Tra note sognanti e dolci fraseggi, sempre ricchi di buon gusto, il trio di
Davide Santorsola, con Maurizio Quintavalle al contrabbasso e Mimmo Campanale alla batteria, musicisti di punta del jazz pugliese, pone all' attenzione della critica un disco pregevole e ricco di spunti interessanti, intriso di care citazioni ma anche di tanta originalità.
Il panismo di Santorsola, sobrio, efficace e ricco di lirismo, trova perfetta sintonia con l'arte dei suoi cari amici di viaggio che, con lui, condividono questo itinerario musicale fatto di un jazz molto passionale e fortemente melodico, come in Parenthesis, in cui le note del piano aleggiano su una distesa ritmica dolce e raffinata, e dove le doti degli stessi musicisti non indugiano a svelarsi.
Attraverso il bass solo di Quintavalle, una sorta di introduzione fortemente cadenzata, i tre approdano su un funky-jazz, The old chair, in cui i musicisti non si lasciano sopraffare dal ritmo così coinvolgente, ma divengono prudenti e riluttanti ad ogni banalità, che tante volte potrebbe imbrigliare questo tipo di musica.
Divertente l'uso delle corde del piano per creare una sorta di modulo ritmico che concede suggerimenti non solo sonori ma anche strettamente melarmonici.
Belle le aperture solistiche di Santorsola su Falling in love with love della strabiliante coppia Rodgers/Hart, in cui i tre musicisti danno prova di essere fini conoscitori della tradizione e sulla quale si inseriscono con originalità grande cognizione di causa.
A conclusione di questo bel lavoro, due degli standards più amati e suonati dalla gran parte dei musicisti: Body And Soul di Green/Heyman/Sauer/Eyton e In a sentimental mood di Ellington.
Strettamente collegati tra di loro, i due brani offrono ancora una volta uno spaccato di dolcezza e di raffinatezza melodica, che da sempre li contraddistingue.
Dino Plasmati
per Jazzitalia