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Ornette Coleman
The shape of jazz to come
Atlantinc Records (poll Winners, Essential jazz classic)
1. Lonely Woman – 5:02
2. Eventually – 4:22
3. Peace – 9:04
4. Focus on Sanity – 6:52
5. Congeniality – 6:48
6. Chronology – 6:03
Ornette
Coleman - sax contralto
Don Cherry - cornetta
Charlie
Haden - contrabbasso
Billy Higgins - batteria
A quasi 52 anni dalla registrazione, "la forma del jazz che verrà" risulta tuttora
di una bellezza e di una freschezza che conquistano al primo istante l'ascoltatore.
La scelta della sezione ritmica senza il pianoforte consente una maggiore libertà,
rende più attenti gli attori, ogni musicista riesce a dare il meglio di sè stesso,
ma soprattutto a mettersi a nudo, senza protezione. Il disco segna il debutto del
quartetto e, visti i risultati, diamo ragione a Coleman che, in un'intervista del
1968, ripresa in parte nelle nuove note di copertina, afferma: "Contrariamente
a ciò che tanti si aspetterebbero, vista la qualità libera della mia musica, noi
proviamo ogni volta che possiamo, perché quando suono una musica nuova dobbiamo
trovare quello che dovremmo e quello che non dovremmo fare. Dunque il suonare assieme
con assiduità arricchisce il gruppo e, di conseguenza, si arriva in sala di registrazione
preparati e pronti a trovare lo stimolo giusto che poi potrebbe portare alla creazione
di un capolavoro".
Il disco si apre con "Lonely Woman", forse la composizione più conosciuta di
Coleman. Nei suoi cinque minuti scarsi sintetizza le emozioni, dolorose a volte,
di ogni essere umano. E' intrisa di lirismo, sostenuta dal battito di Higgins, il
quale opta spesso per il rullante senza cordiera, mantenendo un tempo più veloce
sui piatti, rispetto ai solo dei fiati. Haden, come del resto Higgins, ha un timbro
e un modo percussivo di suonare, spesso strappando le corde, che lo rendono inimitabile.
Cherry e Coleman sembrano narrare con affiatamento amichevole e fraterno i capitoli
di una triste storia. Altro pezzo lirico e tra i classici di Ornette è "Peace",
il più lungo della seduta. Dopo il tema esposto con chiarezza, alla fine del quale
Haden incanta con un breve solo con l'arco, parte l'improvvisazione di Coleman,
accompagnata con swing dalla sezione ritmica. La sonorità di tutti è calda, anche
se il drumming di Higgins sembra proteso a tirar fuori quelle regioni d'ombra che
giacciono in ognuno di noi. Una composizione tutta da gustare è "Focus On Sanity".
Inizia Higgins con una delle sue caratteristiche rullate in crescendo sul suo Ludwig
Super Sensitive, il famoso rullante in metallo, più profondo del normale, da cui
non si è separato mai, pur cambiando le marche del drum set. La cordiera non è aderentissima
alla pelle, ma nemmeno lontana, per cui ne esce una sonorità asciutta anche negli
altri tamburi. Subito Haden parte con un lungo assolo, sostenuto soltanto da Higgins.
All'improvviso un riff della cornetta e del sassofono diventa un segnale. Ad una
velocità altissima si sviluppa l'assolo di Coleman, mentre un impeccabile assolo
di Higgins prelude al tema finale.
Il CD oltre ai sei titoli dell'LP originale contiene due brani della stessa sessione
– "Monk And The Nun" e "Just For You". Il primo è un 4/4 medio-veloce
mantenuto costantemente allo stesso tempo dalla sezione ritmica che consente ai
fiati di improvvisare a lungo in scioltezza. Il secondo è una ballad molto lenta,
che acquista velocità durante l'assolo del sax. Nello stop prima del finale si fa
largo la dizione solitaria di Coleman che funge da richiamo per una conclusione
all'unisono.
Giovanni Greto per Jazzitalia
15/05/2011 | Giovanni Falzone in "Around Ornette": "Non vi è in tutta la serata, un momento di calo di attenzione o di quella tensione musicale che tiene sulla corda. Un crescendo di suoni ed emozioni, orchestrati da Falzone, direttore, musicista e compositore fenomenale, a tratti talmente rapito dalla musica da diventare lui stesso musica, danza, grido, suono, movimento. Inutile dire che l'interplay tra i musicisti è spettacolare, coinvolti come sono dalla follia e dal genio espressivo e musicale del loro direttore." (Eva Simontacchi) |
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Data pubblicazione: 06/03/2011
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