"Finché cerca, l'uomo è esposto all'errore"
Johann Wolfgang von Goethe
In seguito ad un attento riascolto del CD "Tea For Two" pubblicato dalla
"Moon Records" nel 1990
(1), da cui ho tratto il brano Fly Me
To The Moon oggetto di alcuni miei precedenti lavori
dedicati all'uso del "suono soffiato" da parte di
Anita O'Day (2), ho rilevato
la presenza di un errore nella datazione dei brani.
Nel CD da me preso in esame, infatti, i brani sono suddivisi
in due gruppi catalogati come facenti parte di due differenti concerti. Uno svoltosi
a Newport (USA) nel luglio del 1958
(3) l'altro a "Juan les Pins", Antibes,
nel luglio del 1966
(4).
In realtà i brani che, nel CD, vengono fatti appartenere al gruppo di brani registrati
durante il concerto tenutosi a Newport nel '58 e che sono contrassegnati da un quadrato
()
sono stati, invece, registrati durante il concerto tenutosi ad Antibes nel
'66. Mentre quelli che, nel CD, vengono fatti
appartenere al gruppo di brani registrati durante il concerto tenutosi ad Antibes
nel '66 e che sono contrassegnati da un asterisco
(*) sono stati, invece, registrati durante il Newport Jazz Festival del '58.
In altre parole, sul CD, le date dei due concerti risultano invertite.
Da questa inversione di date ne consegue che i due brani Fly Me To The Moon
e Sweet Georgia Brown da me principalmente presi in esame nel corso
della mia ricerca non solo non fanno parte dello stesso concerto, così come avevo
ipotizzato basandomi sui dati riportati sul CD e su quelli relativi alle video-registrazioni
presenti nel sito ufficiale di
Anita O'Day, ma corrispondono a periodi molto distanti tra loro
e soprattutto a momenti molto significativi nella vita della cantante. Elementi
questi che potrebbero, quindi, andare a giustificare la differenza nella modalità
di emissione che ho riscontrato in
Anita O'Day durante l'esecuzione di questi due brani.
Differenza che, tra l'altro, già durante la scrittura di un mio precedente articolo
(5) mi aveva dato modo di sospettare se non
che i due brani appartenessero a due concerti diversi quanto meno che essi fossero
stati eseguiti in due momenti distinti della serata.
Ma come è nato in me il primo sospetto e come sono arrivata a prendere atto dell'inversione.
Come dicevo prima, già in un mio precedente articolo (6)
avevo riscontrato, in
Anita O'Day, una differenza nella modalità di emissione durante
l'esecuzione dei due brani Sweet Georgia Brown e Fly Me To The
Moon. Tuttavia, basandomi sulle date riportate sul
CD e su quelle relative ai video pubblicati sul sito ufficiale della O'Day, avevo
considerato i due brani far parte dello stesso concerto quello cioè tenutosi durante
il Newport Jazz Festival del 1958. Avevo, pertanto, attribuito la causa di questa
diversità di emissione, durante l'esecuzione dei due brani, ad un comportamento
vocale scorretto di tipo ipercinetico assunto dalla cantante durante la prima parte
del concerto (7).
Molto tempo dopo, tuttavia, riascoltando il brano They Can't Take That Away
From Me, che nel CD viene fatto appartenere al gruppo di brani registrati
durante il concerto tenutosi a Newport nel '58, mi sono accorta che, conclusa l'esecuzione
del brano, la O'Day, presentando il brano successivo Tea For Two,
sottolineava come una versione di questo stesso brano era stata registrata durante
il Newport Jazz Festival del '58 e resa famosa dal documentario "Jazz On A Summer's
Day" girato in occasione di questo Festival (8).
Quindi il Tea For Two di cui sto parlando e che nel CD è incluso nel
gruppo di brani registrati durante il concerto svoltosi a Newport nel '58, in realtà
non poteva assolutamente essere stato registrato durante questo concerto. Pertanto
le informazioni riportate sul CD, almeno per quanto riguarda questo brano e il
They Can't Take That Away From Me cui accennavo prima, erano errate.
Tutto questo mi ha portato a riascoltare con più attenzione l'altro Tea For
Two quello che nel CD viene fatto appartenere al gruppo di brani registrati
ad Antibes nel '66 dandomi dunque l'opportunità
di prendere atto che tale brano corrispondeva, in realtà, a quello presente nel
documentario "Jazz On A Summer's Day" del cui DVD ero riuscita, finalmente,
ad entrare in possesso.
