Jazzitalia - Franco Bergoglio : Jazz! Appunti e Note del Secolo Breve.
versione italiana english version
 
NEWS
Bookmark and Share Jazzitalia Facebook Page Jazzitalia Twitter Page Feed RSS by Jazzitalia - Comunicati Feed RSS by Jazzitalia - Agenda delle novit�

Franco Bergoglio
Jazz! Appunti e Note del Secolo Breve.


Costa e Nolan 2008
Prezzo di Copertina 17, 40.

"Questo libro insegue alcune idee, cercando di stanarle …per rimescolarle in maniera –questa almeno è l' intenzione-creativa, una specie di jam session sul jazz e non di jazz".



N
iente di meglio di questo passo della prefazione per definire lo spirito e gli intenti di questa opera prima. Anche perché, contrariamente a quanto talora e non infrequentemente accade, il risultato finale coincide con le intenzioni.

Il lavoro di Franco Bergoglio, firma già nota ai lettori di questo sito, è proprio una jam session. Propone temi, li approfondisce, li lascia e li riprende, talora li dimentica o non li sfrutta a pieno; gioca su vari registri utilizzando una scrittura ora poetica ed appassionata, ora più accademica (evitando però sempre sia la banalità sia l'intellettualismo); parla di musica ma anche di cinema, letteratura, arti visive, filosofia. Come una jam il libro segue un percorso non rettilineo alla ricerca di quanto il jazz abbia permeato la vita e l' arte del ventesimo secolo. "Appunti e note del secolo breve" è una somma di riflessioni e di spunti, una ricerca dei mille modi possibili per guardare all'esperienza della musica afro-americana. Non è una storia, non è un-opera critica. Suggerisce angoli diversi di visuale, propone spunti critici inediti. A fare da tessuto connettivo un-idea fondamentale e ricorrente, come il tempo di base scandito dalla batteria: il jazz è sinonimo di libertà. Si ascolta e si suona solo con mente libera. Non dà soluzioni definite ed immutabili. E' difficilmente inquadrabile in schemi. Giusta a questo riguardo la polemica contro il "marsalismo", ovvero contro tutte quelle tendenze critiche, rappresentate dal celebre trombettista, che vorrebbero cristallizzare la musica afro americana in gabbie storico ideologiche definite, delimitandone pressoché immutabili confini. Una posizione, purtroppo vincente, che ha tarpato le ali alla creatività del jazz di oltre oceano

Alcuni capitoli del libro sono davvero affascinanti. Primo fra tutti quello che descrive come il jazz sia stato accolto e vissuto dal novecento. Musica del diavolo per i benpensanti di qualsiasi schieramento politico (ma anche per rivoluzionari come Gramsci), simbolo di rinnovamento per le generazioni giovani, arma di propaganda politica, bersaglio, non solo ideologico, delle dittature di ogni risma. Bello anche il capitolo sul sassofono, simbolo della musica improvvisata, ultimo strumento interamente acustico. Interessante il capitolo sulla critica in America incentrato sulla battaglia infinita fra i tradizionalisti e quelli che sostengono che il jazz sia anche una musica che vive dentro alle contraddizioni sociali. Meno inediti ma godibilissimi quelli dedicati alla devianza (Il jazz, dice giustamente l'autore, si nutre anche di tutte le infinite e spesso cupe storie, oramai miti, che aleggiano su tanti dei suoi protagonisti)

Certo, come nelle sessions vere non tutto è risolto bene. Manca a mio avviso, ad esempio, un capitolo sul jazz europeo, che oggi è quello che in qualche maniera tiene calda la brace da cui, chissà, domani, potrebbe divampare un nuovo incendio. Personalmente nella breve storia del metasassofono avrei anche citato la voce ruggente di Gato Barbieri e quella diafana e sognante ed di Garbarek. Altri rilievi ci sarebbero. Ma "Jazz, appunti e note dal secolo breve" non è, come detto, una storia e non ha pretese di completezza. Apre e lascia aperte tante porte. E' un affascinante "intro", un punto di partenza. Una cartina topografica da utilizzare per cercare nuove strade, utilissima, quasi indispensabile, per chi al jazz abbia appena cominciato ad avvicinarsi

