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Lezione 13: Il blues minore
di Marco Di Battista
info@marcodibattista.com

Individuare con esattezza la progressione armonica del blues minore è alquanto improbabile. 

I blues minori alternano armonie e temi intricati a melodie e "changes" di facile esecuzione. Non di rado queste successioni seguono lo svolgimento di un tema molto complesso venendo utilizzate solo per l'improvvisazione (vedi Joshua Redman, Herbie Hancock). 

Le differenze che esistono fra un blues minore ed uno maggiore si ritrovano nelle battute, da noi definite cardini del blues, n° 1 - 5 - 9; gli accordi da dominanti (battute 1-5) e minore (battuta 9), diventano rispettivamente: battute 1 - 5 => m7, battuta 9 => semidiminuito

I blues minori più utilizzati sono quelli in tonalità di C minore e F minore; la tonalità si individua prendendo in considerazione l'accordo minore scritto nella prima battuta del blues (prima battuta Cm7 => blues in Cminore). Vediamo ora una successione base:

Cm7  Cm7  Cm7  Cm7 
Fm7  Fm7  Cm7  Cm7 
D-b5/7  G7b9  Cm7  Cm7 

Il suono del blues minore risulta, per l'assenza di accordi di dominante nei cardini, decisamente più morbido e levigato rispetto al blues maggiore. Per costruire un blues minore occorre che si rispettino le regole che ci siamo dati per quello maggiore. Prima battuta accordo m7 (Cm7), quinta battuta m7 (Fm7) un quarta giusta più in alto rispetto al precedente, nona battuta -b5/7 (D-b5/7) una nona maggiore ascendente dall'accordo minore della battuta n°1.

Siamo sicuri che questa sia la progressione armonica più giusta? 

E' soltanto una delle possibili. Molti blues minori adottano un altro tipo di successione, sicuramente la più scritta nelle partiture dei vari Real Book, esaminiamola insieme:

Cm7  Fm7  Cm7  C7 
Fm7  Fm7  Cm7  Cm7 
Ab7  G7  Cm7  G7 

Le differenze più sostanziali risiedono nelle ultime 4 misure, dove il consueto terzo cardine (battuta 9) viene sostituito da un accordo di dominante che dista una sesta minore rispetto all'accordo della prima battuta. Se volessimo dare una spiegazione a quanto accade potremmo dire che siamo in presenza di un ciclo di dominanti (battute 9-10) con sostituzione di tritono (battuta 9), che conducono verso il primo grado del nostro blues minore Cm7 (battuta 11) non ti preoccupare l'argomento sostituzioni ci soccorrerà! 

Naturalmente queste due strutture armoniche possono subire qualsiasi contaminazione, sostituzione e quanto possibile per renderle più interessanti, l'importante è ricordarsi dell'immutabilità dei cardini (che paroloni per dinci!). 

Per improvvisare utilizza la scala blues relativa al primo accordo lungo tutta la struttura (Cm7 => scala blues C); nel blues maggiore suonavamo melodie minori su armonie maggiori, nel minore sembra tutto perfetto, melodie minori su armonie minori.

Naturalmente quello di servirsi di una unica scala per tutta la struttura è un approccio pigro all'improvvisazione, vedremo sin dai prossimi argomenti come fare per dare più brio alle nostre linee melodiche, per il momento incomincia a gustare come la scala blues suoni bene sulle due progressioni che abbiamo scritto. Di seguito ho voluto stilare una lista di blues minori, i più famosi, per facilitarti nella scelta dei brani che in futuro vorrai studiare.

Alcuni blues minori


Con lo studio dei due esercizi in basso, faremo un sostanziale passo in avanti, in quanto i voicings che stai per vagliare sono mutuati dall'esperienza di illustri pianisti come McCoy Tyner, Herbie Hancock e Kenny Barron

Salteremo a piè pari varie epoche del jazz per fare ingresso negli anni '60 periodo di sperimentazione esacerbata. 

Mi potresti appuntare, ma allora tutte le belle parole iniziali sulla la filologia storica da seguire va a farsi fo.. benedire? Oggi abbiamo parlato del blues minore, i voicings scritti in basso sono specifici per il blues minore, pertanto perché non fare una digressione per poi spiegarli meglio in futuro? Vi garantisco che i miei allievi, quelli reali e non virtuali, giunti a questo punto apprezzano molto questo salto nel futuro. Sono voicings che devi impiegare solo ed esclusivamente per accompagnare un solista; sono costituiti da sei voci, tre pigiate dalla mano sinistra, tre dalla destra, le due mani devono suonare in sincrono e non sfalsate.

Fai attenzione alla mano destra, le voci di tutti i voicings sono sovrapposte a intervalli di quarta giusta, due per l'esattezza, come indicato nelle figure. La progressione armonica del primo blues è identica a quella del secondo, sono due esercizi che si compendiano in quanto sfruttano diverse altezze di registro sulla tastiera. Puoi accompagnare un solista prima con A poi con B o viceversa. 

Esaminiamo ora l'esercizio A, la mano destra, come abbiamo riferito, crea accordi formati da due quarte giuste sovrapposte; per tutta la struttura essi sono soltanto 4 le note fondamentali dei quali sono F, G, A, Bb; se osservi le battute 5-6-7 constaterai che il voicing della destra rimane addirittura fermo per il protrarsi delle 3 misure. Per la costruzione del voicing intero (mano Sx + Dx), ti consiglio di fare attenzione a questo: la distanza tra la nota al vertice della mano sinistra e la nota più bassa della mano destra è sempre di quinta giusta (vedi A), tra il pollice della Sx e quello della Dx ci deve essere sempre una quinta giusta. 
Se pensi così è inutile che tu stia a leggere la partitura ogni volta, la realizzazione del voicing è più immediata.



B sicuramente è meno simmetrico, la mano destra utilizza voicings sempre di quarta giusta; la distanza tra la nota più alta della Sx e quella più bassa della Dx non è sempre di quinta giusta (vedi B), ma non tutti i mali vengono per nuocere, proprio questa "inesattezza" ci permette di far rimanere bloccato sulla stessa posizione il voicing della Dx nelle misure 1-2-3 e nelle 5-6-7-8. Il suono di questo blues, se non sei abituato, potrebbe risultarti acidulo. Inserisci, tenendo premuto il pedale del sustain, la nota fondamentale di ogni voicings e prova che effetto ti fa'. Ti consiglio di analizzare i voicings della mano Sx (io per il momento non lo faccio), innanzitutto sono a tre voci, osserva come i minori e i maggiori vengono costruiti, fai attenzione al loro suono, improvvisa utilizzando su di essi la scala blues che ho apposto nelle due partiture.



Chissà forse mi maledirai, non so come reagiranno le tue orecchie fammi sapere! 

Se vuoi studiare un blues minore ti consiglio "Footprints" di Wayne Shorter (Pag. 157 - Real Book) , è in Cm, siccome trattasi di un "Waltz Blues" (blues in ¾), raddoppia la propria struttura da 12 battute a 24 , ma è sempre un blues minore. Prima di suonarlo ascoltalo, nella tua discografia non può mancare l'album "Adam's Apple" - Blue Note - 1966 (costa pure poco). Se vuoi allenarti efficacemente su questo brano puoi farlo utilizzando il volume monografico n° 33 dedicato a Shorter dalla collana di Jamey Aebersold

B
uon divertimento.







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Data pubblicazione: 22/04/2001

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