Il mio errore era stato quello di posticipare l'analisi di questo brano in quanto
catalogato nel gruppo di brani registrati durante il concerto tenutosi ad Antibes
nel '66 data che andava di molto oltre il periodo
da me analizzato. Ne avevo pertanto fatto un ascolto superficiale, fidandomi delle
date riportate sul CD, per rimandarne l'analisi, come ho detto precedentemente,
ad un periodo successivo quando avrei dovuto analizzare i brani registrati dalla
O'Day dopo il '58. La mia attenzione si era, dunque, concentrata sulla video-registrazione
di questo brano di cui era presente una versione sul sito ufficiale di
Anita O'Day. Il mio orecchio, tuttavia, allora ancora molto inesperto
non era stato in grado di riconoscere che il brano sul CD corrispondeva a quello
del video da me analizzato.
A questo punto, una volta ipotizzato che la datazione dei brani sul CD in questione
era parzialmente errata mi sono posta come obiettivo quello di stabilire quale dei
brani in esso contenuti appartenesse al gruppo di quelli registrati durante il Newport
Jazz Festival del 1958 e quale di essi, invece, appartenesse al gruppo dei brani
registrati durante il concerto svoltosi ad Antibes nel
'66.
Cominciamo col dire che nel CD sono presenti 16 brani che si susseguono nel seguente
ordine (9):
1. Rock And Roll Blues*
2. 'S Wonderful*
3. They Can't Take That Away From Me*
4. Have You Met Miss Jones?*
5. Sweet Georgia Brown*
6. Four (non è presente l'asterisco sul CD)
7. Tea For Two*
8. Have You Met Miss Jones?*
9. Honeysuckle Rose*
10. The Varsity Drag*
11. Jordur
12. Let's Fall In Lover
13. Fly Me To The Moonr
14. 'S Wonderfulr
15. They Can't Take That Away From Mer
16. Tea For Twor
Inoltre, come dicevo prima, nel CD è segnalato che i brani contrassegnati dall'asterisco
(*) sono stati registrati durante un concerto tenutosi a "Juan les Pins", Antibes,
nel luglio del 1966 mentre quelli contrassegnati
dal quadrato (r) sono stati registrati durante il Newport Jazz Festival, tenutosi
a Newport (USA) il 7 luglio del 1958.
Dicevo precedentemente che ho preso atto dell'inversione delle date dei due concerti
dopo aver ascoltato il brano They Can't Take That Away From Me
che nel CD è contrassegnato dal quadrato (r) e che come tale avrebbe dovuto far
parte del concerto svoltosi a Newport nel '58 informazione che si è tuttavia rivelata
inesatta per una serie di motivi di cui ho già parlato in precedenza. Quindi sia
questo brano che il Tea For Two riportato nella scaletta immediatamente
dopo, così come dicevo prima, sono stati in realtà registrati durante il concerto
tenutosi ad Antibes nel '66.
Ascoltando inoltre l'altro Tea For Two che nel CD è contrassegnato
da un asterisco (*) e che, come tale, avrebbe dovuto far parte del concerto tenutosi
ad Antibes nel '66 ho avuto modo di osservare che si tratta invece del Tea
For Two reso famoso dal documentario "Jazz On A Summer's Day" realizzato
durante il Newport Jazz Festival del 1958.
Quindi prendendo come punto di riferimento i due Tea For Two presenti
sul CD ho rilevato che oltre alle notevoli differenze di emissione riscontrate in
Anita O'Day durante l'esecuzione dei due brani, argomento di cui,
tuttavia, ho già abbondantemente parlato sia nelle lezioni pubblicate su jazzitalia
che nell'articolo pubblicato nel testo di
Franco Fussi
(10) e che sintetizzerei come segue:
· voce pressata… Newport'58 ("Antibes '66" su CD)
· fonastenia vocale… Antibes '66 ("Newport'58" su CD)
sono presenti delle notevoli differenze anche nella qualità della registrazione,
a mio avviso, molto più disturbata durante il concerto tenutosi ad Antibes nel '66
("Newport '58" su CD) rispetto a quello registrato durante Newport Jazz Festival
del 1958 ("Antibes '66" su CD).
