E' possibile modificare in tempo reale il suono del
flauto traverso?
E' possibile far diventare il flauto uno strumento armonico, in grado di eseguire
più note contemporaneamente?
Il progetto che vi mostrerò in questa lezione, a mio parere davvero rivoluzionario
e che sono sicuro non mancherà di appassionarvi e di stimolarvi nella ricerca sonora,
è nato da un'idea del musicista fiorentino Giulio Isacco Lampronti, insieme
al quale ho condiviso la crescita e lo sviluppo di ciò che vedrete tra poco.
In pratica l'idea è quella di usare con il flauto alcuni programmi di effetti normalmente
usati per strumenti come la chitarra; nel nostro caso, ovviamente, collegheremo
il flauto al computer tramite una scheda audio e un microfono, non essendo il nostro
strumento provvisto di entrate jack o simili!
Così facendo, apriamo al flauto un nuovo mondo sonoro, con centinaia di possibilità.
Il risultato forse più incredibile è quello di poter eseguire più note contemporaneamente,
trasformando il flauto in uno strumento in grado di eseguire armonizzazioni e accordi
in tempo reale.
Ecco un paio di brevi esempi:
Potremmo quindi essere in grado di sostenere armonicamente un solista mentre
improvvisa, oppure di armonizzare in tempo reale qualunque melodia, sia essa jazz
oppure classica.
Al tal proposito, reputo molto interessante la possibilità di applicare un'armonizzazione
a brani della tradizione classica per flauto solo.
Ecco un esempio, su un brano che tutti noi flautisti conosciamo benissimo, "Syrinx"
di Claude Debussy:
Altre interessanti possibilità riguardano la modifica vera e propria del suono
del flauto traverso.
Ecco un paio di esempi, un fantastico effetto "distorto" e un altro effetto diciamo
"spaziale":
Ovviamente tutti questi effetti possono essere applicati a qualunque
tipo di flauto! L'effetto distorto appena visto, ad esempio, rende a mio parere
ancora meglio se applicato al flauto in sol:
Un altro paio di effetti spesso usati in contesti jazz o fusion: l'octaver, che
sostiene timbricamente il sound del nostro flauto, e il wah-wah:
Abbiamo poi la possibilità di sfruttare anche effetti più "comuni", come i classici
delays; ecco un breve esempio:
Infine ecco un breve esempio della combinazione tra alcuni di questi effetti
e una loop station, che ci permette di memorizzare in tempo reale quanto appena
suonato:
Come avrete capito ci si aprono quindi molte possibilità, che possiamo sfruttare
a seconda delle nostre esigenze e nei contesti musicali più vari.
La bellezza e anche l'importanza del suono "naturale" del flauto traverso non
sono certo messe in discussione, ma al tempo stesso ritengo che una ricerca sonora
di questo tipo non possa che apportare una ventata di freschezza al nostro strumento!
Inserito il 1/1/2013 alle 15.33.35 da "p-p-1" Commento: Ho seguito con interesse alcune tue lezioni e mi congratulo per le originali ed efficaci indicazioni che proponi. Ti chiedo se potresti dare indicazioni dettagliate riguardo alle attrzzature elettroniche con le quali ti cimenti nel digitally effect: microfono, delay, loop, software etc. Cordiali saluti, Paolo
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Data pubblicazione: 01/01/2011