Jazzitalia - Colosseum: Morituri Te Salutant
versione italiana english version
 
NEWS
Bookmark and Share Jazzitalia Facebook Page Jazzitalia Twitter Page Feed RSS by Jazzitalia - Comunicati Feed RSS by Jazzitalia - Agenda delle novit�

Colosseum
Morituri Te Salutant

(Sanctuary / Universal – 4CD BOX)

CD1:
1. Walking In The Park
2. Mandarin
3. Beware The Ideas Of March
4. Debut
5. The Road She Walked Before
6. Backwater Blues
7. I Can't Live Without You - Studio Outtake
8. In The Heat Of The Night
9. Those About To Die - Demo [aka 'Top Roadie']
10. Tell Me Now
11. The Kettle
12. Elegy
13. The Machine Demands A Sacrifice
14. The Valentyne Suite - January's Search / February's Valentyne / The Grass Is Always Greener

CD2:
1. Jumping Off The Sun
2. Rope Ladder To The Moon
3. Bolero
4. The Grass Is Greener
5. Three Score And Ten, Amen
6. Time Lament
7. Take Me Back To Doomsday
8. The Daughter Of Time
9. Theme For An Imaginary Western
10. Bring Out Your Dead - Demo Version
11. Downhill And Shadows
12. Jumping Off The Sun
13. The Pirates Dream

CD3:
1. Rope Ladder To The Moon - Live In Brighton
2. Skelington - Live In Brighton
3. I Can't Live Without You - Live at Manchester University, March 1971
4. Stormy Monday Blues - Live In Bristol
5. The Valentyne Suite - January's Search / February's Valentyne / The Grass Is Always Greener - Live at Manchester University, March 1971

CD4:
1. Butty's Blues - Live In Boston
2. The Machine Demands A Sacrifice - Live In Boston
3. Beware The Ides Of March - BBC Radio Session "Top Of The Pops" Feb 1969
4. Walking In The Park - BBC Radio Session "Top Of The Pops" Feb. 1969
5. Plenty Hard Luck - BBC Radio session "Top Of The Pops" Feb. 1969
6. Arthur's Moustache - BBC Radio Session "Top Gear" Nov. 1969
7. Lost Angeles - BBC Radio Session "Top Gear" Nov. 1969
8. Same Old Thing
9. Dark Side Of The Moog
10. Tomorrow's Blues
11. Those About To Die

 

"Una scala di corda verso la luna":
Un cofanetto di quattro CD ci riporta – a 40 anni-luce di distanza - i capolavori di una leggendaria band oggetto di culto.

Il nome dei Colosseum probabilmente non dirà nulla ai giovani. Dirà molto agli appassionati di "mezza età" che probabilmente hanno cominciato ad avvicinarsi al jazz anche attraverso l'ascolto di gruppi come i Colosseum ed i Blood, Sweat & Tears. A scanso di equivoci dobbiamo precisare che i Colosseum erano e restano un gruppo rock con influenze jazzistiche, le cui radici affondano in quel crogiuolo di talenti che fu il blues britannico degli anni sessanta e settanta, parente stretto del rock-jazz inglese (Brian Auger & Julie Driscoll - poi Julie Tippet – i Soft Machine etc.).



L
a compagine vantava nobili origini, essendo nata da una costola dei Bluesbreakers di John Mayall: i fondatori della band, il batterista Jon Hiseman, il bassista e cantante Tony Reeves ed il sassofonista Dick Heckstall-Smith avevano appena partecipato alle registrazioni di quell'atipico capolavoro – "Bare Wires" – inciso da Mayall nell'anno di grazia 1968. Un disco nel quale la durezza dell'hard-blues si stemperava in atmosfere oniriche, vicine al folk britannico, ed antesignane del nascente progressive-rock.

La line-up definitiva venne in seguito completata da musicisti superlativi: Dave Greenslade alle tastiere, "Clem" Clempson alla chitarra, Mark Clarke al basso e dal portentoso vocalist Chris Farlowe, già scoperto e lanciato dall'entourage di Mick Jagger cinque anni prima.

