Voci e Big Band Jazz 2011
Roma, 17 Luglio 2011, Casa del Jazz
di Roberto Biasco
Nelle sere d'estate la Casa del Jazz raggiunge il massimo della seduzione: il palco
si sposta nell'ampio parco adiacente l'edificio trasformando il giardino in un gradevolissimo
teatro all'aperto, protetto dalle mura aureliane e circondato dai pini di Roma.
In questa "splendida cornice" (scuserete l'inevitabile ed abusato luogo comune) domenica
17 Luglio si è svolta la finale della seconda edizione del "Concorso Nazionale
Voci e Big Band Jazz 2011", organizzata,
realizzata e promossa dalla Felt Music School, punto di incontro e centro culturale
di fondamentale importanza, che ha sede nel cuore dello storico e popolare quartiere
San Lorenzo in Roma, da sempre animato crocevia di studenti e docenti della vicina
città universitaria.
La serata finale è solo il punto di arrivo di una lunga e faticosa selezione che
ha visto impegnati nell'arco oltre tre mesi di prove e di sei serate di eliminatorie,
la bellezza di trentacinque nuovi cantanti provenienti da tutta Italia, fino ad
arrivare agli undici finalisti.
Ciascun cantante, sei donne e cinque uomini, si è esibito nell'interpretazione di
due classici standard della storia del jazz, accompagnati dalla Big Band diretta
dal maestro Marco Tiso e composta dagli allievi della Felt Music School, innervata
da alcuni valenti solisti, scelti tra i docenti della scuola stessa: Angelo Schiavi
(sassofonista, compositore, già direttore dell'Orchestra Nazionale Italiana di Jazz),
Claudio Corvini alla tromba, Luca Giustozzi al trombone e Manlio Maresca
alla chitarra.
Chiariamo subito che trattasi di una big band tutt'altro che "scolastica": ci troviamo
di fronte ad una formazione di tutto rispetto, compatta ed inappuntabile, alla quale
i solisti di cui sopra donano quel "quid" indispensabile che riesce a catturare
anche l'ascoltatore più smaliziato.
Un band che, tra l'altro, senza bisogno di rispettare le "quote rosa", annovera
almeno sette donne nel proprio organico, segnale questo che ci fa positivamente
riflettere sui cambiamenti in atto, musicali e non, nel mondo del jazz e non solo.
Tornando ai cantanti in gara, diciamo subito che il compito della giuria è stato
tutt'altro che facile, vista la bravura di tutti i protagonisti in campo. Il livello
generale è stato indistintamente alto, ne è prova il fatto che, oltre ai due vincitori
previsti da regolamento, la giuria, presieduta da
Riccardo Biseo,
ha riservato una menzione d'onore alla bravissima Angela Palumbo, che ci ha regalato
una intensa e vibrante "Embraceable You".
Quanto ai due vincitori, diremo che Pietro Gesuè ha mostrato una fisicità prorompente,
una voce roca in chiave soul da vero "animale da palcoscenico", azzeccando il repertorio
con "Minnie The Moocher" in chiave Blues Brothers ed una "God Bless The
Child" più vicina a Dave Clayton Thomas dei Blood Sweat & Tears, che non ovviamente
a Billie Holiday. Clara Arcucci, vincitrice tra un agguerritissimo lotto di voci femminili, ha sfoderato
un tono particolarissimo, con suggestioni che rimandano a Carmen McRea ed Ester
Phillips, e soprattutto una carica di swing incontenibile, magnificamente proiettata
nella scatenata "It don't mean a thing, (if it ain't got that
swing)".
I due vincitori si sono aggiudicati come premio la registrazione di un EP con brani
originali composti e arrangiati da Angelo Schiavi, accompagnati da un'orchestra
di musicisti di fama internazionale.
Vogliamo qui ricordare, perché lo meritano, anche gli altri concorrenti; le ladies:
Eleonora Betti, Veronica Emer, Roberta Giovanardi e Leslie Poleri
- ed i gentlemen:
Mauro Majore, Marco Ferrazzi, Danilo Giannini e Giovanni Romeo.
Una menzione particolare infine per l'attrice Elena Mazzocchi che ha presentato
la serata e - "last but not least" - per Claudia Pellegrini: cantante, insegnante
e vocal-coach dei cantanti in gara.
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Data pubblicazione: 11/09/2011
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