Altro elemento di più facile lettura è da considerarsi la presenza dell'uno o dell'altro
musicista durante l'esecuzione dei diversi brani. Come segnalato infatti sul CD
il pianista Jimmy Jones e il bassista Whitey Mitchell hanno accompagnato
la cantante durante l'esecuzione di quei brani che, sempre nel CD, vengono fatti
appartenere al concerto tenutosi ad Antibes nel 1966
("Newport '58" tenendo conto dell'inversione delle date). Mentre il pianista
Tete Montoliu e il bassista Erik Peter hanno accompagnato la O'Day durante
quei brani che, nel CD, vengono fatti appartenere al concerto tenutosi a Newport
(USA) nel luglio del 1958 ("Antibes '66" tenendo conto dell'inversione delle date)
(11).
Per quanto riguarda il batterista John Poole secondo quanto riportato sel
CD avrebbe accompagnato la cantante soltanto durante il concerto tenutosi ad Antibes
nel '66 ("Newport '58" tenendo conto dell'inversione delle date) mentre invece una
serie di elementi confermano che il batterista John Poole accompagna la cantante
in entrambi i concerti.
A proposito del concerto tenutosi a Newport nel '58 ("Antibes '66" sul CD) la cantante
nell'autobiografia sottolinea: "Tra l'altro, era John Poole alla batteria e non
Max Roach come viene solitamente ritenuto" (12).
Inoltre a conclusione del brano Tea For Two eseguito durante questo
stesso concerto il presentatore oltre al nome di
Anita O'Day fa anche i nomi di John Poole, Whitey Mitchel e Jimmy
Jones.
Per quanto riguarda invece il concerto tenutosi ad Antibes nel '66 ("Newport '58"
su CD) durante il brano They Can't Take That Away From Me a cui abbiamo
accennato precedentemente, la cantante presenta non solo il pianista Tete Montoliu
e il bassista Erik Peter ma anche "John". Il nome di "John" viene anche fatto
quando, nel presentare il brano successivo Tea For Two, la cantante
fa un'approssimativa descrizione dell'inizio del brano sottolineando come "John
porterà il tempo per circa 8 battute" (13).
In quest'ultimo brano, inoltre, la cantante esorta John Poole ad iniziare il suo
solo di batteria con un "Go John". Anche in Jordu, brano che,
come i precedenti, nel CD, viene fatto appartenere al gruppo di brani registrati
durante il concerto tenutosi a Newport nel '58 ("Antibes '66, in base all'inversione
delle date dei due concerti), la cantante, nel presentare i musicisti che l'accompagnano,
fa tra gli altri anche il nome di "John". In Let's Fall In Love,
Fly Me To The Moon e in 'S Wonderful
non viene fatto alcun riferimento al batterista John Poole. Ad ogni modo in nessuno
dei brani sopra citati, quelli cioè registrati durante il concerto tenutosi ad Antibes
nel 1966, il nome di John Poole viene fatto
per intero. In tutti i casi riportati infatti la cantante si riferisce al batterista
con un semplice "John"
Ma procediamo con ordine. I primi due brani che analizzeremo sono dunque i due
Tea For Two, rispettivamente quello che nel CD è contrassegnato da
un asterisco (*) e che quindi risulterebbe essere stato eseguito durante il concerto
svoltosi a "Juan les Pins" ad Antibes nel '66 (Newport Jazz Festival '58 in base
all'inversione delle date dei due concerti) e quello che nel CD è contrassegnato
da un quadrato (r) e che quindi risulterebbe essere stato eseguito durante il Newport
Jazz Festival del '58 ("Juan les Pins", Antibes '66 in base all'inversione delle
date dei due concerti).
Nel primo Tea For Two la modalità di emissione vocale usata dalla
cantante risulta essere di tipo ipercinetico (voce pressata) caratteristica che
abbiamo riscontrato in quasi tutti i brani che appartengono al concerto tenutosi
durante il Newport Jazz Festival del '58 ("Antibes '66", su CD).
Ad un attento ascolto è inoltre percepibile l'assenza di quei disturbi nella registrazione
che invece, come avremo modo di vedere, caratterizzano, a mio avviso, tutti i brani
registrati durante il concerto di "Juan les Pins" ad Antibes nel '66 ("Newport'58",
su CD).
In più durante l'esecuzione del brano la O'Day presenta "Mr Jones" prima dell'assolo
di pianoforte mentre, a chiusura del brano, il presentatore oltre ad
Anita O'Day presenta anche John Poole, Whitey Mitchell e Jimmy
Jones. Come riportato nel CD questi musicisti avrebbero accompagnato la cantante
durante il concerto svoltosi a "Juan les Pins" ad Antibes nel '66 (Newport Jazz
Festival '58 in base all'inversione delle date dei due concerti).