L'etichetta – alquanto discutibile - di "progressive rock", affibbiata per pigra comodità ai Colosseum, non rende giustizia ad uno dei pochissimi gruppi che riuscì ad elaborare ad una sintesi possente tra sonorità rock, improvvisazione jazzistica, influenze folk e capacità compositive di ampio respiro. Tutte queste doti si ritrovano ai massimi livelli nella estesa "Valentine Suite" – una coinvolgente partitura in tre movimenti – spina dorsale del secondo album pubblicato nel 1969.

In particolare Jon Hiseman, vero leader della band, è sempre stato un batterista con una peculiare originalità, che ha sempre guardato alla complessità del magistero di un Max Roach, mentre il fraseggio atipico di Dick Heckstall-Smith ai fiati, rimandava agli accenti "free" di Ornette Coleman e di Eric Dolphy.

I Colosseum restarono comunque aderenti all'evoluzione del british blues, come testimoniano le rivisitazioni di brani usciti dalla penna di Jack Bruce e Pete Brown, ed ormai consegnati alla storia, come l'epica "Theme from an imaginary western" e la splendida "Rope ladder to the moon".

La loro influenza sulle nuove formazioni - come il Perigeo e gli Area in Italia, ed indirettamente di Chris Farlowe sul giovane Demetrio Stratos – andrebbe probabilmente studiata ed approfondita.

La formazione originale si è sciolta nel lontano 1973, lasciando come ultima testimonianza il doppio album "Live" del 1971, certamente uno dei più potenti dischi dal vivo dell'intera storia del rock. La band ebbe una vita discografica breve – dal 1968 al 1971 – e le numerose riunioni e celebrazioni nel corso degli anni successivi non sono riuscite a rinverdire i fasti di un'epoca tanto lontana quanto irripetibile.

La recente pubblicazione di un cofanetto antologico di quattro CD da parte dell'etichetta "Sanctuary/Universal", che riprende il titolo del loro primo album - "Morituri te salutant" - riporta alla luce i capolavori di un'epoca ormai leggendaria. I primi due CD contengono quasi integralmente il materiale inciso in studio e pubblicato nell'arco di quattro Lp tra il '68 ed il '70; negli altri due possiamo scoprire una quantità di registrazioni inedite dal vivo che vanno a completare il quadro dell'epoca d'oro della band nella sua dimensione più congeniale, ampliando la testimonianza dello storico "Colosseum Live" del '71.

Ad onor del vero non tutto il materiale regge allo stesso modo l'usura del tempo. A volte il magma sonoro appare un po' prolisso ed eccessivo, e qualche passaggio può suonare oggi davvero un po' datato. Resta però l'ammirazione - ed il rimpianto - per un approccio alla musica che non ammetteva scorciatoie o compromessi. In quegli anni rischiare – e magari sbagliare - era un obbligo: guai al musicista che avesse osato l'oltraggio di un disco-fotocopia di quello precedente!

Certamente avremmo ancora bisogno, oggi più di allora, di artisti di questa tempra.

POST SCRIPTUM:
Attenzione, la band esiste ancora ed è in ottima forma; dopo l'ennesima riunione si è esibita più volte anche in Italia, nella formazione originale, con la sola eccezione di Barbara Thompson ai fiati al posto di Dick Heckstall-Smith, scomparso nel 2005: vederli dal vivo resta un'occasione da non perdere.

Roberto Biasco per Jazzitalia







Articoli correlati:
27/02/2022

Solid. Quel diavolo di Scott Lafaro (Vincenzo Staiano)- Vincenzo Fugaldi

15/09/2018

LEZIONI (Articoli): George Russell, Lydian Chromatic Concept of Tonal Organization (Leo Ravera)

28/06/2017

E' morta Geri Allen: La nota pianista, compositrice, didatta Geri Allen, è scomparsa. Era stata in tour a maggio in Italia in duo con Enrico Rava

15/06/2015

Addio Ornette!: "...la sua impronta rimarrà eternamente nella storia di questa musica avendo avuto il merito più di ogni altro, di aver liberato il jazz da qualsiasi elemento che potesse 'imbrigliarlo' nella convenzionalità." (Gianni Montano)

26/04/2014

Nero, free, di sinistra: introduzione: Il legame tra la musica jazz e la politica negli anni Sessanta. Perchè il jazz, in particolare quello etichettato come free, libero, funziona da pietra di paragone estetica per analizzare tout court l'arte del periodo? Perchè diventa uno degli emblemi riconosciuti dell'arte rivoluzionaria? (Franco Bergoglio)

