Questa lezione è dedicata espressamente a tutti coloro che sono all'inizio,
e necessitano di aiuti concreti per iniziare ad improvvisare.
Iniziamo subito, partendo dalla scelta della struttura armonica sulla
quale improvviseremo: un II-V-I maggiore in tonalità di Do.
Nella lezione precedente abbiamo già analizzato questa struttura, vedendo
in dettaglio le note che compongono gli accordi e le relative scale. Insomma, abbiamo
tutti i mezzi per improvvisare…ma adesso non sappiamo come e da dove incominciare.
Vi propongo quindi una serie di idee e suggerimenti, che spero vi saranno
utili.
Innanzitutto un breve ripasso: struttura armonica del II-V-I:
note di ciascun accordo:
e scale:
Se proprio non sappiamo da dove cominciare, una buona idea è quella di
stabilire le note su cui cadere all' inizio di ogni battuta. Potremmo ad esempio
decidere di suonare la terza di ogni accordo, cioè:
A questo punto possiamo improvvisare aggiungendo a nostro piacimento altre
note che servano da raccordo a quelle che abbiamo stabilito; ad esempio:
Ovviamente dalla base di questo esercizio ne possono nascere molti altri!
Potete quindi provare ad iniziare le battute con altre note che non siano
le terze degli accordi, a vostro piacimento. Ad esempio:
Insomma come avrete capito potete davvero inventarne molti altri.
Qualche consiglio: iniziate ovviamente a velocità ridotta, e cercate di
unire le note di inizio battuta procedendo per via scalare; in seguito potrete aumentare
la velocità e cercare collegamenti più fantasiosi e complicati, variando sia la
scelta delle note, sia la scelta del ritmo, inserendo anche delle pause. Fate attenzione
inoltre alle note che scegliete di suonare all' inizio delle battute, ed al particolare
suono che ognuna di esse possiede.
Questo esercizio vi sarà molto utile per svariati motivi: vi farà ragionare
sui II-V-I, svilupperà del senso critico riguardo alle note da utilizzare, aggiungerà
qualità alle vostre improvvisazioni. Provate ad esempio ad improvvisare liberamente
su un II-V-I e registratevi; poi eseguite per una decina di minuti l'esercizio,
quindi improvvisate di nuovo e registratevi ancora una volta: noterete che la seconda
improvvisazione sarà di qualità più alta.
Una volta acquisita una certa padronanza sul II-V-I in Do, affrontate
anche le altre tonalità. All' inizio l'esercizio risulterà piuttosto difficile nelle
tonalità più ostiche per noi flautisti, come ad esempio Gb, Db, B … ma ogni tonalità
va ben consolidata, quindi tenete duro e non lasciatevi scoraggiare dalle difficoltà
iniziali.
Due parole e qualche idea anche sull' improvvisazione libera, per cercare
di renderla produttiva al massimo.
Spesso chi è alle prime armi tende a suonare molte note, a riempire gli
spazi… ma si tratta di un approccio poco redditizio.
Prendiamo ad esempio un II-V-I in Fa ed improvvisiamo. Il mio consiglio
è quello di iniziare cercando di suonare frasi semplici e con poche note, come se
doveste inventare ogni volta un tema nuovo. Qualche semplice idea:
Tenete sempre a portata di mano una matita e un foglio pentagrammato,
per poter annotare qualche frase che avete suonato e vi è piaciuta particolarmente:
non rischierete così di perderla o dimenticarla. Se possibile inoltre registrate
la vostra improvvisazione, per poi riascoltarvi facendo attenzione al suono, alle
note, alla varietà ritmica di ciò che avete suonato.
Fate attenzione anche a sfruttare tutte e tre le ottave del flauto, evitando
di suonare sempre all'ottava media; provate a creare delle frasi che spazino dall'ottava
grava a quella acuta, e viceversa.
Può essere utile analizzare e studiare le frasi dei grandi jazzisti, a
patto che non diventiate degli improvvisatori-esecutori di frasi studiate a memoria!
Imparare delle frasi senza riuscire a capirle non servirà a migliorare il vostro
livello.
Studiatele e fate molta attenzione alle note usate ed al ritmo; si tratta
di uno studio che deve servire ad ampliare le vostre conoscenze, dandovi delle idee
melodiche e ritmiche che ognuno svilupperà a suo modo.
Spero che troverete utile questa lezione.
Buono studio e a presto.
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Data pubblicazione: 03/06/2006
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