Infine ascoltando l'interpretazione così particolare che viene fatta del brano nella
sua parte finale è evidente che ci troviamo di fronte allo stesso brano registrato
nel documentario "Jazz On A Summer's Day", quindi Newport Jazz Festival, 7 luglio
1958 ("Antibes '66" su CD).
Nel secondo Tea For Two invece oltre ai disturbi della registrazione
che, come ho più di una volta sottolineato, ritengo contraddistinguere tutti i brani
registrati durante il concerto di Antibes nel '66 ("Newport '58" su CD) è riscontrabile,
nelle versioni cantate di
Anita O'Day, la presenza di una voce fonastenica che, come dicevo
precedentemente, ritengo caratterizzi tutti i brani eseguiti durante questo concerto.
C'è da dire inoltre che, sempre in questo brano, la O'Day esorta il pianista all'esecuzione
di un altro solo di pianoforte con un "one more Tete" (Tete Montoliu) e che,
come abbiamo detto precedentemente esorta John Poole ad iniziare il suo solo di
batteria con un "Go John". Entrambi questi musicisti, come abbiamo visto, avrebbero
accompagnato infatti la cantante durante il concerto tenutosi ad Antibes nel '66
("Newport '58" su CD).
Nel CD ci sono altri due brani 'S Wonderful e They Can't Take
That Away From Me presenti in entrambi i concerti.
Cominciamo dal They Can't Take That Away From Me registrato
durante il concerto tenutosi ad Antibes nel '66 ("Newport '58" su CD).
I disturbi della registrazione e il tipo di emissione vocale sembrerebbero confermare
l'appartenenza del brano al concerto tenutosi ad Antibes nel '66 ("Newport '58"
su CD).
Inoltre a conclusione del brano la O'Day, dopo avere presentato "Tete, Erik, John"
volendo presentare il brano successivo, Tea For Two, come ho già detto
prima, sottolinea come di questo brano esista già una versione resa famosa dal documentario
"Jazz On A Summer's Day" realizzato durante il concerto tenutosi a Newport nel 1958.
Ne descrive inoltre sommariamente la parte introduttiva che coincide con il
Tea For Two registrato durante il concerto di Antibes nel '66 ("Newport
'58" su CD). Ma di questo ho già parlato precedentemente.
Per quanto riguarda l'altro They Can't Take That Away From Me
quello cioè registrato durante il concerto di Newport nel '58 ("Antibes '66" su
CD) ancora una volta l'assenza dei disturbi nella registrazione e la tipologia vocale
mi fanno pensare che il brano sia stato registrato durante il concerto tenutosi
a Newport nel '58 ("Antibes '66" su CD).
Non è stato fatto il nome di nessun musicista anche se però mi è sembrato di sentire
presentare "Jimmy Jones" alla fine della registrazione.
Per quanto riguarda i "due" 'S Wonderful, invece, quello registrato
durante il Newport Jazz Festival del '58 ("Antibes '66" su CD) così come gli altri
brani appartenenti allo stesso concerto non presenta i disturbi nella registrazione
che è possibile riscontrare invece in quelli registrati durante il concerto tenutosi
ad Antibes nel '66 ("Newport '58" su CD) e che sono presenti nell'altro 'S
Wonderful quello registrato appunto durante il concerto tenutosi ad Antibes
nel '66 ("Newport '58" su CD).
Anche la tipologia vocale, usata dalla cantante, in entrambi i brani va a confermare
quanto detto fino ad ora. In quello registrato durante il concerto di Antibes nel
'66 ("Newport '58" su CD), inoltre, la O'Day presenta il pianista Tete Montoliu
prima del solo di pianoforte.
Il brano Four non presenta né asterisco né quadrato ma per tipologia
vocale e qualità della registrazione lo avvicinerei al Tea For Two
del concerto tenutosi a Newport nel '58 ("Antibes '66" su CD). Concluso il brano,
inoltre, la O'Day presenta come brano finale il Tea For Two di cui
sopra. Per cui fidiamoci di quanto riportato sul CD e facciamolo rientrare nel concerto
tenutosi a Newport nel '58 ("Antibes '66" su CD).
Passiamo adesso a Sweet Georgia Brown che nel CD è contrassegnato
da un asterisco (*) e che quindi risulterebbe essere stato eseguito durante il concerto
tenutosi a "Juan les Pins", Antibes, nel '66 mentre sappiamo, invece, essere stato
eseguito durante il concerto tenutosi a Newport nel '58 in quanto mettendo a confronto
questa registrazione con quella presente nel documentario "Jazz On A Summer's Day"
risulta evidente che si tratta dello stesso brano.