30/03/2014

Quattro chiacchiere con...Tito Mangialajo Rantzer: "Nell'album "Dal basso in alto" Mangialajo Rantzer riesce a tirare fuori un sound così corposo che appare orchestrale." (Alceste Ayroldi)

17/11/2013

Intervista a John Pietaro dei Red Microphone: "Io credo che l'arte, oggi più che mai, abbia bisogno di radicalità, di esprimersi anche aspramente e senza mediazioni. Deve essere rivoluzionaria." (Marco Buttafuoco)

21/07/2013

Marcel & Solange Trio e Giovanni Falzone Quintet "Around Ornette": Nell'ambito del festival "Una Striscia di Terra Feconda", il Marcel & Solange trio con le loro "atmosfere minimaliste e rarefatte" e il personale omaggio a Ornette Coleman di Giovanni Falzone con suo Quintet. (Valeria Loprieno)

30/01/2012

LEZIONI (Flauto): Herbie Mann, Buddy Colette, Eric Dolphy, Yusef Lateef fino a Dave Valentine: breve storia del flauto jazz (Michele Gori)

15/05/2011

Giovanni Falzone in "Around Ornette": "Non vi è in tutta la serata, un momento di calo di attenzione o di quella tensione musicale che tiene sulla corda. Un crescendo di suoni ed emozioni, orchestrati da Falzone, direttore, musicista e compositore fenomenale, a tratti talmente rapito dalla musica da diventare lui stesso musica, danza, grido, suono, movimento. Inutile dire che l'interplay tra i musicisti è spettacolare, coinvolti come sono dalla follia e dal genio espressivo e musicale del loro direttore." (Eva Simontacchi)

06/03/2011

The shape of jazz to come (Ornette Coleman)- Giovanni Greto

26/09/2010

Aria sublime al XXIII° Time in Jazz, Ornette Coleman Quartet inaugura le notti stellari in Piazza del Popolo: "Tappa nell'isola nella road map italiana dell'Ornette Coleman Quartet. L'ottuagenario padre del free jazz mondiale ha illuminato con la sua band, la ventitreesima edizione del Time in Jazz di Berchidda, quest'anno dedicato al tema dell'Aria." (Luigi Coppola)

22/08/2010

Gezmataz 2010: Al "concerto sovente imbarazzante e per omaggiare un pezzo vivente di storia del jazz" dell'Ornette Coleman Quartet in cui "problemi di emissione e di articolazione del fraseggio rendono diversi assoli degli abbozzi incompiuti", si contrappongono "abilità tecnica, personalità spiccata, doti compositive non comuni, musicalità assoluta, rispetto e stima reciproca, voglia di divertirsi e divertire..." della Brass Bang! di Paolo Fresu, Gianluca Petrella, Steven Bernstein e Marcus Rojas. (Andrea Gaggero)

31/07/2010

The Salle Wagram Concert – Complete Edition (Charles Mingus – Eric Dolphy Quintet/Sextet) - Alceste Ayroldi

12/09/2009

Il Trans Europe Trio e l'Ornette Coleman 2bass Quartet per il festival friulano Udin&jazz "Re_evolution Cuba 59_09"

17/08/2009

Ornette Coleman al Meltdown Jazz Festival di Londra: "Adesso che è universalmente adorato dopo anni di feroci contestazioni, Ornette Coleman sfoggia i suoi settantanove anni portati con invidiabile leggerezza, poggiandosi su nuovi entusiasmi. Con il suo fare ieratico e apparentemente distaccato da ogni cosa terrena, in virtù della piena consapevolezza del suo essere. Mr.Coleman forse non sperimenta più come un tempo, ma il suo carisma rimane intatto e nei momenti di grazia, sentirlo suonare sfiora l'incanto." (Vittorio Pio)

08/08/2009

Doppio concerto inaugurale per "Luglio suona bene 2009" con l'Ornette Coleman Quartet seguito dall'Enrico Rava Quintet. (Roberto Biasco)

