Jazzitalia: la musica jazz a portata di mouse...
versione italiana english version
 
NEWS
Bookmark and Share Jazzitalia Facebook Page Jazzitalia Twitter Page Feed RSS by Jazzitalia - Comunicati Feed RSS by Jazzitalia - Agenda delle novit�


Order No. 9462
Distribuzione Egea Distribution

RABIH ABOU-KHALIL
Morton's Foot

1. Ma Muse m'abuse
2. Morton's Foot
3. Il ritorno del languore
4. Lobotomie Mi Baba Lu§
5. L'histoire d'un parapluie
6. O Papaia balerina
7. Dr Gieler's Wiener Scnitzel
8. Il sospiro
9. Hopping Jack
10. Waltz for Dubbya
11. The return of the Maltese

Rabih Abou-Khalil –
oud, compositions
Gabriele Mirabassi
clarinet
Luciano Biondini accordion
Gavino Murgia –
vocals
Michel Godard –
tuba
Jarrod Cagwin –
drums
, frame drums

 

Tecnica e sensualità in un CD fuori dagli schemi: l'ultimo lavoro di Rabih Abou-Khalil
Camilla Patruno

Indefinibile in una sola parola, come la sua musica.

Rabih Abou-Khalil: libanese, maestro di Oud, compositore jazz, studente di flauto classico in Germania, una formazione occidentale, uno spirito impregnato di cultura araba. L'improvvisazione del jazz, le sensuali volute di uno strumento orientale, la rigorosa preparazione tecnica: la giusta dose di «cervello» perchè non ci sia troppo sdolcinato kitch, la giusta dose di « cuore » perchè non ci sia solo virtuosismo. Un uomo dalla personalità dirompente per una musica che è linguaggio a parte.

«La cosa che mi stupisce sempre» dice «è che la mia musica è definita araba. Eppure la mia maniera espressiva non lo è. Il mio lavoro è frutto di mèlange, di influenze costanti. Comunque non credo nella cultura pura: mi hanno anche definito jazzista, e il jazz come sola cultura nuova del XX secolo scioccava perchè non era puro! Le tradizioni di oggi sono le rivoluzioni di ieri. Diciamo piuttosto che c'è un dialetto per ognuno, e nel mio "dialetto musicale" non può non venire fuori la cultura araba, anche se sottolineo che non faccio folklore arabo. Ma poi che bisogno c'è di classificare? La bellezza va goduta!»

Difficile in effetti aspettarsi una risposta inquadrante da un uomo che ha portato il quartetto d'archi – prerogativa della musica classica europea – nel pensiero musicale orientale. Abbandono dunque i tentativi di definizione dello stile per lasciarmi trasportare dall'ascolto del flusso di parole, miscuglio di idiomi diversi fra cui l'italiano, di Rabih, e soprattutto dall'ascolto della sua ultima creazione, MORTON'S FOOT.

DISCOGRAFIA:
Yara, 1999
Odd Times, 1997
Arabian Waltz, 1996
The Sultan's picnic, 1994
Roots and Sprouts, 1994
Between Dusk & Dawn, 1994
Bukra, 1994
Tarab, 1993
Al-Jadida, 1993
Blue Camel, 1992
Nafas, 1991

Anche nella scelta dei titoli, non si smentisce mai: "piede alla greca", quello dove il secondo dito è più lungo dell'alluce...che razza di metafora è?! «Eh no, bisogna lasciare il mistero, la poesia chiara non è poesia, ci dev'essere spazio per l'interpretazione. Tutti i miei titoli portano in sè ricchezza metaforica, evocazione, più possibilità di lettura».

Addentriamoci allora nell'esplorazione del CD, che arriva dopo YARA, la "cicatrice dell'anima", colonna sonora di un film turco del 1999. Che percorso ha fatto Rabih da allora?

«YARA ha segnato un momento molto significativo della mia vita. Era morto mio padre, mi sentivo traboccante di cose da dire, il disco si è fatto velocemente, è quasi sgorgato da me. Non ho un disco preferito fra i miei ma ecco, quello è stato il più intimo. Quest'ultimo? No, non parlerei di percorso. Ogni mio CD è un viaggio ma a sè, nella sensualità – perchè è cosi che vedo la mia musica, un sensuale lasciarsi avvolgere – non c'è direzione precisa».