Inoltre notiamo la voce pressata e l'assenza di disturbi nella registrazione.
Altro brano che farei rientrare nel gruppo di brani registrati in questo stesso
concerto è Rock And Roll Blues. Le parole stesse del brano "Rock
and roll of the summer day" o qualcosa di simile potrebbero andare a convalidare
questa tesi.
Inoltre durante il brano la cantante presenta Mr Jones prima del solo di pianoforte
e Mr Mitchell prima del solo di contrabbasso.
Nel CD in questione il brano Sweet Georgia Brown è preceduto, sulla
stessa traccia, dal brano The Varsity Drag. The Varsity Drag
è riportato anche più giù nella scaletta ed è sempre contrassegnato dall'asterisco.
Quindi, secondo le informazioni riportate sul CD, i due brani sarebbero stati registrati
durante lo stesso concerto cioè quello tenutosi ad Antibes nel
1966 ("Newport '58" in base all'inversione delle
date dei due concerti).
Ora, a mio avviso, è molto improbabile, anche se non è una certezza, che in uno
stesso concerto venga eseguito lo stesso brano per due volte a meno che non si tratti
di un bis. Tuttavia, mi ripeto è molto improbabile ma non è una certezza.
Dall'analisi dei due brani è evidente, comunque, che si tratta di due brani diversi
anche se, a mio avviso, si somigliano moltissimo.
Il primo dei due essendo unito a Sweet Georgia Brown è confermato
far parte dello stesso concerto e cioè di quello registrato a Newport nel luglio
del 1958 ("Antibes '66" su CD).
E il secondo?
Nel CD è catalogato anch'esso come far parte del concerto tenutosi a Newport nel
'58 ("Antibes '66" su CD)… è realmente così?
La registrazione risulta lievemente disturbata ma tali disturbi non mi sembrano
essere dello stesso tipo di quelli che caratterizzano le registrazioni dei brani
eseguiti durante il concerto di Antibes nel '66 ("Newport '58" su CD) anche se,
devo riconoscere, non ritengo di avere le competenze per affermarlo.
La voce della O'Day è tuttavia buona e mi farebbe pensare che il brano appartenga
al concerto tenutosi a Newport nel '58 ("Antibes '66" su CD). Anche per quanto riguarda
questo aspetto, tuttavia, percepisco qualche lieve differenza rispetto al
The Varsity Drag che precede lo Sweet Georgia Brown registrato
a Newport durante il concerto del 1958 ("Antibes '66" su CD).
Che faccia parte del gruppo di brani registrati durante il Newport Jazz Festival
del '58 (Antibes '66 su CD) sembra confermato inoltre dalla presenza di Mr Poole
alla batteria e di Mr Jones al pianoforte presentati dalla cantante rispettivamente
a inizio brano e prima del solo di pianoforte.
Ma durante il brano mi sembra che la cantante faccia anche il nome di un certo George…
chi sarà mai…
che si tratti di un altro concerto?
Dovendo tuttavia scegliere tra i due concerti segnalati sul CD opterei per quello
tenutosi a Newport nel luglio del '58 ("Antibes '66" su CD).
ma andiamo avanti…
Sempre nel gruppo di brani registrati durante il Newport Jazz Festival del '58 ("Antibes
'66" su CD) troviamo catalogato per due volte il brano Have You Met Miss Jones?
Anche qui come per The Varsity Drag mi risulta strano che uno stesso
brano venga eseguito per due volte in uno stesso concerto e, ancora di più, che
due brani vengano eseguiti per due volte in uno stesso concerto.
Ho analizzato, dunque, entrambe le versioni per vedere se realmente appartengano
al concerto tenutosi a Newport nel '58 ("Antibes '66"
su CD).
Cominciamo con il secondo dei due brani (il numero 8 nella scaletta).
Per quanto riguarda l'emissione vocale sembrano presenti quei tratti di ipercinesia
fonatoria che ho riscontrato in tutti i brani registrati durante il Newport Jazz
Festival del '58 ("Antibes '66" su CD).
Sono anche assenti quei difetti di registrazione che ho invece riscontrato nei brani
registrati durante il concerto di Antibes nel '66 ("Newport '58" su CD).
