Francesco Cafiso e Dino Rubino aprono la
stagione 2009 di The entertainer
domenica 8 febbraio 2009 - Teatro Garibaldi, Modica
di Giuseppe Mavilla
foto DocStudio.it
Chi poteva esimersi dall'essere presente domenica 8 febbraio al teatro
Garibaldi di Modica per l'evento di apertura della stagione
2009 di The entertainer, che ha avuto
come protagonista l'oramai ex enfant prodige del jazz italiano,
Francesco
Cafiso, tanto noto in America da essere stato chiamato da Wynton
Marsalis a partecipare al concerto che ha accompagnato l'insediamento del Presidente
Obama alla Casa Bianca?
Innumerevoli le richieste pervenute all'organizzazione
con in testa il Direttore Artistico della manifestazione, Mariolina Marino
che, anche quest'anno – imperterrita - è riuscita a stilare un programma vario e
articolato. Ed ecco che è stato necessario replicare il concerto il successivo lunedì,
perché in tanti hanno voluto ascoltare il ragazzo prodigio con affianco un' altra
giovane certezza del jazz italiano: il pianista
Dino Rubino
che, per la verità, suona anche la tromba ma in questa occasione si è esibito solo
al pianoforte assecondando un
Cafiso
che sul palco esibisce il portamento di un musicista navigato e ancora inebriato
dalla recente trasferta negli Stati Uniti.
Il sassofonista è certamente maturato rispetto alle precedenti occasioni
in cui l'avevamo ascoltato. Ha interpretato alcuni standard immortali della storia
del jazz inframmezzandoli con brani di sua composizioni che dimostrano quanto egli
avverta la necessità di esprimere anche qualcosa di se stesso attraverso la sua
scrittura. E' un aspetto che fa ben sperare per il suo futuro e sul quale il musicista
deve concentrarsi non poco evitando che la sua giovane età illuda prima lui e poi
il suo pubblico. Francesco è stato fino a qualche tempo fa ammirato come un fenomeno
ma adesso deve dimostrare qualcosa di più, ora c'è bisogno di scrollarsi di dosso
questa immagine e rivelarsi come un vero musicista. Il suo linguaggio jazzistico
impregnato di mainstream e be boop ha evidenziato, in questa occasione, una esposizione
esemplare dei temi ma è apparso debole nelle parti riservate all'improvvisazione
in cui
Cafiso è scivolato spesso in un fraseggio più virtuoso che sostanziale.
C'è poi da sottolineare il ruolo di secondo piano in cui si è mosso
Dino Rubino,
musicista che pur esibendo doti di raffinatezza e sensibilità musicale notevoli
è sembrato un po' troppo relegato al ruolo di supporto.
E' venuta meno l'imprevedibilità, i "fuori programma" che sono l'inusitato
e il non previsto in un concerto jazz. Non sono però mancati i momenti intensi e
lirici che hanno una volta di più confermato quanto sia grande il talento di questo
ragazzo. Un musicista che ha il jazz dentro la sua anima di artista, che vive emotivamente
la musica che suona e lo dimostra nell'esecuzione dell'iniziale
Poinciana, che ammalia subito gli intervenuti.
Arrivano poi una dopo l'altra alcune sue composizioni:
King Arthur, Beautiful love
e l'ispiratissima Inviolable beauty
prima di ritornare agli standard con l'immortale Angelica
del grande Duke Ellington mentre si avvicina la conclusione del concerto.
Verranno richiamati sul palco per ben due volte e regaleranno al pubblico
entusiasta Georgia On My Mind e
My Funny Valentine, e abbandoneranno
la ribalta tra gli applausi scroscianti mentre le luci torneranno ad illuminare
i volti di chi per una sera ha scoperto il jazz e se ne sarà anche innamorato grazie
a due fratelli di musica come amano definirsi
Francesco
Cafiso e
Dino Rubino.
16/07/2011 | Vittoria Jazz Festival - Music & Cerasuolo Wine: "Alla quarta edizione, il festival di Vittoria si conferma come uno dei più importanti eventi musicali organizzati sul territorio siciliano. La formula prescelta dal direttore artistico è quella di dilatare nel tempo gli incontri musicali, concentrandoli in quattro fine settimana della tarda primavera, valorizzando uno dei quartieri più suggestivi della città, la restaurata Piazza Enriquez, e coinvolgendo, grazie a concerti e jam session notturne, una quantità di pubblico davvero rilevante, composto in parte da giovani e giovanissimi, portatori di un entusiasmo che fa davvero ben sperare sul futuro del jazz, almeno in questa parte della Sicilia." (Vincenzo Fugaldi) |
|
Inserisci un commento
© 2000 - 2024 Tutto il materiale pubblicato su Jazzitalia è di esclusiva proprietà dell'autore ed è coperto da Copyright internazionale, pertanto non è consentito alcun utilizzo che non sia preventivamente concordato con chi ne detiene i diritti.
|
Questa pagina è stata visitata 6.132 volte
Data pubblicazione: 13/04/2009
|
|