09/06/2009

Uri Caine Trio e Don Byron al Teatro Verdi di Pordenone nella loro dedica allo scrittore Paul Auster. Dopo un inizio in duo con Caine e Byron il trio lascia emergere una amalgama di grande livello attraverso originals e standard accuratamente selezionati... (Giovanni Greto)

28/10/2007

Sotto la consueta direzione artistica di Paolo Damiani, si è tenuta la XXVII edizione di Roccella Jazz Festival 2007, intitolata "Al tempo che farà": "...un'edizione di "Rumori mediterranei" che certo resterà fra le migliori dell'intera storia del festival" (Enzo Fugaldi)

14/10/2007

Pescara Jazz 2007: "Giunto alla 35^ edizione, e in ottima salute, il Festival pescarese ha proposto cinque eccellenti formazioni, con i loro accattivanti progetti, e due gustosi fuori programma: il concerto della splendida Nathalie Cole (quasi un antipasto al luculliano pranzo che Pescara Jazz ha offerto al suo pubblico), e la bella iniziativa del Jazz in Città (una passerella dei migliori gruppi dell'area metropolitana pescarese)." (Dino Plasmati)

02/05/2007

Intervista a Rosario Giuliani: "Non riesco a vivere la musica jazz se non come una passione e vorrei che questo la gente sentisse...Per me la musica è un'espressione necessaria ed insostituibile, è dire qualcosa che non può passare attraverso le parole, qualcosa che viene dallo stomaco." (Daniele Mastrangelo)

18/03/2007

Nuova gallery di quadri curata da Henk Mommaas

11/03/2007

Il marziano del jazz - Vita e musica di Eric Dolphy (Claudio Sessa )

03/03/2007

A New York, si è svolta la 34a Annual Conference della IAJE. Come sempre, decine e decine di appuntamenti di ogni genere compresi i momenti più importanti come il NEA Jazz Masters. Quest'anno, inoltre, c'è stata una incredibile intervista di Greg Osby a Ornette Coleman per Downbeat...(Jamie Baum, Patrizia Scascitelli)

18/02/2007

Ornette Coleman al Padova Porsche Jazz Festival: "...Per me è importante aiutare qualcuno a credere nei propri desideri e a rischiare di diventare ciò in cui crede. Occorre rischiare e questo significa cercare di perfezionarsi continuamente secondo l'ideale che si è scelto ed essere pronti ad aiutare chi ti chiede aiuto oppresso dal bisogno..." (Daniele Mastrangelo)

05/01/2007

JAZZin': a photografic story by Luca Buti

27/12/2006

Ornette Coleman allo Skopje Jazz Festival 2006 in Macedonia (Ziga Koritnik)

18/07/2005

Ornette Coleman a Roma e Napoli: "Un po' come nella sua musica, Ornette, sembra voler fare a meno del superfluo, di quella patina inconsistente di formalità...Sembra quasi che con il passare degli anni la musica di Ornette sia diventata meno complessa e più 'democraticamente' fruibile." (M. De Masi, F. Ughi)