Inoltre dopo aver concluso il brano la cantante introduce come brani successivi
Anita e Honeysuckle Rose l'ultimo dei
quali segue effettivamente, nella scaletta riportata sul CD, il brano da me analizzato.
Durante l'Have You Met Miss Jones? prima citato
viene inoltre presentato il bassista Whitey Mitchell che sappiamo aver accompagnato
la cantante nel concerto tenutosi a Newport nel '58 (Antibes '66 su CD).
Anche durante l'esecuzione di Honeysuckle Rose,
viene presentato il bassista Whitey Mitchell questa volta insieme al pianista
Jimmy Jones e al batterista John Poole che, mi ripeto, sappiamo aver accompagnato
la cantante durante il concerto tenutosi a Newport nel '58 ("Antibes '66" su CD).
Sempre in Honeysuckle Rose tra le altre cose
l'emissione vocale risulta di tipo ipercinetico come in tutti i brani registrati
durante il concerto tenutosi a Newport '58 (Antibes '66 su CD).
In base a quanto da me osservato, pertanto, farei rientrare sia l'Have You
Met Miss Jones? prima citato che Honeysuckle Rose
nel gruppo dei brani registrati durante il concerto tenutosi a Newport nel 1958
("Antibes '66" su CD).
Veniamo adesso invece al primo dei due Have You Met Miss Jones?
(il numero 4 nella scaletta).
Per stile non ritengo somigli a nessuno dei due Tea For Two da me
presi, in precedenza, come punto di riferimento. È invece, a mio avviso,
molto simile al The Varsity Drag che troviamo al numero 10 della scaletta
e che, nel CD, viene fatto appartenere al concerto tenutosi ad Antibes nel
1966 ("Newport '58" in base all'inversione delle
date dei due concerti) sulla qualcosa, però, ho espresso già qualche dubbio.
Che facessero parte di un altro concerto?
In entrambi i brani la cantante presenta Mr Poole ma dalla lettura della autobiografia
risulta esserci una stretta amicizia tra la O'Day e il batterista John Poole per
cui ne deduciamo che sia possibilissimo che John Poole abbia accompagnato la cantante
in molti altri concerti oltre ai due qui menzionati (14).
In The Varsity Drag come abbiamo detto precedentemente, però, la cantante
fa anche il nome di Mr Jones e mi sembra faccia anche quello di un certo George.
Devo tuttavia ammettere che per entrambi questi brani continuo ad avere delle perplessità
riguardo alla loro appartenenza all'uno o all'altro dei due concerti. Addirittura,
come dicevo prima, mi verrebbe da ipotizzare che entrambi questi brani facciano
parte di un altro concerto. Cosa che tuttavia non mi sento di affermare con certezza.
Ad ogni modo dovendo scegliere tra le due opzioni offertemi dal CD, sia per tipologia
vocale che per tutto il resto, includerei i due brani nel gruppo di quelli registrati
durante il concerto di Newport nel '58 ("Antibes '66" su CD).
Ma eccomi finalmente arrivati al brano Fly To The Moon brano da cui
ha avuto origine tutta la mia dissertazione.
Ho abbondantemente descritto in una serie di mie lezioni precedenti la differenza
nella qualità di emissione che è possibile riscontrare durante l'esecuzione che
la O'Day fa di questo brano e in quella fatta, invece, dello Sweet Georgia
Brown registrato durante il concerto tenutosi a Newport nel '58 ("Antibes
'66" su CD) (15).
Inoltre, sempre da questo punto di vista, il brano Fly Me To The Moon
presenta delle notevoli affinità con il Tea For Two registrato durante
il concerto di Antibes nel '66 ("Newport '58" su CD).
Da un'analisi del brano risulta evidente anche la presenza di quei disturbi nella
registrazione che ho riscontrato in tutti i brani registrati durante il concerto
tenutosi ad Antibes nel '66 ("Newport '58" su CD).
Per cui mi permetto di includere anche questo brano tra quelli appartenenti a quest'ultimo
concerto.
Tesi questa che mi viene avvalorata anche dalla presenza di "Tete" al pianoforte
e di "Erik" al contrabbasso presentati dalla cantante nel corso del brano prima
dei rispettivi assoli.
Lo stesso dicasi per Let's Fall In Love e per Jordu
anch'essi catalogati, sul CD, nel gruppo di brani registrati a Newport nel '58 ("Antibes
'66" in base all'inversione delle date dei due concerti).
In Jordu tra l'altro la cantante presenta i musicisti "Tete" (Tete
Montoliu), "Erik" (Erik Peter) e "John" che sappiamo hanno accompagnato la cantante
durante il concerto tenutosi ad Antibes nel '66 ("Newport '58" su CD).