Tanti altri di questi libri Franco, e mille discussioni ancora.
Marco Buttafuoco per Jazzitalia







Articoli correlati:
19/01/2020

Remember me, my dear (Jan Garbarek Hilliard Ensemble)- Alceste Ayroldi

23/04/2016

Gato Barbieri (1932-2016): Gato Barbieri (1932-2016): "...ci lascia una delle voci strumentali tra le più originali e passionali, infuocate vien da dire, degli anni d'oro del free post coltraniano." (Andrea Gaggero)

31/05/2015

Vicenza Jazz New Conversations - XX Edizione: "Venti anni di passione e consapevolezza per un festival al servizio della città e dei tanti artisti che gravitano nel suo comprensorio, con una partecipazione mai registrata in precedenza." (Vittorio Pio)

26/04/2014

Nero, free, di sinistra: introduzione: Il legame tra la musica jazz e la politica negli anni Sessanta. Perchè il jazz, in particolare quello etichettato come free, libero, funziona da pietra di paragone estetica per analizzare tout court l'arte del periodo? Perchè diventa uno degli emblemi riconosciuti dell'arte rivoluzionaria? (Franco Bergoglio)

14/08/2013

Umbria Jazz 2013 - 40th Anniversary: Umbria Jazz 2013 40th Anniversary: "Tra l'algida Krall, i capricci di Jarrett e gli affollati concerti border-line, spiccano i duo Garbarek-Gurtu, Fresu-Sosa e Mirabassi-Castaneda". (Daniela Floris)

23/01/2011

Hot Jazz and Cool Media: The musical Persuaders. "La pubblicità plasma una profonda simbiosi tra i frutti del consumismo americano e il jazz, campione riconosciuto della cultura del Paese." (Franco Bergoglio)

27/11/2010

Officium Novum (Jan Garbarek – The Hilliard Ensemble) - Dario Gentili

24/10/2010

Hot Jazz and Cool Media, il jazz nella società della comunicazione di massa. Attracverso l'analitico: "...appena varcato l'Atlantico nasce quel processo di fascinazione reciproca che interessa gli intellettuali e il jazz...Il jazz confrontato con la musica europea appare iconoclasta, eretico e altro ancora." (Franco Bergoglio)

26/09/2010

Hot Jazz and Cool Media, Il jazz nella società della comunicazione di massa: "Il mondo stava per lasciarsi alle spalle gli anni Cinquanta quando il poeta Attilio Bertolucci, dalle pagine di un noto rotocalco, si pose una domanda capace di innescare una fitta serie di correlazioni tra il jazz e il Novecento..." (Franco Bergoglio)

26/09/2010

Hot Jazz and Cool Media, il jazz nella società della comunicazione di massa. Highbrow and lowbrow. Ovvero: l'elefante e la tigre: "Sarebbe stimolante indagare a fondo sul come hanno maneggiato il jazz, nei suoi primi faticosi anni, altri "tipi" di intellettuali, rispetto a quelli usualmente interpellati appartenenti alle categorie dei fan e dei critici; potremmo cercare il jazz nelle pagine di filosofi, sociologi, storici, romanzieri, giornalisti di costume e così via." (Franco Bergoglio)

07/12/2009

Dresden (Jan Garbarek Group) - Alceste Ayroldi

01/11/2009

New Conversations Vicenza Jazz 2009, "Il Jazz che venne dal freddo" con John Zorn e Uri Caine, Jan Garbarek & l'Hilliard Ensemble, Pete Churchill in "solo Performance" e la Mingus Dynasty con "Mingus Ah Um". (Giovanni Greto)