In MORTON'S FOOT hai lavorato con tre artisti italiani, fra cui un vocalist sardo, e la presenza del vocale è una novità per te. Hai collaborato col sassofonista Charlie Marjano e il bassista Glenn Moore, come scegli i componenti del tuo gruppo?

«E' una scelta di personalità quella che faccio. E' come scegliere gli invitati per una cena, devono trovarsi bene a tavola assieme: conosco tanta gente ma perchè un banchetto riesca i convitati non devono solo andare bene singolarmente rispetto a me, ma fra loro. Non voglio virtuosisti che cercano l'a solo a tutti i costi, è l'armonia del gruppo che fa la forza. Prendiamo l'armonica. Non sono un fan di questo strumento ma quando trovo un musicista che me la fa amare, lo annetto al CD grazie alla sua personalità musicale».

Da vero mediterraneo ed esteta arabo cerca una comparazione con la figura femminile: «Lo dico sempre ai miei collaboratori, non voglio che siate come una donna bella che dopo mezz'ora mi stanco di apprezzare. Voglio che siate una donna dotata di profondità e qualità, doti che trascendono la bellezza fisica, cosi come la musica deve andare oltre gli strumenti. Il vocalist è stato un caso come quello dell'armonica. Me ne aveva parlato Michel (Godard, tuba), che lo aveva rimarcato per il suo senso del ritmo. Ciò che faccio io in realtà non è cantabile. Gavino era in Germania come sassofonista, ho deciso comunque di incontrarlo, ho sentito passare subito l'intesa. Cosi gli ho ritagliato un ruolo, ma non è l'aggiunta della voce, è come uno strumento del gruppo».

A Parigi per presentarlo hai detto che ve lo portavate dietro per trasportare le valigie, e che per non annoiarsi è entrato a far parte del gruppo.

«Oh, già, quello...La nostra musica è difficile, da fare e da percepire, le prepongo una presentazione folle perchè non voglio essere ascoltato come fossi un professore. Parlo col pubblico, la cui reazione può essere anche stimolante per me. Cerco di farlo ridere, distendere, la voglia e la capacità di essere folli sono universali e mettono nella giusta disposizione d'animo per rendere più accessibile la comprensione. E poi è un'esibizione live, che senso ha salire sul palco e fare il mio pezzo come una statua? Sorridere è fondamentale, non c'è sensualità nella seriosità».






Articoli correlati:
30/09/2020

Promontoire (Benjamin Moussay)- Alceste Ayroldi

27/10/2019

Characters On A Wall (Louis Sclavis Quartet)- Alceste Ayroldi

26/06/2017

Woodclock (Gina Schwarz Unit)- Alceste Ayroldi

19/09/2015

Oliver Hafke Ahmad (Back & Fourth)- Gianni Montano

15/09/2013

Robert Glasper Experiment feat. special guest Yasiin Bey aka Mos Def: "Il pubblico presente viene trasportato verso paesaggi emozionali sempre cangianti attraverso gli accordi di Glasper che sembra galvanizzare costantemente il resto della band." (Achille Brunazzi)

28/07/2013

Lost & Found (Tian Et Al)- Dario Gentili

02/06/2013

Open Jazz Festival d'Ivrea e Canavese 2013 : "...un festival che ha una lunga storia e vuol proseguire e crescere con opzioni ogni volta coraggiose e intriganti." (Gianni Montano)

13/05/2012

"Massimo Barbiero e soci confermano che le buone idee possono trovare gambe per marciare quando a sostenerle sono la passione e la capacità di organizzare e coordinare i vari eventi, anche in tempi di "vacche magre" come questi." (Gianni Montano)

07/02/2011

Jake Remembered (Bob Degen) - Alceste Ayroldi

19/12/2010

13ma edizione del Padova Jazz Festival: La musica e le immagini del Dave Douglas & Keystone, i New Quartet di Gary Burton - con Antonio Sanchez, Scott Colley e il giovane sorprendente talento Julian Lage - e del veterano Charles Lloyd con i solidissimi Jason Moran, Eric Harland e Reuben Rogers. Tre concerti di alto livello e molto apprezzati da un pubblico spesso in visibilio dinanzi alle performance di questi maestri.

