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Lezione 26: Il modo eolio
di Marco Di Battista
info@marcodibattista.com

Nell'argomento n°7, quando ho panoramicamente illustrato i modi generati dalla scala maggiore, ho scritto che quelli determinati dai gradi primo e sesto sarebbero stati oggetto di futuri commenti; è giunto il momento di attuare questo proposito, darò la stura alle attività procedendo con l'analisi del modo eolio.
Dal sesto grado di una scala maggiore trae origine il modo eolio o eolico, intraprendere qualsiasi discussione su di esso potrebbe apparire a questo punto pleonastico, giacché, ad occhio (e non solo), sembra coincidere perfettamente con la scala minore naturale, ciononostante è importante sezionarlo a dovere.
La scala modale eolia o eolica, custode di questa qualità intervallare:

T sT T T sT T T

è "lapalissianamente" di tipo diatonico, ossia è formata da 7 intervalli di seconda congiunti (uno di seguito all'altro). Come il dorico è un modo minore, l'intervallo fra il suo primo grado e il suo terzo, infatti, è di un tono e mezzo; fra il settimo e il primo, invece, la distanza è di un tono, si determina pertanto la cosiddetta sottotonica. L'eolia puoi pensarla, per suonarla rapidamente, come una scala minore naturale vera e propria, o come una successione diatonica avente le stesse alterazioni di una scala maggiore situata una terza minore sopra; G eolia stessi accidenti di Bb maggiore (Bb e Eb)
La concordanza modale accordo-scala s'instaura con il m7, il modo eolio di A, sesto grado della scala di C maggiore, deve essere suonato in concomitanza di un Am7, accordo generato dall'armonizzazioni a quattro suoni del sesto grado di C maggiore.

"Ma come! Mi hai ammorbato sino ad oggi, sostenendo che quando mi sarei imbattuto in un accordo minore settimo avrei dovuto preferire, se lo volevo, il modo dorico e adesso...?"

Hai ragione aggiusto il tiro, innanzi tutto vediamo come siglare l'accordo eolio in modo che io sappia con esattezza come e quando usare il modo in oggetto in ambiente modale. Nell'antefatto ho "grafato" che il legame accordo-scala è tra il m7 e la scala eolia; anche nel dorico, però, si verifica identica relazione e allora!

Servendoti della figura 1 segui la mia spiegazione:


figura 1

Prendi a modello la scala maggiore di C; il modo eolio sulla medesima sarà originato da A, l'accordo da suonare su questa scala è Am7. Estendi quest'ultimo fino alla tredicesima alle note A-C-E-G (Am7) schiacciate contemporaneamente dalla mano sx aggiungi, con la dx, la nona B, l'undicesima D, la tredicesima F, in "soldoni" una triade diminuita di B. La nota B rispetto ad Am7 è la nona maggiore, D l'undicesima giusta, F la tredicesima minore (b13); ti rammento che se la nona e la tredicesima sono maggiori e l'undicesima è giusta, di fianco all'emblema dell'accordo di partenza (in questo caso Am7) non si segnala nulla, quando una di queste condizioni varia, il cambiamento deve essere indicato nella sigla; nell'eolio la tredicesima è minore il simbolo che lo rende riconoscibile sarà (nel nostro caso) Am7/b13.

Quando in una sequenza armonica modale incontri queste indicazioni m7/b13 o m7 aeolian, sia adesso cosa ti si chiede per l'improvvisazione.

"Ma non finisce qui ci sono altre questioni irrisolte, qualcosa non mi convince, quando hai parlato del dorico hai dichiarato, me lo ricordo bene, che il sesto di questa scala era elevato di mezzo tono per la famosa nota da evitare (vedi capitolo n°7)… e adesso tahh!!! Me lo ripiazzi lì come pizza calla.. allora da buon bislacco proferisci insane corbellerie !"

Molte celebri incisioni di stampo tonale testimoniano che su un m7, i mostri sacri, hanno preferito utilizzare il modo dorico esautorando quasi del tutto l'eolio questo non a torto, indugiare nell'improvvisazione, infatti, su una "avoid note" significa creare un effetto stridulo.