Per cui, in conclusione, così come ho segnalato ad inizio lezione, nel CD "Tea
For Two" pubblicato dalla "Moon Records" nel
1990 ci troviamo di fronte ad un errore nella datazione dei brani.
I brani in esso riportati, infatti, vengono suddivisi in due gruppi attribuiti a
due concerti diversi.
Un gruppo viene fatto appartenere ad un concerto tenutosi a Newport nel '58.
L'altro ad un concerto tenutosi ad Antibes nel 1966.
Tuttavia da quanto detto fin qui risulta che i brani che nel CD vengono fatti appartenere
al concerto tenutosi a Newport '58 sono stati in realtà registrati durante il concerto
tenutosi ad Antibes nel '66 e viceversa.
In altre parole tutti i brani che nel CD sono contrassegnati con un asterisco (*)
sono stati registrati durante il concerto tenutosi a Newport nel '58 e non durante
quello tenutosi ad Antibes nel '66 così come riportato sul CD.
Mentre quelli contrassegnati dal quadrato (r) sono stati registrati durante il concerto
tenutosi ad Antibes nel '66 e non durante il Newport Jazz Festival del '58 così
come invece è riportato sul CD.
Qualche dubbio su Have You Met Miss Jones? (al
numero 4 nella scaletta) e The Varsity Drag (al numero 10 nella scaletta)
che non sono così sicura siano stati registrati durante il concerto tenutosi a Newport
nel '58 ("Antibes '66" su CD) anche se non lo escludo categoricamente.
Altra inesattezza, è che ad accompagnare la cantante durante il concerto tenutosi
ad Antibes nel '66 ("Newport '58" su CD) è il batterista John Poole e non Billy
Brooks così come invece è riportato sul CD.
Quindi Fly To The Moon non rientra nel gruppo dei brani registrati
durante il concerto tenutosi a Newport nel '58 ("Antibes '66" su CD), come avevo
supposto basandomi sulle informazioni riportate sul CD, ma in quelli registrati
durante il concerto di Antibes nel '66 ("Newport '58" su CD).
Stiamo parlando dunque di una distanza di tempo di ben otto anni… decisamente non
poco!
Oltretutto è nell'aprile del '66 che la cantante avrà uno shock da overdose che
la porterà quasi sull'orlo del decesso così come da lei stessa riportato nell'autobiografia
(16).
Elemento questo che potrebbe spiegare il perché della fanastenia riscontrata nelle
esecuzioni vocali della O'Day durante il concerto tenutosi ad Antibes nel '66 ("Newport
'58" su CD).
Quindi a questo punto la fonastenia riscontrata in
Anita O'Day durante l'esecuzione di Fly Me To The Moon
non è più possibile farla risalire ad un comportamento vocale di tipo ipercinetico
agito dalla cantante durante l'esecuzione dei brani eseguiti in una parte precedente
del concerto. Brani tra cui avevo fatto rientrare Sweet Georgia Brown
che allora pensavo facesse parte dello stesso concerto. Più probabilmente la voce
fonastenica di
Anita O'Day deve invece essere fatta risalire ad una condizione
di debilitazione fisica più generale in cui la O'Day si trovava in quello specifico
periodo di vita.
A questo punto mi chiedo se resta invece valida la possibilità che il comportamento
vocale scorretto abbia causato le problematiche in questione a distanza di tempo
ma per affermare questa tesi devo prima analizzare tutti i brani a mia disposizione,
registrati dalla cantante, tra il 1958 e il 1966.
Nel complesso dunque tutto quanto ho detto fino ad ora nel corso delle diverse lezioni
o articoli da me dedicati all'argomento (17)
resta valido ad eccezione della
relazione causa-effetto tra l'ipercinesia riscontrata durante l'esecuzione di
Sweet Georgia Brown e la fonastenia riscontrata in Fly Me To The
Moon e a questo punto possiamo affermare durante tutto
il concerto di Antibes.
Quanto detto fin qui non va tuttavia ad invalideare la possibilità dell'esistenza
di una relazione causa-effetto tra un comportamento vocale di tipo ipercinetico
e una voce fonastenica ovemai si dovesse presentare nell'ambito di uno stesso concerto
(18).
Ma per oggi mi fermerei qui proponendomi di sviluppare tale argomento in una lezione
successiva.