20/03/2010

Trio Ostiko (Rosario Giuliani – Pippo Matino – Benjamin Henocq) - Alceste Ayroldi

27/12/2009

Selection (Rabih Abou Khalil) - Alceste Ayroldi

14/08/2009

Akokan (Roberto Fonseca) - Alceste Ayroldi

06/06/2009

La Linea del Sur (Renaud Garcia Fons)

02/05/2009

L'Axe Du Fou / Axis Of Madness (Forgas Band Phenomena)

14/08/2008

Dallo swing al funk per la 6° edizione del Multiculturita Summer Jazz Festival 2008 con l'intensità di Kekko Fornarelli insieme a Rosario Giuliani, la tranquilla andatura dei Manhattan Transfer, la scherzosa (e sacra...) musica di Lino Patruno e l'incendiaria forza di Marcus Miller: 4 serate all'insegna della musica di qualità con un pubblico che ha sempre riempito la piazza della Reale Basilica di Capurso. (Marco Losavio)

16/06/2007

Anything Else (Rosario Giuliani Quintet)

21/06/2005

Terra Madre (Luciano Biondini & Javier Girotto)

04/03/2005

Orientaciòn (Borda - Bunka - Hecker)

03/11/2004

Angel Eyes (Stefanie Schlesinger)

31/10/2004

Ballads The World Vol. 4 (AA.VV.)

18/10/2004

The Nearness of You (Bennie Wallace)

04/09/2004

Treats for the nightwalker (Josh Roseman Unit)

18/07/2004

Joyosa (Stockhausen, Snétberger, Andersen, Heral)

16/05/2004

The Owner Of The River Bank (Cecil Taylor & Instabile Orchestra)

21/04/2004

Samba do Mar (Dusko Goykovich)

25/02/2004

Oh You Crazy Moon (Chet Baker)





Video:
Russell Malone, Christian McBride & Benny Green - Jingles
@ Umbria Jazz Fest 1999, Russell Malone, Christian McBride & Benny Greenperforming their version of Wes Montgomery's Jingles. Originally edited an...
inserito il 13/11/2010  da - visualizzazioni: 5535
Avishai Cohen - Morenika (Leverkusen 2009)
...
inserito il 13/12/2009  da gerbafsits - visualizzazioni: 3498
Hibla.com: Victor Bailey Group (US) -CharlieWrights London - New Release World Tour 10th October
...
inserito il 25/12/2008  da hiblacom - visualizzazioni: 3062
Jason Moran & the Bandwagon
Concert in Munich, Unterfahrt im Einstein...
inserito il 07/07/2008  da emipap24 - visualizzazioni: 4327
Kurt Rosenwinkel - minor blues
Kurt Rosenwinkel playing minor bluesSimon Slowik- pianoFelix Jacobi- bassDemian Kappenstein- drumsMay 15 2008 feature ring @ aquarium Dresden...
inserito il 14/06/2008  da francoisjazzfan - visualizzazioni: 3723
Laren Jazz Award 2007
...
inserito il 11/09/2007  da breenjazz - visualizzazioni: 2959
Geri Allen Trio, Dark Prince
19. Leverkusener Jazztage...
inserito il 04/09/2007  da plectrum71 - visualizzazioni: 2684
UNF 1:30 Band with Jack Petersen and James Moody
UNF 1:30 Big Band from around 1989 with Jack Petersen and James Moody...
inserito il 20/06/2007  da masonmuzik - visualizzazioni: 4162
Avishai Cohen Trio Live at the Blue Note NYC
...
inserito il 05/06/2007  da crazyduckproductions - visualizzazioni: 4762
Soesja Citroen - Abbey Lincoln
...
inserito il 24/01/2007  da soesja1 - visualizzazioni: 3348
Oscar Peterson - You Look Good To Me
An unusual trio, Oscar Peterson on piano, Ray Brown & Niels Pedersen both on double bass, perform "You Look Good To Me" at the Montreux ...
inserito il 05/06/2006  da doogit - visualizzazioni: 3426


Invia un commento


Questa pagina è stata visitata 9.096 volte
Data pubblicazione: 17/01/2004

Bookmark and Share



Home |  Articoli |  Comunicati |  Io C'ero |  Recensioni |  Eventi |  Lezioni |  Gallery |  Annunci
Artisti |  Saranno Famosi |  Newsletter |  Forum |  Cerca |  Links | Sondaggio |  Cont@tti
 
TER>