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E' il jazz la fonte dell'eterna giovinezza
Massimiliano Cerreto per
Jazzitalia
La fonte dell'eterna giovinezza esiste! Lo testimonia Roy Haynes
(79 anni!), il leggendario batterista di Boston che, forse come nessun altro, può vantare di aver suonato con i più grandi nomi del jazz; da Louis Armstrong, a Charlie Parker, da Thelonious Monk a John Coltrane sino ad arrivare a Chick Corea e Pat Metheny, e molti altri.
Ascoltando "Fountain of Youth", il suo ultimo
disco interamente registrato dal vivo in occasione di due spettacoli tenutisi
nel dicembre del 2002 al Birdland di
New York, si ha la sensazione che Roy Haynes, oltre alla sua
incontenibile energia, non abbia per nulla perso la voglia d'incantare il
proprio pubblico. E, del resto, il suo stile, quello che egli stesso definisce
hard swing, è anche questo. Impossibile allora, data anche la grandezza
del personaggio, non ammettere che "Fountain of Youth" sia un disco con
una fortissima impronta batteristica. Eppure l'istrionismo di quel genio
ribelle di Roy Haynes non deve fare dimenticare quello che è il
vero punto di forza dell'album ossia la straordinarietà dei brani in esso
raccolti.
In "Fountain of Youth"
troviamo, ad esempio, ben tre composizioni di Thelonious Monk:
la sincopata Trinkle
tinkle che, aldilà dei
pur ottimi soli di Roy Haynes e Marcus
Strickland, regge quasi interamente sul talento pianistico di
Martin Bejerano; la delicatissima ballad Ask me Why in cui invece domina la "sezione fiati"
e si sottolinea il raffinato solo del contrabbassista John
Sullivan; e Green chimneys il cui finale è lasciato alle (apparenti) improvvisazioni del già citato
Martin Bejerano.
La verità
è che i brani di "Fountain of Youth" possono essere paragonati ai capitoli di un
romanzo, ad una sorta d'immaginaria autobiografia dello stesso Roy
Haynes in cui sono citati i nomi degli amici più cari. Non stupisce
quindi la presenza di uno standard raramente interpretato quale Butch and Butch di Oliver Nelson (tratto dal disco "The Blues
and The Abstract Truth" - Nda) né la presenza di Question And Answer (tratto dall'omonimo disco) di Pat
Metheny.
Una curiosità:
l'ultima esibizione si chiude con queste parole di Haynes: «See you nex
time!» E non è soltanto ottimismo, ma la magia del
jazz.