WD 139 |
Marco Di Battista
Rosetta Stone
1.
Akerbkat 2. Bouchard 3.
Chick's Tune 4. Rosetta Stone 5. Epifane 6. Arsinoe 7. De Sasy 8. Pessoa - Live
Marco Di Battista - piano Marco Tamburini - tromba e flicorno Daniele Scannapieco - sax tenore e soprano Nicola Cordisco - chitarra semiacustica Gabriele Pesaresi - contrabbasso Pierluigi Esposito - batteria
Featuring:
Massimiliano Coclite - voce in Rosetta Stone Samuele Garofoli - flicorno in Rosetta Stone
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via
L. Fioravanti 26
64020 Nepezzano (TE)
Tel./Fax 0861.558611
email:
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Ascoltare un disco come "Rosetta Stone", ti fa sobbalzare il cuore…
I riferimenti storici, la scelta di un linguaggio "forse", ai nostri giorni, anacronistico a causa delle forti tendenze europee contemporanee intrise di tanto sperimentalismo e di pregnanti contaminazioni (intese non come evoluzioni di linguaggi!), pongono questa musica in una nicchia privilegiata, a mio parere, che riporta a melanconiche e nostalgiche memorie e che gode del rispetto della grande cultura jazzistica.
Si ascolta un ottimo hard-bop.
E' di qui che si parte: il linguaggio dei singoli musicisti, ovviamente, va calandosi sempre più nella cultura dei giorni nostri, risulta più sfaccettato e se vogliamo più "moderno", ma comunque degno della più genuina tradizione d'oltreoceano.
La musica prodotta in questo lavoro di Marco Di Battista diventa crocevia di culture e linguaggi poco europei, d'altronde, che, a detta di
Antongiulio Zimarino, fa riflettere sul ruolo di un musicista come Di Battista, musicista dei nostri giorni, che si prova con un linguaggio non del tutto nostro…
Le chiavi di lettura di tali scelte potrebbero essere svariate, ma non credo sia questo il giusto spazio per farne un ipotetico elenco che possa produrre spunti di critica musicologica…Un dato, comunque, è evidente:
Di Battista, con il suo super gruppo, fa pulsare il cuore di un jazz autentico, sanguigno, senza fronzoli, maturo e, ripeto, "forse" controtendente, ma per questo fresco e fortemente piacevole.
Questa è la sua strada, in cui si riconosce e attraverso essa esplora le varie possibilità che gli si mostrano in questa "scelta di campo".
I brani si ascoltano con grande facilità e piacevolezza; il percorso sonoro è emozionale, in brani come Rosetta stone, una vera jazz ballad cantata, che ricorda quegli splendidi anni '50 ed altresì pregno di scariche adrenaliniche soprattutto nei fast come Akerblat o Chick's tune di C. Corea, degnamente omaggiato da Di Battista
& Co.
I musicisti, ottimi, contribuiscono alla migliore realizzazione esecutiva di questo cd.
Precisa e incisiva la sezione ritmica di Esposito e Pesaresi, che insieme a
Di Battista e Cordisco, offrono ottimo supporto ritmico-armonico a solisti del calibro di
Scannapieco e Tamburini, duellanti a suon di note.
Finalmente i musicisti si "riappropriano" della musica, della sua poesia e del suo incanto…
Dino Plasmati
per Jazzitalia