisogna però farne un uso intelligente per far prevalere la musica, le emozioni e non la voglia di far vedere quanto si è bravi a muovere le dita." (Viola Martinini)

13/04/2009

Francesco Cafiso e Dino Rubino aprono la stagione 2009 di The entertainer: "Non sono mancati i momenti intensi e lirici che hanno una volta di più confermato quanto sia grande il talento di questo ragazzo. Un musicista che ha il jazz dentro la sua anima di artista, che vive emotivamente la musica che suona..." (Giuseppe Mavilla)

14/03/2009

Italian Songs (Flora Faja)

09/02/2009

Portrait In Black And White (Francesco Cafiso Sicilian Quartet)

29/06/2008

si è concluso il Vittoria Jazz Festival - Music & Cerasuolo Wine: "...una prima edizione ben riuscita, tanto sotto l'aspetto musicale che per il buon seguito di pubblico, giunto anche dalle province limitrofe, il cui successo ha indotto già le realtà organizzatrici, Comune di Vittoria in testa, a dare appuntamento all'anno prossimo per l'edizione numero due..." (Antonio Terzo)

22/03/2008

Francesco Cafiso, be bop, ma non solo!. "Il quartetto di Cafiso è apparso "solido" come non mai. Già dal primo brano (di Sonny Rollins) s'è capito che c'era qualche cosa in più rispetto all'ultima volta che l'avevamo sentito. Ma soprattutto nei brani firmati da lui Francesco ha dato prova di aver intrapreso la strada della "ricerca"." (Marcello Migliosi)

16/03/2008

Intervista a Mimmo Langella: "Secondo me le cose più interessanti sono quelle che vanno oltre il jazz. I personaggi più interessanti sono quelli che tendono ad usare l'elettronica nel jazz, i computer e gli altri aggeggi elettronici. Ovviamente fanno cose interessanti i creativi, quelli che hanno delle idee ed usano le macchine non per maschere delle lacune o una mancanza d'idee, ma per trovare nuove strade. " (Emanuele Capasso)

07/04/2007

Out Louder (Medeski Scofield Martin and Wood)

14/03/2007

I Bass Desires a Etnafest: "Grande musica grazie alla statura musicale dei componenti del gruppo ... ma rimane qualche piccola perplessità in chi credeva nella possibilità di ascoltare qualcosa di più della somma di quattro grandi protagonisti del jazz che si incontrano per il gusto di suonare insieme." (Enzo Fugaldi)

21/12/2006

Sacile 2006, Il Volo del Jazz (Luca D'Agostino)

10/12/2006

Trio Beyond al Roma Jazz Festival: "La scaletta del concerto ha riproposto, anche se in un diverso ordine, i brani contenuti nel cd, tuttavia non sono mancate sorprese nell'esecuzione e quel surplus che si attende sempre dalla dimensione live..." (Dario Gentili)

16/05/2006

A Tribute to Charlie Parker (Francesco Cafiso & Strings)

11/03/2006

Cafiso, Soweto, Locke...altra gallery di Umbria Jazz Winter (Giorgio Alto)

05/03/2006

Gallery di Umbria Jazz Winter (Francesco Truono)

25/02/2006

Gallery di Umbria Jazz Winter (Elisa Caldana)

08/02/2006

Le foto di Orvieto Jazz Winter 2005 (Daniela Crevena)

15/01/2006

Gallery di Edmar Castenada Trio ad Orvieto Winter (Francesco Truono)

06/11/2005

Le foto dell'Enrico Rava Quintet a Jazz in Parco 2005. (Francesco Truono)

26/10/2005

That's What I say – John Scofield plays the Music of Ray Charles (John Scofield)

16/09/2005

Intervista a Francesco Cafiso, l'enfant prodige che vuole crescere: "...Fino ad adesso è stato tutto naturale, senza alcuna forzatura, sia musicalmente che per quanto riguarda la partecipazione ai festival: spero che proceda così..." (Antonio Terzo)

28/08/2005

"Ciò che la guerra ha distrutto la musica cerca di ricostruire, passando per il linguaggio, universale della musica...della musica nera! Umbria Jazz, balcanic windows against racism ha preso ufficialmente il via a Belgrado" (Marcello Migliosi)

19/08/2005

John Scofield Quartet nell'ambito del Barletta Jazz festival: "...Scofield conferma tutto il suo valore, la sua attenzione ai contenuti ed alla ricerca. La voglia di rischiare in avventure armonico-melodiche dal sapore hard..." (Alceste Ayroldi)