Esperimenta così:
suona su Am7 la scala eolia di A, giunto alla nota F, b13 di Am7, se tocchi e fuggi il mondo ancora ti sorride ma se ti ci soffermi non penso che tu giunga integro all'età della pensione!
Devi ricordare che il modale applicato al modale non ha note da evitare, che il modale abbinato al tonale, se una scala copre una serie di accordi, potrebbe averle ma non è detto, vediamo di mettere ordine.

Voglio utilizzare il modo eolio in un turnaround I-VI-II-V:

Cmaj7     Am7 Dm7       G7

ho assicurato che F è la b13 di Am7 sai, per quanto asserito nel capitolo dominati secondarie (n° 20), che il Am7 può essere sostituito da A7, la scala eolia di A possiede le note C, terza minore di Am7, F sesta minore di Am7, ebbene queste due note cambiano Am7 in A7#9/b13, se consideri C come B#, in pratica in A7alt. La scala eolia, dunque, funziona alla perfezione in un turnaround I-VI-II-V se l'accordo di sesto grado m7 è detronizzato da un 7alt.

A volte, in queste sequenze armoniche, il rimpiazzo con il 7alt deve essere fatto estemporaneamente, a me accade di solito quando interagisco con i trombettisti, molti in un I-VI-II-V, si soffermano sulla b13 questo è il momento di intervenire con l'alt, con l'esperienza e l'orecchio imparerai a percepire quando è il momento di agire.

Il rhythm change è costellato, nelle A, dai turnarounds (argomento n° 25) sai, da oggi, come "surfare" scivolando sulle sue perigliose spume.

PARTITURE
Pochi sono i brani dove l'armonia eolia si è espressa nel pieno del suo fulgore, "
Milestones" è una composizione di Miles Davis tipicamente modale, incisa nella seduta di registrazione del 2 aprile 1958 a New York con il sestetto di cui era il leader, composto da: Cannonball Adderley, John Coltrane, Red Garland, Philly Joe Jones, Paul Chambers e lui stesso.

Il pezzo rivela nel bridge, della durata di 16 battute, un clima tipicamente eolico (A eolio) nonostante il contrabbassista Paul Chambers, attraverso un pedale ossessionante di E, tenti di far assumere all'armonia un sapore palesemente frigio (tempo al tempo!).

Ascolta File Real Audio

"Milestones" vecchio si riferisce ad uno scritto antecedente tipicamente bop, sempre di Miles, dove di modale c'è ben poco, nel file in real audio suona il sassofonista Joe Henderson, la sua interpretazione è smaccatamente fuori dall'ordinario. Presta attenzione, quindi, quando conversi con un interlocutore di "Milestones", a non parlare con lui in un'altra lingua.

Ascolta File Real Audio

Dopo queste deviazioni intellettuali torna al tuo terreno di sperimentazione: il rhythm change. Se in questa settimana ti sei allenato su "Oleo", metabolizzando a memoria la progressione armonica ed il tema, puoi incominciare, sui suoi tre turnarounds delle A, a testare il modo eolio. Tieni presente che l'accordo di VI grado, Gm7, deve diventare G7alt; il modo eolio di cui ti servirai è G eolio. Con la mano sx accompagnati con gli assi di Bud Powell, con la destra cerca delle linee melodiche utilizzando l'eolio nei turnarounds, la scala di Eb maggiore o la scala blues di G nel II-V-I ( |II Fm7 V Bb7 | I Ebmaj7 Eb-7 | ), la triade superiore dorica su Ebm7.

Concluso questo preliminare (hai detto niente!), costruisci i "Kelly-Evans" e attua la stessa tattica di ricerca melodica attraverso le scale suggerite in precedenza, terminato lo studio "esplodi" i "Kelly-Evans" e incomincia ad accompagnare, cerca di alterare il più possibile gli accordi di dominante e i m7 diventati tali (vedi argomento n°10), in modo da ottenere il solito movimento alternativo delle due mani.

Non dimenticare di ricercare la melodia nelle note degli accordi affiancando a questo "trovare", la tecnica dell'approccio cromatico e diatonico (passing tone) (Argomenti 3- 6). Per il neofita l'anatole rappresenta una brutta gatta da pelare, la serie accordale così fitta, le velocità metronomiche elevate lo rendono inizialmente un po' indigesto, col tempo imparerai ad amarlo e a divertirti come un/a matto/a, sempre che i matti si divertano...







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Data pubblicazione: 02/02/2003

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