Mercogliano Music Festival Mike Stern Band Mercogliano, Avellino - 14 luglio 2012
di Vincenzo Rizzo
Mike Stern
- guitar
Bob Franceschini - sax
Richard Bona - bass Dave Weckl -
drums
L'arioso spazio attrezzato, nelle immediate vicinanze dell'uscita
"Avellino Ovest" della NA-BA, che ospita la manifestazione è stato curato veramente
in ogni dettaglio: appena entrati si lascia alle spalle un'elegante zona reception
che comprende anche il botteghino e, percorrendo un lungo corridoio sul cui lato
destro può essere ammirata una mostra di belle foto in bianco e nero, si entra nella
zona concerti che, per la superficie di cui dispone, può ospitare oltre 2.000 spettatori.
Defilato, sul lato destro guardando il palco, un ampio spazio "salotto" nel quale,
a fine concerto, gli artisti si concedono ai loro fans per scambi di idee e firme
di autografi.
Questa sera salirà sul palco la Mike Stern
Band ed il pubblico, giunto numeroso, sembra davvero impaziente che il concerto
abbia inizio. Il leader del gruppo è Mike Stern,
cinquantanovenne chitarrista di jazz-fusion nativo di Boston, oramai ben noto a
tutti gli appassionati per le sue collaborazioni prima con i Blood Sweet & Tears
e poi con Billy Cobham, Jaco Pastorius, David Sanborn e con il leggendario Miles Davis, qui accompagnato
da tre artisti di notevole livello: al basso elettrico il multi-strumentista e vocalist
camerunense Richard Bona scoperto dal grande Joe Zawinul appena giunto
a New York dal suo paese africano, ha poi suonato con Larry Coryell, Michael e Randy
Brecker e Steve Gadd prima di incontrare
Stern con il quale collabora – di tanto in tanto - da circa due anni. Alla batteria
un vero "mostro sacro": Dave Weckl,
universalmente riconosciuto come uno dei più importanti batteristi di tutti i tempi,
ha collaborato con molti dei più noti jazzisti contemporanei del calibro di
Chick Corea,
Lee Ritenour, spaziando dal jazz alla fusion con grandissima disinvoltura. Al sassofono
Bob Franceschini, musicista newyorkese di ottimo spessore che, da
circa due anni, collabora in pianta stabile con Stern.
I musicisti entrano quasi furtivamente sul palco, luci estremamente
soffuse e calde quasi li nascondono; poi la loro intensità cresce vigorosamente
per illuminare la figura magra e gentile di Stern che, fattosi avanti per poter
più agevolmente osservare il numeroso pubblico che gli sta concedendo una grande
ovazione, inizia a presentare la sua band. E, con un blues splendidamente scandito
al suo inizio dalla chitarra di Mike, il concerto parte e, per circa un'ora e mezza,
coinvolge ed appassiona tutti coloro che questa sera hanno avuto la possibilità
di essere presenti: la classe del chitarrista americano ha contagiato e resa attentissima
la numerosa platea proponendo un sound totalmente coinvolgente. La splendida timbrica
del suo strumento, il puro distillato di suono delle sue note e il suo impareggiabile
modo di esprimersi fisicamente in scena, ondeggiando il suo corpo secondo le scansioni
lente o veloci dei suoi brani, puntando e roteando la sua chitarra in tutte le direzioni
e sfoderando arpeggi in puro stile jazz con lunghe e folgoranti sfuriate rock, sono
il brand di
Mike Stern.
E con lui, sul palco di Mercogliano, una ritmica eccellente nelle mani di Bona e
Weckl: il primo ha mostrato una padronanza infinita del proprio strumento a cinque
corde, animato in alcuni momenti da coinvolgenti inflessioni tipicamente blues per
passare, con estrema facilità, durante le ballads, a situazioni di massimo intimismo
dando prova di quanto sia abile a controllare il colore, l'intensità, il volume
delle note che emette aiutato dalla sua pedaliera sint. Il secondo, vero instancabile
"metronomo" del gruppo con la caratteristica propria dei grandissimi batteristi
di colorire il brano con veloci rullate e controtempi senza però mai apparire "ingombrante",
ha manifestato grande sensibilità allorquando, rimasto sul palco soltanto in compagnia
di Mike Stern,
ha suonato la batteria con i polpastrelli, accompagnando il chitarrista bostoniano
da vero grande percussionista. Di scarsa presenza scenica Bob Franceschini
che si è soltanto esibito in qualche assolo, anche se di pregevole entità.
Dopo quasi due ore di intenso viaggio tra le composizioni di
Stern il gruppo abbandona il palco. Nessuno tra il pubblico vuole credere che tutto
finisca lì e incita rumorosamente i musicisti a uscire per il bis.Cosa che puntualmente
accade con un trascinante blues splendidamente accompagnato dalla batteria di
Dave Weckl.