NOTE:
(1) "Tea For Two", Moon CD: MCD 023-2, 1990. "Anita O'Day - Tea For Two CD",
http://www.cduniverse.com/productinfo.asp?pid=1052845&cart=1252921290
(2) Sandra Evangelisti, "La voce nel jazz: tra fisiologia e patologia",
http://www.jazzitalia.net/lezioni/sandraevangelisti/se2_lezione2.asp;
Sandra Evangelisti, "Ascolto funzionale e ascolto estetico: quando la necessità
spiega lo stile",
http://www.jazzitalia.net/lezioni/sandraevangelisti/se2_lezione3.asp;
Sandra Evangelisti, "Tra ascolto funzionale e ascolto estetico: può ‘la necessità
spiegare lo stile'?", in Franco Fussi (a cura di), La voce del cantante, Torino:
Omega Edizioni, volume V, 2009, pp. 333-349.
(3) "Newport Jazz Festival",
http://en.wikipedia.org/wiki/Newport_Jazz_Festival
(4) "Antibes – Juan-les-Pins: 50 anni di jazz",
http://viaggi.lastampa.it/articolo/antibes-juan-les-pins-50-anni-di-jazz
(5) Sandra Evangelisti, "Tra ascolto funzionale e ascolto estetico: può ‘la necessità
spiegare lo stile'?", in Franco Fussi (a cura di), op.cit., volume V, 2009, pp.
333-349.
(6) ibid., pp. 333-349.
(7) ibid., pp. 333-349.
(8) "Jazz on a Summer's Day",http://en.wikipedia.org/wiki/Jazz_on_a_Summer's_Day;
"Jazz on a Summer's Day",http://italia.allaboutjazz.com/reviews/r0202_101_it.htm
(9) "Anita O'Day - Tea For Two CD",
http://www.cduniverse.com/productinfo.asp?pid=1052845&cart=1252921290
(10) Sandra Evangelisti, "La voce nel jazz: tra fisiologia e patologia", op.cit.,
lezione 2; Sandra Evangelisti, "Ascolto funzionale e ascolto estetico: quando la
necessità spiega lo stile", op.cit., lezione 3; Sandra Evangelisti, "Tra ascolto
funzionale e ascolto estetico: può ‘la necessità spiegare lo stile'?", in Franco
Fussi (a cura di), op.cit., volume V, 2009, pp. 333-349.
(11)
ON * TRACKS:
Anita O'Day - Vocal
Jimmy Jones - Piano
Whitey Mitchell - Bass
John Poole - Drums
TRACKS *
Recorded at "Juan les Pins", Antibes, July 1966.
ON
TRACKS:
Anita O'Day - Vocal
Tete Montoliu - Piano
Erik Peter - Bass
Billy Brooks - Drums
TRACKS
Recorded at Newport Jazz Festival, July 7, 1958.
(12) "Incidentally, it was John Poole on drums, not Max Roach as is usually assumed",
Anita O'Day, George Eells, High Times, Hard Times, New York: Limelight Editions,
2007 (1981), p. 243.
(13) "John will take the tempo for about eight bars"
(14) Anita O'Day, George Eells, op. cit., 2007 (1981), pp. 376.
(15) Sandra Evangelisti, "La voce nel jazz: tra fisiologia e patologia", op.cit.,
lezione 2; Sandra Evangelisti, "Ascolto funzionale e ascolto estetico: quando la
necessità spiega lo stile", op.cit., lezione 3; Sandra Evangelisti, "Tra ascolto
funzionale e ascolto estetico: può ‘la necessità spiegare lo stile'?", in Franco
Fussi (a cura di), op.cit., volume V, 2009, pp. 333-349.
(16) Anita O'Day, George Eells, op.cit., 2007 (1981), pp. 376.
(17) Sandra Evangelisti, "La voce nel jazz: tra fisiologia e patologia", op.cit.,
lezione 2; Sandra Evangelisti, "Ascolto funzionale e ascolto estetico: quando la
necessità spiega lo stile", op.cit., lezione 3; Sandra Evangelisti, "Tra ascolto
funzionale e ascolto estetico: può ‘la necessità spiegare lo stile'?", in Franco
Fussi (a cura di), op.cit., volume V, 2009, pp. 333-349.
(18) Sandra Evangelisti, "Tra ascolto funzionale e ascolto estetico: può ‘la necessità
spiegare lo stile'?", in Franco Fussi (a cura di), op.cit., volume V, 2009, pp.
333-349.
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Data pubblicazione: 08/12/2011
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