03/07/2005

Intervista a Riccardo Arrighini: "...Sto approfondendo molto lo stile tradizionale, sto tornando al blues e alle improvvisazioni ricche di block chords e di blue notes, di stride piano. Secondo me è importante tornare indietro su cose che pensavi di aver già studiato a sufficienza..." (Michela Lombardi)

02/05/2005

Francesco Cafiso per la rassegna Sintesi Jazz "...L'arte di "flautare" l'ancia appartiene a Cafiso, con venature fortemente bebop e mainstream. Ed è forse l'influsso dello swing e del ragtime, il vezzo e il limite – più che naturale data la giovane età, solo 16 anni – dell'altosassofonista di Vittoria..." (Marcello Migliosi)

16/04/2005

Jack De Johnette, John Scofield e Larry Goldings in "A Celebration of Tony Williams": "...Poteva essere un semplice tributo, e in vece non lo è stato..." (Dimitri Berti)

29/11/2003

John Scofield Trio al Blue Note: "...trovo che Scofield sia un musicista in continua evoluzione, assorbe di continuo gli stimoli esterni e li mette in musica con intelligenza, si mette ancora in gioco, rischia." (Andrea Lombardini)





Video:
QUISISANA JAZZ EVENTS 2012 - John Scofield's Hollobody Band
QUISISANA JAZZ EVENTS 2012 - 8 luglio, John Scofield and Hollobody Band, , John Scofield, Guitar, , Kurt Rosenwinkel, Guitar, , Ben Street, Bass, , Bi...
inserito il 13/10/2012  da QUISISANAJAZZ - visualizzazioni: 5529
Martino,Scofield & DeFrancesco - SUNNY [High Quality]
Pat Martino Trio In Umbria Jazz 2002 (Italy) with Joey De Francesco and guest John ScofieldPat Martino - GuitarJoey Defrancesco - Hammond B-3 OrganByr...
inserito il 21/02/2011  da palanzana - visualizzazioni: 5681
FRANCESCO CAFISO 4 OUT @ BLUE NOTE 11/1/2011
Francesco Cafiso, Dino Rubino, Stefano Bagnoli, Paolino Della Porta...
inserito il 16/02/2011  da tibet1962 - visualizzazioni: 4509
Francescco Cafiso For Out - I hear a rapsody
Francesco Cafiso, Dino Rubino, Sefano Bagnoli, Paolino Della Porta...
inserito il 14/02/2011  da tibet1962 - visualizzazioni: 4047
Francesco Cafiso 4 out @ Blue Note 11 gennaio 2011 (BIS)
Francesco Cafiso, Dino Rubino, Stefano Bagnoli, Paolino Della Porta...
inserito il 11/01/2011  da tibet1962 - visualizzazioni: 4289
OJFESTIVAL2010-VASANELLO-CAFISO/RUBINO
ORTACCIO JAZZ FESTIVALVASANELLO 15/18 LUGLIO 2010...
inserito il 26/07/2010  da maracao - visualizzazioni: 3981
Cafiso - Rubino ...
ProveCheck Sound...
inserito il 06/04/2010  da MacertoVideo - visualizzazioni: 3860
Pablo (Dino Rubino, Francesco Cafiso and the Island Blue Quartet)
catania jazz, a new trip tour...
inserito il 20/01/2010  da fab2yeux - visualizzazioni: 3874
ROSENBERG TRIO "Melodie au Crepuscule" Umbria Jazz Winter #17 - Orvieto 2010
...
inserito il 14/01/2010  da nickingos - visualizzazioni: 4638
ROSENBERG TRIO "Flamingo - Daphne - Babik" (medley) Umbria Jazz Winter #17 Orvieto 2010
...
inserito il 10/01/2010  da nickingos - visualizzazioni: 4497
ROSENBERG TRIO "Strange Eyes" Umbria Jazz Winter #17 - Orvieto 2010
...
inserito il 03/01/2010  da nickingos - visualizzazioni: 4322
The Rosenberg Trio (100 anni dalla nascita di Django Reinhardt) @ Umbria Jazz Winter #17
...
inserito il 02/01/2010  da umbriajazz2009 - visualizzazioni: 4355
JIM HALL & BILL FRISEL "Owed to Freddie Green" w/ SCOTT COLLEY JOEY BARON - Umbria Jazz Winter #17
JIM HALL - BILL FRISELL QUARTET, feat. SCOTT COLLEY & JOEY BARON in "Owed to Freddie Green", tratto dall'album Hemispheres . Il titolo d...
