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Domenico Sanna Trio
Too Marvelous For Words
Tosky Records 2010
1. Promenade
2. Too Marvelous for Words
3. Happy fruits
4. The Last Train
5. Solo
6. Conception
7. Poinciana
8. Nickbull
9. Euphoria
10. Happy Nights
11. Midnight Sun
Domenico Sanna - Pianoforte
Giorgio Rosciglione - Contrabbasso
Marco Valeri - Batteria
Il primo album da band leader di Domenico Sanna, talentuoso pianista
emergente, segna con significativo prestigio la nascita delle produzioni dedicate
al jazz della nuova casa discografica
Tosky Records.
Iniziato giovanissimo allo studio dello strumento, Domenico Sanna comincia il suo
viaggio verso le blue notes presso l'Università della Musica dove conseguirà
nel 2007 il diploma con il massimo dei voti; nel 2005 ottiene una borsa di studio
dalla "Global Music Foundation" e nel 2007 vince il premio come miglior pianista
nel concorso Jimmy Woode. Ha inoltre studiato con musicisti quali
Pino Iodice,
Andrea
Beneventano, Mulgrew Miller,
Kenny Barron,
George Cables,
Ettore Gentile, Greg Burk,
Salvatore Bonafede
e Kenny Werner.
La rilevante raffinatezza di questa registrazione nasce dall'incontro dell'estroso
pianista di Gaeta con l'esperienza del contrabbassista Giorgio Rosciglione,
tra i più importanti jazzisti italiani fin dai primi anni '60, e con la maturità
del batterista Marco Valeri.
"Too Marvelous For Words" è un autentico tuffo nel passato, decifrato
con l'attenzione di un musicista tanto giovane quanto culturalmente "veterano",
che ha saputo rileggere con le proprie moderne sensazioni gli studi di strumentisti
eccellenti quali
Ahmad Jamal,
Sam Jones, Lennie Tristano, George Shearing e di pianisti più vicini alla propria
generazione come
Brad Mehldau. Allo stesso modo vengono proposte plasmatiche ed interessanti
riletture di grandi standards come la gershwiniana "Promenade" dove
l'arrangiamento, già di per sé notevole, è il terreno ideale per i luminosi cromatismi
di Sanna. Inoltre l'ensemble presenta un repertorio di interessanti
brani originali seguendo un lineare equilibrio melodico. Questo groove corale
rappresenta il timbro armonico e strutturale del trio che seguirà per l'arco di
tutta la registrazione, disegnato con elegante morbidezza dal tocco sempre omogeneamente
rotondo e morbido degli strumentisti, tutti e tre dotati di un rilevante controllo
espressivo. Indicative in tal senso le ottime letture di "Conception" di
George Shearing e di "Poinciana" di Simons e Bernier, evergreens
molto note e per questo osservate da ogni jazzofilo con particolare attenzione:
ognuno, a parere di chi scrive, potrà rilevare l'originalità ed il buon gusto della
riproposizione.
Dei brani di propria scrittura risultano di considerevole interesse l'arrangiamento
e la composizione di Marco Valeri in "Happy fruits", mood
dall'andamento caldo e sospeso nelle dinamiche di risposta tra contrabbasso
e pianoforte, e la ballad "The Last Train", arrangiata da Giorgio
Rosciglione, dove i rapidi sincopati di piano sembrano evolvere empaticamente
sopra le impalpabili dinamiche delle spazzole di Valeri.
Siamo del tutto d'accordo con
Dado Moroni,
che ha scritto le liner notes dell'album, quando afferma: "una cosa che colpisce
di questo progetto è il sound in totale. Tocco e respiro dei musicisti si miscelano
perfettamente con la qualità della registrazione ed il risultato è perfetto: esattamente
come se Domenico, Giorgio e Marco suonassero dal vivo nel salotto di casa nostra.
Al contrario di molti Cd che vengono prodotti oggi, con la loro pulizia di suono
eccessiva e ricerca anche nel minimo dettaglio, che alla fine risultano sterili,
asettici e senza respiro".
Una prova di gran pregio ed interesse musicale, frutto di un ensemble
di alto livello musicale e culturale. Un inizio di gran pregio per una casa discografica
che intende unire la qualità al rispetto per il passato e per il futuro.
Fabrizio Ciccarelli e Andrea Valiante per Jazzitalia
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Data pubblicazione: 26/09/2010
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