Video:
"Search for life" / "Round trip", Ornette Coleman Ensemble. "InJazz" Summer Clinics 2009. (2/2)
Concerto finele dei seminari estivi InJazz 2009. Ornette Colemn Ensemble diretto da Marcello Allulli. Fabriano (AN). www.injazz.it - info@injazz.it - ...
inserito il 14/10/2009  da bettabu - visualizzazioni: 5485
Eric Dolphy - 245
Live in Berlin, 30.8.1961, , Eric Dolphy - as, Benny Bailey - trumpet, Pepsy Auer - piano, George Joyner - bass, Buster Smith - drums...
inserito il 24/07/2009  da Neidhardt84 - visualizzazioni: 3651
Eric Dolphy - Geewee
Live in Berlin, 30.8.1961, , Eric Dolphy - as, Benny Bailey - trumpet, Pepsy Auer - piano, George Joyner - bass, Buster Smith - drums...
inserito il 24/07/2009  da Neidhardt84 - visualizzazioni: 3536
Udin&Jazz 2009 - ORNETTE COLEMAN 2 BASS QUARTET
Udine, Palamostre 27 Giugno 2009 riprese e montaggio Davide Morandi...
inserito il 21/07/2009  da euritmicavideo - visualizzazioni: 4529
Ornette Coleman Sextet - Free Jazz (1of 3)
1978 Germany. Ornette Coleman - sax, violin; Ben Nix - guitar; Charlie Ellerbee - guitar; Albert Arnold - bass; Shannon Jackson - drums; Denardo Colem...
inserito il 01/07/2009  da bobjazz11 - visualizzazioni: 4899
Ornette Coleman Ensemble - Injazz Summer Clinics 2008
L'ensemble, diretto dal sassofonista Marcello Allulli, esegue durante il Concerto Finale dei Seminari Estivi Injazz svoltisi a Fabriano nel luglio 200...
inserito il 26/09/2008  da quantumjazzreloaded - visualizzazioni: 4591
Ornette Coleman - Germany 1978
Ornette Coleman: alto saxophone, trumpetJames Blood Ulmer: guitarBern Nix: guitarFred Williams: bass guitarDenardo Coleman: drumsRonald Shannon Jackso...
inserito il 07/03/2008  da nonwave1 - visualizzazioni: 4512
Interview with Ornette Coleman
Interview with Ornette Coleman...
inserito il 04/02/2008  da BonnarooMusicFest - visualizzazioni: 3649
Ornette Coleman - Dancing In Your Head (live)
The Ornette Coleman PrimeTime Band Is:, , Ornette Coleman - Alto Sax, Violin, & Trumpet, Burn Nix - Guitar, Charles Ellerbee - Guitar , Larry McRa...
inserito il 25/01/2008  da LightningTrident - visualizzazioni: 4677
Ornette Coleman and Prime Time 1988
"Latin Genetics" Live 1988 Montreal Jazz Festival...
inserito il 06/01/2008  da szymbl - visualizzazioni: 3755
ornette coleman 4 tet 1987
in spain...
inserito il 19/11/2007  da dliberg - visualizzazioni: 4498
Ornette Coleman Bass Quartet
Ornette Coleman Bass Quartet Jazz Middelheim 2007...
inserito il 27/09/2007  da proes13 - visualizzazioni: 4428
Charles Mingus Sextet featuring Eric Dolphy Take The A Train
Take The A Train, tune of Billy Strayhorn interpreted by Mingus Sextet in Oslo., Charles Mingus Double Bass, Eric Dolphy Bass Clarinet, Dannie Richmon...
inserito il 01/09/2007  da 27max - visualizzazioni: 4191
Ornette Coleman - Lonely Woman, at Umbria Jazz 07
Ornette Coleman performing Lonely Woman at the Umbria Jazz Festival in Perugia 2007...
inserito il 18/07/2007  da Rachelmillar0610 - visualizzazioni: 4500
John Coltrane - My Favorite Things - 1961
1961 in Baden-Baden Germany, , John Coltrane - soprano sax, tenor sax, Eric Dolphy - flute, alto sax, McCoy Tyner - piano, Reggie Workman - bass, Elvi...
inserito il 26/05/2007  da Astrotype - visualizzazioni: 4645
Architecture In Motion - Ornette Coleman
Architecture in Motion - Ornette Coleman work Copyright Phrasetext Inc....
inserito il 02/03/2007  da phrasetext - visualizzazioni: 3756
George Russell Ornette Coleman Conversation
George Russell talks about intuition with Ornette Coleman and Robert Palmer...
inserito il 17/09/2006  da bebopple - visualizzazioni: 3959
Ornette Coleman Quartet :: Roma 1974 #1
Grabación de la televisión italiana (Schegge, Rai 3) del cuarteto de Ornette Coleman en 1974. El tema que interpretan es "School Work&q...
inserito il 05/06/2006  da interplanetarymusic - visualizzazioni: 4805
Eric Dolphy- GW
1961 30 August: Dolphy Quintet Berlin broadcast....
inserito il 11/04/2006  da elmosaico - visualizzazioni: 3268


Inserisci un commento


Questa pagina è stata visitata 4.509 volte
Data pubblicazione: 13/03/2010

Bookmark and Share



Home |  Articoli |  Comunicati |  Io C'ero |  Recensioni |  Eventi |  Lezioni |  Gallery |  Annunci
Artisti |  Saranno Famosi |  Newsletter |  Forum |  Cerca |  Links | Sondaggio |  Cont@tti