25/10/2009

Giunto alla 29a edizione il Roccella Jazz Festival sotto il titolo "Rumori Mediterranei" propone quest'anno trenta concerti in undici giorni con i più grandi artisti della scena internazionale. Una rassegna itinerante partita da Reggio Calabria e che, toccando diverse località, si è conclusa nella sua città natìa Roccella Jonica con i consueti quattro giorni di musica e appuntamenti collaterali. (Vincenzo Fugaldi)

19/09/2009

XXII Edizione del Festival Internazionale Time in Jazz dedicata all'Acqua: "Forse, mai come stavolta, si è percepito tra i cultori del jazz e delle sue variabili una simbiosi tra musica e luoghi intesi come mondo in cui vivere. Nei giorni del festival, ogni artista, ogni singola nota, ogni messaggio ha ribadito che anche attraverso la musica si può - anzi, si deve - offrire il proprio contributo per tenere in vita nel miglior modo possibile per noi e per coloro che arriveranno, un mondo che oggi appare offeso e trascurato nelle sue risorse essenziali: tra queste l'acqua, nelle sue forme e mutazioni in parallelo con le infinite combinazioni musicali." (Viviana Maxia)

20/08/2009

Miles live e in studio (Richard Cook)- Franco Bergoglio

26/06/2009

Dove si annida il jazz (Jazz - Giorgio Gaslini - Pop, Rock e Jazz...) (C. Malatini, L. De domizio Durini, A. Bernardini) - Franco Bergoglio

28/03/2009

Il suono in figure - Pensare con la musica (Giorgio Rimondi )

04/02/2009

Il secolo del jazz (Filippo Bianchi)

01/05/2008

Gli esiliati del jazz, tratto dal libro "Jazz! Appunti e Note del Secolo Breve". "Tra i molti intellettuali e artisti americani fuggiti all'epoca delle persecuzioni maccartiste e stabilitisi in Europa, molti sono i musicisti di colore. Qui hanno trovato un maggior rispetto per la loro dignità umana e artistica, ma quasi nessuno di loro può essere considerato un profugo "politico"." (Franco Bergoglio)

24/02/2008

Intervista a Fulvio Albano, sassofonista, arrangiatore e direttore del Festival di Avigliana: "Sono un musicista prima di tutto, vivo di e per la musica. il jazz è la mia musica, la amo profondamente. per me ha un significato che va al di là di possibili spiegazioni razionali...Secondo me il jazz incarna perfettamente la sintesi tra istinto e razionalità; è una musica che ti lascia ampia libertà creativa pur soggiacendo a un insieme di regole che la rende fruibile e comprensibile." (Franco Bergoglio)

18/08/2007

Jan Garbarek Quartet a Venezia: "Deludente, e lo diciamo dispiaciuti, l'esibizione del sassofonista norvegese nel celebre teatro veneziano, per la seconda edizione di Jazz at Fenice..." (Giovanni Greto)

17/08/2007

LEZIONI (storia): Be bop: il suono dello sfollagente: "E' la polizia che picchia sulla testa dei neri che ha ispirato il bop. Ogniqualvolta uno sbirro colpisce un nero con il suo manganello, questo maledetto bastone fa: Bop Bop!…Be Bop!… Mop Bop!. E il nero urla: Uoool Ya koo! Ou-o-o! e il maledetto poliziotto ne approfitta per continuare a picchiare: Mop!Mop! Be Bop! Mop!. Tale è l'origine del bebop; il ritmo dei colpi sulla testa del nero è passato direttamente nell'interpretazione che danno del beBop trombe, chitarre e sassofoni" (Franco Bergoglio)

18/12/2004

In Praise of Dreams (Jan Garbarek)







Invia un commento


Questa pagina è stata visitata 3.722 volte
Data pubblicazione: 05/07/2008

Bookmark and Share



Home |  Articoli |  Comunicati |  Io C'ero |  Recensioni |  Eventi |  Lezioni |  Gallery |  Annunci
Artisti |  Saranno Famosi |  Newsletter |  Forum |  Cerca |  Links | Sondaggio |  Cont@tti