inserito il 31/12/2009  da nickingos - visualizzazioni: 5518
Patitucci - Bach
Cello suite n.1 in G on the six-string bass...
inserito il 28/11/2009  da ekkeccakkio - visualizzazioni: 3670
NOTTE BIANCA CATANIA 2009 FRANCESCO CAFISO DINO RUBINO SCUCCESS
nessuna descrizione disponibile...
inserito il 02/11/2009  da tonicarbone - visualizzazioni: 3957
NOTTE BIANCA CATANIA 2009 FRANCESCO CAFISO DINO RUBINO SCUCCESS
nessuna descrizione disponibile...
inserito il 02/11/2009  da tonicarbone - visualizzazioni: 4070
ALBERTA BRAVO CAFE E FRANCESCO 092FRANCESCO CAFISO THE GENIOUS!!!|!BOLOGNA OTTOBRE 2009
20 e 21 ottobre Bologna al Bravo Caffè Francesco Cafiso THE GENIUS !!!! grazie di darci una emozione che dai tempi di Coltraine o dei grandissimi...
inserito il 22/10/2009  da albertantonia - visualizzazioni: 4312
Gallarate Jazz Festival 2009 - Francesco Cafiso parte 1
Prima parte dell'intervento di Francesco Cafiso al Gallarate Jazz Festival 2009Leggi articolo:http://www.portaleassesempione.it/cultura/4580-g...
inserito il 12/10/2009  da Assesempione - visualizzazioni: 4229
Cafiso & Rubino in Concerto a Sant'Agata M.
Sant'Agata Militello (Me) - Nell'incantevole scenario del "Castello Gallego", Francesco Cafiso, il talento più recente ...
inserito il 25/07/2009  da cirosca3 - visualizzazioni: 3771
il moro cava de' tirreni-FRANCESCO CAFISO,DINO RUBINO,ALDO VIGORITO E AMEDEO ARIANO
Francesco Cafiso, Dario Rubino, Amedeo Ariano, Aldo VigoritoConcerto solo su prenotazione onlinePrenotazioni online chiuse. Telefonare al moro per inf...
inserito il 28/06/2009  da elchimico - visualizzazioni: 3810
Stefano Bollani & Enrico Rava @ Umbria Jazz Winter 2008
Stefano Bollani & Enrico Rava @ Umbria Jazz Winter 2008...
inserito il 03/01/2009  da umbriajazz2008 - visualizzazioni: 4338
Joe Locke Quartet @ Umbria Jazz Winter 2008
Joe Locke Quartet @ Umbria Jazz Winter 2008...
inserito il 02/01/2009  da umbriajazz2008 - visualizzazioni: 3575
Enrico Rava conferenza stampa
Enrico Rava...
inserito il 27/11/2008  da hornitos75 - visualizzazioni: 5146
Bill Stewart with John Scofield - 11/2005
Fantastic drummer with an excellent trio...
inserito il 04/10/2008  da krstnyotec - visualizzazioni: 4359
Joe Henderson & John Scofield - Summertime (1 of 2) 1998
Bern 1998 Switzerland. Joe Henderson - tenor; John Scofield - guitar; Conrad Herwig - trombone; Tommy Flanagan - piano; Georg Mraz - bass; Bill Stewar...
inserito il 12/09/2008  da bobjazz11 - visualizzazioni: 4125
Joe Henderson & John Scofield - Summertime (2 of 2) 1998
Bern 1998 Switzerland. Joe Henderson - tenor; John Scofield - guitar; Conrad Herwig - trombone; Tommy Flanagan - piano; Georg Mraz - bass; Bill Stewar...
inserito il 12/09/2008  da bobjazz11 - visualizzazioni: 4794
Miles Davis & John Scofield
http://worldmusicstore.com.au Purchase this DVD by clicking above:...
inserito il 13/07/2007  da ozmusicshop - visualizzazioni: 5193


Invia un commento


© 2000 - 2024 Tutto il materiale pubblicato su Jazzitalia è di esclusiva proprietà dell'autore ed è coperto da Copyright internazionale, pertanto non è consentito alcun utilizzo che non sia preventivamente concordato con chi ne detiene i diritti.


Questa pagina è stata visitata 7.700 volte
Data pubblicazione: 05/03/2006

Bookmark and Share



Home |  Articoli |  Comunicati |  Io C'ero |  Recensioni |  Eventi |  Lezioni |  Gallery |  Annunci
Artisti |  Saranno Famosi |  Newsletter |  Forum |  Cerca |  Links | Sondaggio |  Cont@tti