"Waiting
for…" nasce
fondamentalmente da considerazioni profondamente intime, da personali
riflessioni su quelli che sono i molteplici aspetti dei rapporti umani, da stati
d'animo e sensazioni, a volte difficilmente descrivibili con le parole, che si
provano quando si divide la propria esistenza tra luoghi, fatti e persone reali
ed un mondo immaginario. Tutto ciò, insieme ad una forte esigenza di libertà
stilistica e di interpretazione, ha fatto sì che la composizione si accostasse
spontaneamente ad una soggettiva sintesi di suoni, ritmi e colori, pur restando
l'intera rappresentazione musicale nell'orbita del linguaggio del jazz e
dell'improvvisazione.
"Waiting for…"
è inoltre il risultato del coinvolgimento emotivo e della partecipazione sentita
e creativa dei musicisti che mi hanno così aiutato nella realizzazione di questo
progetto ed ai quali va tutta la mia gratitudine.
"Waiting for…"
è...l'attesa che i moontrappers diventino realtà ed è dedicato perciò a
tutti coloro che mi sono vicini musicalmente ed affettivamente.
Fax: +39 02 98243168
Waiting For...
Articolo tratto dal n° 66
maggio 2002 di AXE
- Periodico per chitarristi
Si ringrazia la Edizioni PALOMINO per la gentile concessione
fai click
qui
per leggere l'intervista a Nico Stufano |
È un periodo fecondo per i prestigiosi chitarristi che
onorano le pagine di Axe con
i loro contributi: su queste pagine si sono avvicendate, nell'ultimo anno, le
recensioni dei dischi di Lello Panico e i suoi Blue Messengers
(Blues To Gray), del CD solista di Salvatore Russo e, recentissimamente,
della nuova fatica di William Stravato (Cybertones). Mentre è già sulla nostra scrivania
l'ultimo lavoro di Carlo Pasceri, mentre siamo in attesa dei lavori di Alessandro Benvenuti e dei Virtual Dream di Fabio Ceffone, ecco giungere nella nostra
frizzante redazione questo
Waiting For..., disco
con cui Nico Stufano soddisfa l'attesa di coloro che avevano amato l'ottimo
Trace Of Jazz. I compagni d'avventura del
curatore di Improvvisasky sono Paolo Romano al basso elettrico, Maurizio Quintavalle
a quello acustico, Mario Rosini a tastiere e voce,
Mimmo Campanale alla batteria e
Massimo Stano alla programmazione: ma
non dimentichiamo l'ospite d'onore, nella personcina
di Demetrio Stufano, figlio di Nico nonché rapper
precoce!
Il disco apre con
Secret Mirror e Nico che snocciola una serie di accordi colorati da un chorus
spazioso; i voicing sono tanti, le tonalità si
avvicendano senza sosta, ma, tramite la musicalità di Stufano, i cambi
camminano morbidamente legati da una lirica melodicità.
È questo uno dei tratti che si rendono evidenti a un
primo ascolto di Waiting For...: l'elaborazione dei procedimenti compositivi e
improvvisativi non va mai contro la logica, e la bellezza, del
discorso musicale: è ciò che accade, tornando a
Secret Mirror,
nella prima sortita solistica del chitarrista, che, viaggiando sulla
tastiera con fraseggio legatissimo (tecnicamente e musicalmente), ci immerge in
quegli sheet of sound resi famosi da John Coltrane e dai suoi seguaci.
Ma, come dicevamo, l'arditezza delle dissonanze, i passaggi outside e le corse sassofonistiche sono resi con grande cantabilità, tramite le
puntualissime risoluzioni e la perfetta aderenza al discorso armonico. In più, l'interylay fra Nico e i suoi comprimari è tale da non
far credere che gli assoli
siano stati registrati in un secondo momento.
Il secondo brano,
Pandi
(vezzeggiativo di... pandiatonia?) apre anch'esso
con accordi che tessono la trama delle successive improvvisazioni:
nell'esempio 1, notiamo un voicing che, trasportato
sullo stesso set di corde, si trasforma di volta in volta in Lamagg13, Lam11 e
Lamagg7#11, col pedale superiore del mi a vuoto.
Audio
Con
Forever, Stufano posa l'elettrica e si affida alle corde in nylon, in una ballad che ricorda certe atmosfere del Pat
Metheny acustico, affidando un bell'assolo
al contrabbasso di Maurizio Quintavalle.
Torniamo elettrici con
Without Start, ove,
a un certo punto, Nico sfodera un fraseggio outside mozzafiato che abbiamo
(faticosamente) trascritto nell'esempio 2. Ci si muove intorno a un Lab
lidio e il
nostro egregio collaboratore elabora uno spunto tratto dalla scala
tono-semitono di LAb, portandolo a... estreme conseguenze!
Audio
Atmosfere completamente diverse per
l'affascinante Waiting For Summer: dopo l'apertura con gli accordi mostrati
nell'esempio 3, ecco un bellissimo tema esposto dalla
chitarra (esempio 4), all'unisono con la tastiera, con suono pulito e sensibili bending;
il brano viene poi ulteriormente
impreziosito da una sortita di Mario Rosini, con
delle mirabili linee all'unisono fra voce e tastiera.
Audio
Audio
Dopo aver dato spazio ai suoi compagni, Nico torna alle corde di nylon, stupendoci
con la sua abilità di plettratore, con
Moontrappers,
fra sofisticate armonie nelle quali si coglie un certo respiro italico.
Ma ecco
Koi Koi, traccia
dedicata al giovanissimo Demetrio, ospite per un audace mini-rap:
notiamo nell'esempio 5 come il piccolo performer
abbia ereditato il gusto per l'outside, aprendo
la sua improvvisazione con un inaspettato fa (9a minore di Mi) e rinforzando la tensione con l'intervallo di tritono
la - mib: non solo, ma
dopo un salto d'ottava e un'altro indugiare sul fa, lo speri colato vocalist
ha l'ardire di risolvere sul si (5a di Mi) con un altro salto di tritono, invocando allo stesso tempo il genitore (ba-bo)!
Audio
Fra le tracce restanti, segnaliamo un altro bell'assolo
di piano in Flying Over The Coast
e il duetto chitarra e batteria all'inizio di
The
Last Room, con Stufano che, assecondato dagli
accenti e le suddivisioni
di Mimmo Campanale, vola e corre fra le note con una
libertà da fare invidia a qualsiasi sassofonista: ragazzi, se aspettavate il
disco di un grande improvvisatore, l'attesa è finita!
Maurizio Parri
www.axemagazine.com
AXE è una pubblicazione
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V. Giovanni Dominici, 6
00165 - Roma
Tel/fax 06-39387272
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Data pubblicazione: 24/05/2002
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