Jazzitalia - Io C'ero: Marcello Rosa & Bepi d'Amato Jazz Heritage: le strade maestre del jazz italiano
versione italiana english version
 
NEWS
Bookmark and Share Jazzitalia Facebook Page Jazzitalia Twitter Page Feed RSS by Jazzitalia - Comunicati Feed RSS by Jazzitalia - Agenda delle novit�

Marcello Rosa & Bepi d'Amato Jazz Heritage: le strade maestre del jazz italiano
Stregata la platea del comunale di Mercato S. Severino dal quintetto del trombonista
di Olga Chieffi
15 febbraio 2008
foto di Francesco Truono

"Le cose che ascoltate provengono dallo strumento di un uomo, - affermava Charlie Parker - sono esperienze: il bel tempo, la vista di una montagna, un bel respiro d'aria fresca. La musica è questo: la tua esperienza, i tuoi pensieri, la tua saggezza. Se non la vivi, non verrà fuori dal tuo strumento". E' questa la lezione che ci ha trasmesso il quintetto di Marcello Rosa e Bepi D'amato, ospiti del secondo appuntamento della rassegna "Jazz ed oltre….dal vivo!", fiore all'occhiello della programmazione del teatro Comunale di Mercato S.Severino, che tra un aneddoto e un brano, ci hanno raccontato un pezzo importante della storia del nostro jazz, omaggiando Romano Mussolini e i tempi in cui si scorrazzava su di un furgone rappezzato, senza tregua dalle Alpi alla Sicilia.



L
a maggior parte del numeroso pubblico presente in sala era accorsa attirata dalla virtuosa coulisse di Rosa, ma ha scoperto un meraviglioso clarinettista quale è Bepi D'amato. Il musicista pescarese si è posto, in questa occasione, sulle tracce del clarinetto di Tony Scott, sprigionando energia, pathos, sensualità, forse sessualità da quel "cannello di liquirizia", rassomigliante al bastone di un capobanda specializzato in funerali, lì a New Orleans. Con loro hanno condiviso il palco l'esperto Giorgio Rosciglione, un contrabbasso fluido, un caleidoscopio di proposte diverse, che ha visto emergere in deliziose miniature e Roberto Pistolesi, una batteria fatta di solido accompagnamento allo hi-hat, ornato da breaks ridotti a semplici punteggiature dallo stile d'eccezionale finezza, in cui la qualità dei timbri, l'aspetto melodico delle strutture di supporto e la ricettività del lavoro dei compagni danno piacere tanto a chi ascolta quanto a chi suona con lui nonchè Giorgio Cuscito, un pianoforte senza ombre il suo, sempre sorretto da una indiscussa, incredibile vitalità, il cui segreto è racchiuso nella sua profonda cultura musicale che gli permette di giocare tra epoche e stili differenti, a cui ha accoppiato un raffinato sax-tenore, eclettico, accattivante ed energico.

L' "heritage" del quintetto ha rivelato al pubblico "Margie", conosciuta al grande pubblico grazie al film Bix, seguito da "Struttin' with Some Barbecue", uno dei pochi brani firmati da Louis Armstrong, in stile Hot Five, con Bepi D'amato ad incantare la platea con il registro chalumeau, e con un'introduzione evocante "Night in Tunisia", prima di far entrare una "Creole Queen", sognata e schizzata da Marcello Rosa. Il primo omaggio a Romano Mussolini avviene sulle note di "Must go on": il jazz ha le sue radici nel blues e una "heritage" non può non alludere costantemente ai suoi colori, ai suoi fraseggi alle sue modulazioni, senza però mai rimanerne prigioniero. Georgia Riff, un brano sulle armonie di "Sweet Georgia Brown", dove a far la parte del leone è stato il clarinetto di Bepi D'amato, che ha ricordato il violinista amico di Bix, Joe Venuti, che in Italia ha suonato anche con Lino Patruno. Un clarinetto virtuoso in tutte le ottave e che vola altissimo sulle note fuori registro, sempre pulitissime come la tromba "ducale" Cat Anderson. E' il momento dei soli e Bepi D'amato ci regala uno splendido tributo ad Ellington e al suo alter ego Billy Strayhorn, con un'inedita "Chelsea Bridge", in cui ha tentato di avvicinare lo stile del sax alto di Johnny Hodges, il suo indescrivibile "scooped pitch". Poi Isfahan, il brano più celebre della Far East Suite. Il solo di Marcello Rosa è avvenuto su di una rivisitazione di Lover Man, che è divenuto "Moon Ravel", un chiaro di luna di sapore impressionista, ben lontano dalla drammaticità del modello, prima del gran finale che ha salutato un nuovo tenor-sax sulla scena italiana, Giorgio Cuscito, il quale ha lasciato la tastiera a Marcello Rosa per eseguire Tony's e Senorita, una habanera dal sapore esotico, chiusa da "Ma quante belle figlie Madama dorè….", un tema racchiuso nell'ultimo lavoro discografico del trombonista, "A Child is born", che ha infiammato l'esigente platea.








Articoli correlati:
22/05/2021

The World On A Slide (Marcello Rosa)- Gianni Montano

27/11/2016

Jazz inchiesta: Italia - Il Jazz negli anni '70 (Enrico Cogno)- Gianni Montano

13/12/2015

Sentimentale - Dedicato a Lelio Luttazzi (Barbara Errico)- Niccolò Lucarelli

26/01/2015

Aurum (Piero Delle Monache)- Alceste Ayroldi

20/05/2012

"...un sentito tributo al clarinettista di origini salemitane con i clarinettisti Gabriele Mirabassi e Nicola Giammarinaro." (Vincenzo Fugaldi)

20/02/2011

Tuscia in Jazz Live (Eddie Gomez Trio/Dave Liebman 4et-5et)- Alceste Ayroldi

23/10/2010

A Clarinet Affaire (Velotti D'Amato)- Marco Buttafuoco

26/09/2010

Too Marvelous For Words (Domenico Sanna Trio) - Fabrizio Ciccarelli e Andrea Valiante

06/06/2010

Tribute To "Duke" (Giorgio Rosciglione) - Fabrizio Ciccarelli e Andrea Valiante

10/01/2010

Exotica (Giorgio Cuscito) - Fabrizio Ciccarelli

14/11/2009

Roma-Tokyo (Fabiano "Red" Pellini) - Fabrizio Ciccarelli e Andrea Valiante

03/08/2009

Amigos (Gio' Marinuzzi)- Cinzia Guidetti

12/01/2009

The silver lining (Marco Ferri)

28/12/2008

The Magic Sound of Joe Venuti & Eddie Lang (Lino Patruno & His Blue Four)

26/10/2008

"Tonyght Jazz", tributo a Tony Scott: "Un concerto irripetibile e di elevato livello culturale, in un momento in cui la cultura langue: sia per i musicisti coinvolti, alcuni appositamente chiamati, sia per il progetto entro cui la serata si inserisce. L'idea, infatti, nata dalla vulcanica mente e dal sensibile animo del regista Franco Maresco, è quella di realizzare un film-documentario sulla vita di un indimenticabile protagonista del jazz di tutti i tempi: Tony Scott." (Antonio Terzo)

15/08/2008

Jass & Jazz & More (Marcello Rosa)

04/05/2008

Watch What Happens…The New Trio!!! (Giorgio Cuscito)

28/06/2007

Nuova gallery con le foto di Marco D'Amico.

15/06/2006

16 giugno 2005: un anno fa la scomparsa di Henghel Gualdi lasciava un grande vuoto oggi ancora più forte. Jazzitalia lo ricorda attraverso le testimonianze di: Nando Giardina della Doctor Dixie Jazz Band, Renzo Arbore, Pupi Avati, Lele Barbieri, Luigi Barion, Gianni Basso, Franco Cerri, Teo Ciavarella, Felice Del Gaudio, Gianni Giudici, Annibale Modoni, Marcello Rosa, Jimmy Villotti...





Video:
The Sinner - Marcello Rosa, Dino Piana e Luca Begonia.MPG
...
inserito il 30/05/2010  da MAVICH81 - visualizzazioni: 5206


Invia un commento


© 2000 - 2024 Tutto il materiale pubblicato su Jazzitalia è di esclusiva proprietà dell'autore ed è coperto da Copyright internazionale, pertanto non è consentito alcun utilizzo che non sia preventivamente concordato con chi ne detiene i diritti.


Questa pagina è stata visitata 5.716 volte
Data pubblicazione: 20/04/2008

Bookmark and Share



Home |  Articoli |  Comunicati |  Io C'ero |  Recensioni |  Eventi |  Lezioni |  Gallery |  Annunci
Artisti |  Saranno Famosi |  Newsletter |  Forum |  Cerca |  Links | Sondaggio |  Cont@tti